Someone told me not to cry
But now that I’m older
Arcade Fire, Wake Up, 2005
My heart’s colder
And I can see that it’s a lie
Vera Portatadino, classe 1984, è protagonista di Something Filled Up My Heart With Nothing, personale progettata per la OTTO Gallery di Bologna che, a partire dall’incipit del brano degli Arcade Fire Wake Up, l’artista indica al pubblico una coralità di riflessioni tese ad umanizzare una serie di preoccupazioni generazionali certamente, ma anche oggettive nell’indagine sul nostro tempo.
L’odierna opera pittorica di Vera Portatadino si regge su una paratassi che definisco bizantina. Ogni quadro è una tabula che a livello immaginifico può essere sostituita dall’area di un rudimentale telaio da tessitura. Gli strati di pittura, ovvero i fili della composizione, sono tirati uno a uno da Vera, alcuni in senso longitudinale, altri in senso trasversale, proprio come nell’imbastimento di trama e ordito. Quella che sembra solo una parentesi tecnica è in realtà consustanziale all’opera di Vera, perché la sua è un’opera semplice, paratattica appunto, ricca di dettagli ma priva di mistificazioni.
dal testo Prima Vera Nuova di Sofia Silva
La ricerca metapittorica ed essenzialmente evocativa più che illustrativa della Portatadino, spinge l’astante fuori dal mero dualismo figurazione|astrazione per approdare ad un abbecedario che si riveli, esso stesso, strumento di indagine sul reale; un reale che preoccupa, che dipana una serie di interrogativi sul rapporto tra individuo e tempo, individuo e natura ed individuo e universo speculativo.
In tal modo, gli spazi della OTTO Gallery si trasformano in camere concettuali ove, secondo trama di una peculiare pittura “Terre aride, prati fioriti e campiture colorate sono abitati da elementi botanici e organici e da fiamme, con cui fattezze umane si relazionano, indicando, curando o distruggendo”.
Bellezza, piacere e caducità sono i termini entro cui la ricerca di Vera Portatadino si muove, un perimetro che, tuttavia, si sposta verso i confini e ne interroga i limiti, i margini in un continuo e ritmato dialogo che affiora sulle tele, tra archetipi e inconsce apparizioni.
Something Filled Up My Heart With Nothing si traduce, o meglio, tradurrà un quesito esistenziale e contemporaneo in una trattazione immaginifica dalla quale Natura e sua espansione appaiono come elementi chiave di una rilettura del presente complessa, poetica ma, al contempo, sottolineata da un necessario disincanto, che affonda le sue radici nella precarietà del nostro vivere odierno.
Vera Portatadino
Something Filled Up My Heart With Nothing
Testo critico di Sofia Silva
OTTO Gallery Arte contemporanea, Via D’Azeglio 55, Bologna
Opening sabato 22 ottobre 2022, 18.00 – 21.00
22 ottobre 2022 – 21 gennaio 2023
martedì – sabato 10.30/13.00 e 16.00/20.00
tel. 051.6449845 – www.otto-gallery.it – info@otto-gallery.it