Continua presso il Museo Civico Medioevale di Bologna, un ciclo di incontri tra cui: laboratori, visite assistite o in solitaria del tutto singolari, poiché tra le opere d’arte del museo sarà il fruitore protagonista. In che modo? Grazie ad un progetto ideato da Ateliersi; si tratta di un collettivo di produzione artistica che opera nell’ambito di opere teatrali e interventi artistici in cui il gesto performativo entra in sinergia con l’antropologia, la letteratura, la produzione musicale e le arti visive. Incontrare il collettivo significa lavorare con progettualità e delicatezza e, grazie a questa collaborazione il museo diventa co-produttore delle arti, spazio performativo e inclusivo.
Attraverso la ricerca ed il lavoro delle due curatrici: Eugenia Delbue e Margherita Kay Budillon il visitatore è coinvolto attivamente tra le sale espositive attraverso una serie di esercizi. Il progetto di ricerca Di Pratica e di evanescenza, Archivio sperimentale di esercizi performativi di Fiorenza Menni,mira a declinare nel campo della scrittura un’esperienza pedagogica assai stratificata in presenza, oltre che racchiudere una serie di azioni per allenare all’emersione emozionale, all’autonomia creativa, all’esplorazione del sé mediante le tecniche delle arti performative. La matrice degli esercizi selezionati e proposti al fruitore derivano dall’esperienza formativa e dalla ricerca sul campo delle due curatrici e allieve di F. Menni, che negli anni hanno studiato il pensiero della capostipite del collettivo ed il suo percorso di formatrice nelle arti performative. I quattro esercizi scelti per il pubblico museale sono il frutto di un lungo processo di ricerca di archivio, un archivio sperimentale, dinamico, costituito da pratiche performative dove vi sono tutte le memorie e le esperienze di F. Menni.
Gli esercizi tematici, nella loro forma testuale, sono un’elaborazione formale delle due curatrici che indagano la possibilità di trasmissione attraverso la parola in assenza del “corpo del maestro.” Le azioni e i gesti che il pubblico è invitato a compiere sono rivolti a tutti coloro che abbiano la voglia di esplorarsi, spaziando tra il movimento, la creatività dello sguardo, l’ascolto del sé e la relazione col circostante. Questi esperienziali esercizi del progetto Di Pratica e di Evanescenza possono essere sperimentati in diverse modalità. Partecipando ad un laboratorio condotto dalla pedagoga, attrice e regista F. Manni e/o alle visite assistite da E. Delbue e M. K. Budillon o in autonomia attraverso le istruzioni audio collocate in alcune postazioni del Museo. C’e tempo fino al 26 marzo per vivere questa originale esperienza, dove le sale museali diventano spazi scenici animati dal visitatore attraverso le parole.

