Quadriennale d’arte 2020: FUORI

Oggi, mercoledì 15 luglio, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della Quadriennale d’arte 2020 dal titolo Fuori, a cura di Sarah Cosulich e Stefano Collicelli Cagol, che sarà aperta al pubblico dal 29 ottobre 2020 al 17 gennaio 2021 presso il Palazzo delle Esposizioni a Roma.

Pensata per restituire un’immagine nuova dell’arte contemporanea italiana a livello internazionale, la mostra vedrà la partecipazione di 43 artisti selezionati da Sarah Cosulich e Stefano Collicelli Cagol con l’intento di connettere immaginari di artisti giovani e mid-career con le sperimentazioni di pionieri che non sempre hanno trovato posto nella narrazione canonica dell’arte italiana: Alessandro Agudio, Micol Assaël, Irma Blank, Monica Bonvicini, Benni Bosetto, Sylvano Bussotti, Chiara Camoni, Lisetta Carmi, Guglielmo Castelli, Giuseppe Chiari, Isabella Costabile, Giulia Crispiani, Cuoghi Corsello, DAAR – Alessandro Petti – Sandi Hilal, Tomaso De Luca, Caterina De Nicola, Bruna Esposito, Simone Forti, Anna Franceschini, Giuseppe Gabellone, Francesco Gennari, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, Diego Gualandris, Petrit Halilaj and Alvaro Urbano, Norma Jeane, Luisa Lambri, Lorenza Longhi, Diego Marcon, Raffaela Naldi Rossano, Valerio Nicolai, Alessandro Pessoli, Amedeo Polazzo, Cloti Ricciardi, Michele Rizzo, Cinzia Ruggeri, Salvo, Lydia Silvestri, Romeo Castellucci – Socìetas, Davide Stucchi, TOMBOYS DON’T CRY, Maurizio Vetrugno, Nanda Vigo, Zapruder.

Organizzata dalla Fondazione La Quadriennale di Roma, presieduta da Umberto Croppi, e da Azienda Speciale Palaexpo, presieduta da Cesare Pietroiusti, l’esposizione ha principale partner istituzionale il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, che attraverso la Direzione Generale Creatività Contemporanea ha confermato un importante contributo ad hoc, facendosi anche promotore del progetto speciale Premio
AccadeMibact.
“La nostra decisione di andare avanti con la preparazione della mostra
attraversando il campo minato del lockdown”
– afferma Umberto Croppi –
“non è stata dettata da una sfida, ma dal considerare il nostro mandato
come un impegno da portare a termine. Il risultato è che la Quadriennale ci
sarà e sarà forse l’unica manifestazione di arte contemporanea in campo
internazionale nella prossima stagione”.
“La Quadriennale d’arte 2020 sarà uno dei più importanti appuntamenti con l’arte contemporanea di quest’anno, un segnale forte e vitale di cui la cultura ha in questo momento bisogno”
– dichiara l’architetto Margherita Guccione, Direttore Generale Creatività Contemporanea del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo – “e siamo lieti di rinnovare ancora una
volta una sinergia forte con Fondazione Quadriennale di Roma, una
collaborazione che permette di ottenere risultati sempre più soddisfacenti
per la promozione degli artisti italiani a livello nazionale e internazionale”
.
Per Cesare Pietroiusti: “È motivo di grande orgoglio e soddisfazione
accogliere al Palazzo delle Esposizioni la Quadriennale d’arte 2020. L’intero
edificio sarà dedicato alla rassegna, nella convinzione di contribuire a un grande rilancio della ricerca artistica italiana”.

Il titolo FUORI è emblematico del tipo di sguardo proposto dai curatori.
FUORI è un invito a uscire dagli schemi, ad assumere una posizione eccentrica – fuori dal centro – ad adottare uno sguardo obliquo, di mutua relazione con l’altro da sé. FUORI è una liberazione da qualsiasi costrizione o categoria abbia imbrigliato nel passato l’arte come gli individui: FUORI di testa, FUORI moda, FUORI tempo, FUORI scala, FUORI gioco, FUORI tutto, FUORI luogo è ciò che la Quadriennale d’arte 2020 vuole essere attraverso le opere e le ricerche degli artisti presentati. FUORI è un’esortazione a superare i confini tra arti visive e altre discipline per comporre un panorama multigenerazionale e multidisciplinare di voci che si sono avvicendate, intrecciate, toccate e (non necessariamente) influenzate.
FUORI è un appello a uscire dal recinto autoreferenziale in cui spesso l’arte
contemporanea e le sue istituzioni si rinchiudono, per aprirsi verso pubblici e ambiti di produzione culturale differenti. FUORI è un viaggio spettacolare
su realtà parallele, ossessioni, visioni cosmiche, pulsioni erotiche, forme
infinite e indefinite di desideri. FUORI è un riconoscimento degli
approcci femminili, oltre che femministi, delle ricerche nell’ambito queer e degli immaginari gender fluid nella storia dell’arte contemporanea, con un
esplicito omaggio all’esperienza del FUORI!, la prima associazione per i diritti degli omosessuali, formatasi agli inizi degli anni Settanta.
FUORI è la necessità primaria di uscire dalle restrizioni fisiche e mentali
che abbiamo vissuto tutti in questo complesso anno 2020.
Per la Quadriennale d’arte 2020 i curatori hanno selezionato 43 artisti,
presentati attraverso sale monografiche e nuovi lavori, con l’intento di delineare un percorso alternativo nella lettura dell’arte italiana dagli anni Sessanta a oggi.
“Abbiamo voluto connettere gli immaginari degli artisti più giovani e
mid-career con le sperimentazioni di pionieri che non sempre hanno trovato posto nella narrazione canonica dell’arte italiana”
– dichiara Sarah
Cosulich– “Sono artisti che si confrontano e si sono confrontati con diversi campi disciplinari quali la danza, la musica, il teatro, il cinema, la moda, l’architettura e il design, dando vita a percorsi talvolta discontinui ma che arricchiscono la lettura del nostro passato artistico e fortificano quella
prodotta nel presente”.

E sottolinea Stefano Collicelli Cagol: “Per costruire una mostra visionaria
ci siamo ispirati ad alcune linee di ricerca: l’espressione di desideri e
ossessioni; l’esplorazione dell’indicibile e dell’incommensurabile; l’indagine
delle tensioni tra arte e potere, rappresentate dalla metafora del Palazzo”.

La Quadriennale d’arte 2020 è il risultato di un triennio di lavoro
caratterizzato da ricerche, incontri, visite a mostre, analisi di portfolio
d’artista e studio-visit in un confronto continuo con la storia dell’istituzione
e del suo archivio. Centrali sono stati anche il passato della Quadriennale
e il suo rapporto con la città di Roma, la storia delle precedenti edizioni
e quella del Palazzo delle Esposizioni.
“Ringraziamo la Quadriennale per averci dato l’opportunità di lavorare per
tempo al progetto di mostra, in linea con le prassi più consolidate a livello
internazionale, affidandoci l’incarico tre anni prima del suo svolgimento.
La preparazione di questa edizione è iniziata nel biennio 2018-2019 con
la programmazione di iniziative in Italia e all’estero mirate alla conoscenza e al sostegno dell’arte italiana”
dichiarano Sarah Cosulich e Stefano Collicelli Cagol, che firmano questa edizione della mostra e ne hanno condiviso il percorso di avvicinamento quali, rispettivamente, direttore artistico e curatore della Fondazione.
In questo ambito, i workshop itineranti di Q-Rated per giovani artisti e curatori e il fondo Q-International per rafforzare la presenza dell’arte italiana nelle istituzioni all’estero hanno rappresentato una fondamentale risorsa per la ricerca, rispondendo alla missione dell’istituzione di mappare la situazione artistica nel nostro Paese. La selezione degli artisti, rappresentati ciascuno da più lavori in mostra, il raddoppiamento degli spazi espositivi (oltre 4.000 metri quadri) insieme a un allestimento innovativo di Palazzo delle Esposizioni e a un progetto di storytelling sulla storia dell’istituzione, ambiscono a mettere in scena una macchina espositiva che esalti al massimo le opere d’arte e ne favorisca un’efficace leggibilità, dando la possibilità ai visitatori di creare relazioni tra opere, tematiche e approcci.

Alessandro Bava, artista/architetto invitato dai curatori a ideare un progetto
di allestimento e display della mostra che ripensasse il Palazzo delle
Esposizioni, ha proposto un percorso nuovo mirato a disorientarne la
percezione tradizionale. La successione delle sale offre una vera e propria
lettura critica del palazzo in dialogo con la sua storia e con i valori del ‘saper porgere’ della museografia italiana del Ventesimo secolo.
Luca Scarlini, scrittore e storyteller, è stato invitato a realizzare una serie di
appuntamenti performativi dedicati alle storie emerse dalla sua ricerca di
più di un anno tra i materiali dell’ArBiQ, l’Archivio Biblioteca della Quadriennale di Roma. Scarlini intreccerà eventi, aneddoti, racconti, gossip legati alla storia della Quadriennale e ai suoi protagonisti con le opere degli artisti presenti in mostra. Gli appuntamenti connetteranno in modo coinvolgente e inaspettato la storia dell’arte italiana con il suo presente, offrendo al visitatore approfondimenti, collegamenti e una rinnovata
consapevolezza del valore degli archivi in relazione alla contemporaneità.

In occasione della Quadriennale d’arte 2020, sarà aperta al pubblico come
principale evento collaterale la mostra Domani Qui Oggi curata da Ilaria Gianni e dedicata al Premio AccadeMibact, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo in collaborazione con Fondazione Quadriennale di Roma. Il Premio mira a promuovere i giovani artisti italiani e a valorizzare le Accademie di Belle Arti quali istituzioni di alta formazione artistica. La mostra sarà l’occasione per conoscere il lavoro creativo dei 10 talenti vincitori di questa edizione, selezionati tra 89 candidati proposti da 33 Accademie di Belle Arti di tutta Italia. Il Ministero degli Affari Esteri e della
Cooperazione Internazionale, da sempre impegnato nella promozione
internazionale di un’immagine dell’Italia che riconosca al nostro Paese la
sua capacità di innovazione, affianca e supporta la Quadriennale nella
valorizzazione all’estero del patrimonio costituito dagli artisti italiani attraverso un progetto inedito di promozione e documentazione audiovideo.

Accompagnerà la mostra un catalogo bilingue (italiano-inglese), edito da Treccani, con saggi dei curatori, schede sugli artisti e sulle opere in mostra,
approfondimenti sulle attività di Q-Rated e Q-International. Testi critici
di altri autori faranno luce su nuove metodologie di ricerca nel campo
dell’arte contemporanea.

Quadriennale d’arte 2020

FUORI

Roma, Palazzo delle Esposizioni

29 ottobre 2020 – 17 gennaio 2021