Arte Fiera 2025
Pietro Ruffo all'interno della mostra L'ultimo meraviglioso minuto 2024. Palazzo Esposizioni, Roma. foto di Giorgio Benni

Pietro Ruffo L’ultimo meraviglioso minuto

Una mostra che si dipana come un archivio visivo in cui spunti geologici e paleoantropologici sono agganciati all’elemento della stratificazione, caratterizzante del lavoro di Pietro Ruffo, con la storia della Terra e della recentissima presenza dell’uomo, nella considerazione dell’impatto di quest’ultimo sugli ecosistemi e sul pianeta.

L’Antropocene è un principio di riflessione nel lavoro che Pietro Ruffo (Roma, 1978) porta al Palazzo Esposizioni Roma con L’ultimo meraviglioso minuto. Il termine, dibattuto e coniato all’inizio del nuovo millennio, viene usato per indicare l’attuale era geologica (l’epoca recente, che inizia oltre undicimila anni fa, è denominata geologicamente come Olocene), contraddistinta dall’influenza dell’uomo sugli ecosistemi e gli equilibri naturali. Ruffo si sofferma su questa concezione e sulla legittimità del termine con una ricerca che articola nell’arco di un anno e trasferisce nella sua prima grande mostra in una istituzione pubblica. L’ultimo meraviglioso minuto, a cura di Sébastien Delot, fa emergere un mondo stratificato, in continua evoluzione e si concentra su Roma, luogo emblematico. La mostra inizia nella grande sala del piano nobile del museo e si distribuisce nelle tre sale adiacenti – con le installazioni, il video, le opere con intagli su carta intelata – per leggere i cambiamenti di un mondo costituito da sovrapposizioni geologiche e storiche. 

Due elementi decisivi danno la misura della visione: la lettura del testo Neandertal. Vita, arte, amore e morte, della studiosa e archeologa Rebecca Wragg Sykes e l’osservazione dei resti del cranio dell’uomo di Neanderthal di Saccopastore sulla Nomentana a Roma, grazie alla disponibilità del professore Giorgio Mansi dell’Università Sapienza.

“Se riduciamo i 13,8 miliardi di anni dell’universo a un periodo di dodici mesi, i dinosauri compaiono verso Natale – inaudito! – mentre i primi Homo sapiens arrivano solo pochi minuti prima dei fuochi d’artificio di Capodanno.” Rebecca Wragg Sykes in questo brano del suo libro sottolinea proprio la recentissima comparsa dell’uomo sulla Terra e dell’impatto che ha avuto su questa. Pietro Ruffo prende spunto da questa analisi per sviluppare un racconto che è una sintesi visiva di un percorso fulmineo, denso di accadimenti e cambiamenti dove l’essere umano fa la sua comparsa in un arco temporale brevissimo. I cento metri lineari di pareti della grande sala del Palazzo sono ricoperti da tende con disegni arborei, a simulare una foresta che circonda Le Monde Avant la Création de l’Homme, l’opera a china su carta intelata di un canyon dai molti strati geologici e dalle grandi conchiglie. Il pavimento è costellato dalla riproposizione di porzioni circolari di humus e sezioni di vegetazioni sottovetro, come dei giganti vetrini – intitolati De Hortus – che compongono un sottobosco policromo di ritagli di carta. 

Poi, nella sala accanto, i cinque quadri della serie Antropocene Preistoria sono l’elemento introduttivo dell’arrivo dell’uomo, con le evidenze delle silhouette dei crani sulle tele (riferimento al cranio di Saccopastore), prima della versione più narrativa rappresentata dalla video animazione eseguita con la collaborazione dello studio di produzione Noruwei. Nella sala che conclude il percorso, le opere scandiscono l’identità di Roma nelle sue più iconiche realtà archeologiche attraverso l’identificazione iconografica e riconoscibilità stilistica del lavoro di Ruffo. Sfondi della carta topografica della città eterna sostengono le tracce della recente presenza dell’uomo e della primordiale storia millenaria della Terra. Tra geometrie create e tracce di memorie vegetali e fossili il percorso lascia aperte molte domande, di come attraverso le meraviglie create dall’uomo sia anche possibile trovare un’altra meravigliosa possibilità di sopravviverci, per un nuovo rapporto con il pianeta.

Pietro Ruffo, L’ultimo meraviglioso minuto. Palazzo Esposizioni, Roma. Foto Giorgio Benni

L’ultimo meraviglioso minuto
Pietro Ruffo
29 ottobre 2024 – 16 febbraio 2025
Palazzo Esposizioni Roma
Roma, via Nazionale, 194
tel. 06 696271
www.palazzoesposizioniroma.it

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