Peter Ernst Eiffe & Friends

. La mostra collettiva mette in risalto la documentazione degli slogan di Eiffe e delle attività agit-prop, in un dialogo con le posizioni artistiche storiche del suo tempo; inoltre, l’esposizione mostra come i temi di questa parte di storia abbiamo influenzato le posizioni artistiche più recenti (non solo in Germania) e le forme di protesta politica dei giorni odierni.

Peter Ernst Eiffe diventa famoso durante le proteste del maggio del 1968 ad Amburgo, grazie agli assurdi slogan che scrive in giro per la città con il suo pennarello. Dai segnali stradali alle cassette postali, dai muri della metropolitana ai cartellini dei prezzi dei grandi magazzini, qualsiasi cosa viene imbrattata dal colore di Ernst Eiffe, in un contesto di forte rivoluzione culturale. Questo raggiunge il culmine quando l’artista entra nella Hauptbahnhof con la sua Fiat Topolino, proclamando la “Freie Eiffe-Republik”, gesto che lo porterà all’internamento nel reparto psichiatrico di Ochsenzoll.

Con queste attività, l’artista di strada mirava a mettere in luce quella che considerava l’assurdità della vita quotidiana nella Germania occidentale capitalista del dopoguerra e, sebbene fosse un estraneo nel contesto del sistema artistico, le sue singolari azioni (notevolmente d’avanguardia) erano simili a diverse strategie artistiche e politiche praticate nell’Europa del post secondo conflitto mondiale. La mostra collettiva mette in risalto la documentazione degli slogan di Eiffe e delle attività agit-prop, in un dialogo con le posizioni artistiche storiche del suo tempo; inoltre, l’esposizione mostra come i temi di questa parte di storia abbiamo influenzato le posizioni artistiche più recenti (non solo in Germania) e le forme di protesta politica dei giorni odierni.

Tra gli artisti partecipanti vi sono Yuji Agematsu, Christian Bau, KP Brehmer, il già citato Peter-Ernst Eiffe, Jef Geys, iLL, Heino Jaeger, Jacqueline de Jong, Sigmar Polke, Chris Reinecke, Annette Wehrmann, Laura Ziegler e molti altri ancora. La mostra evidenzia in maniera diretta il rapporto tra soggetto urbano e spazio pubblico, tra individuo e città. Tra gli altri temi sottostanti all’esposizione, vi sono la richiesta che si fa all’arte contemporanea di prendere posizione nella vita politica e di entrare nel dibattito pubblico, l’autorità e la funzione della firma dell’artista e l’utilizzo della satira, dell’ironia e dell’umorismo come mezzo di critica sociale e politica. La mostra si svolge presso il Kunstverein di Amburgo, città da cui sono partite le proteste per cui oggi si celebrano gli slogan di Ernst Eiffe e durerà fino al 25 luglio. E’ partita il 19 maggio 2021.