L'installazione "Gaia" di Luke Jerram a BASE Milano. Ph Cartacarbone

Farout

BASE lancia la prima edizione di FAROUT: 45 giorni di festival, 38 tra artisti e collettivi nazionali e internazionali, 7 Paesi coinvolti, 6 prime nazionali. Performance, installazioni e panorami immersivi in cerca di nuovi punti di vista.

BASE presenta la prima edizione di FAROUT, festival dedicato alla creazione contemporanea: performing art e installazioni con 38 artisti e collettivi nazionali e internazionali, innumerevoli punti di vista per osservare la Terra da lontano, per spostare la prospettiva e immaginare un futuro di convivenza e co-creazione.

In occasione di FAROUTJerram porta per la prima volta a Milano, all’interno delle atmosfere post-industriali di BASE, “Gaia”, la sua installazione della Terra, del diametro di 6 metri, sospesa e illuminata dall’interno, che – circondata da una vera e propria foresta, i cui alberi sono stati forniti dal Vivaio MATI 1909  e verranno successivamente donati al progetto Forestami – crea un nuovo luogo di co-abitazione e stimola lo spettatore nel cercare nuove relazioni e prospettive con il nostro pianeta.

Tra gli artisti coinvolti nella prima edizione del festival: Anna Rispoli / Martina Angelotti, Corps Citoyen, DOM_ / Leonardo Delogu, Effetto Larsen, Elisabetta Consonni, Francesca Grilli, Giorgia Ohanesian Nardin, Leonardo Schifino / Extragarbo, Lotte van den Berg / Daan ‘t Sas, Luke Jerram, NONE Collective, Ruggero Franceschini / Zelda Soussan, Seth Honnor / Kaleider, Threes / Jacopo Jenna.

Molto lontano, non convenzionale, non abituale: il festival ideato da BASE prende il nome proprio da Farout, il pianeta più distante del sistema solare scoperto ad oggi, perché decidere di fare un festival nel 2021 vuol dire partire per un viaggio verso un altro pianeta, un luogo sconosciuto, dove tutte le regole saltano, dove ci si affaccia sul bordo delle cose che abbiamo sempre fatto per imparare a farne di nuove. La sfida per gli spazi culturali come BASE non si limita infatti a uscire indenni dalla pandemia, ma include la comprensione del presente e la trasformazione dei formati tradizionali in esperimenti di futuro.

Con Farout, BASE invita a riflettere su nuovi modelli di co-abitazione, co-creazione e co-esistenza tra artisti, natura, città e comunità. Linea guida nella curatela del festival, l’interdisciplinarietà di generi artistici, progetti e sperimentazioni tesi a superare le categorie tradizionali, integrando sempre di più̀ scena, corpo, testo e musica, spaziando fino ai linguaggi connessi alle nuove tecnologie. Farout cerca e rimette in circolo nuove estetiche, nuove forme di pensiero del mondo contemporaneo.

Dalla performance “Users’ Guide for Planet Earth” di Ruggero Franceschini e Zelda Soussan. Ph Tiziano Demuro

BASE
via Bergognone, 34 – Milano
Farout
fino al 24 luglio 2021
Le installazioni e mostre sono visitabili a ingresso libero nei seguenti orari: lunedì – venerdì 16.00 – 20.00; giovedì 16.00 – 22.00; sabato – domenica 12.00-20.00