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OSARE PERDERE: FourteenArtellaro e il campo di indagine

Riprende la rassegna ‘OSARE PERDERE’ a cura di Gino D’Ugo per FourteenArtellaro, ricerca che, a partire da sabato 29 maggio, con i Democracia si avvia sotto l’egida dello slogan “La lotta migliore è quella senza speranza”

Riaprire il campo di indagine, OSARE PERDERE, ovvero proporsi come non luogo democratico di ricerca intellettuale ed artistica, internazionale, non conchiudendo la ricerca in sé, bensì esercitando una funzione di apertura verso lo sguardo altrui, generando l’effetto di visione speculare tramite la vetrina affacciata sulla piazza del vecchio borgo marinaro di Tellaro. Da anni, Fourteen, sulla scorta delle visioni di Guido Ferrari, Gino D’Ugo e Andrea Luporini, spesso in collaborazione con Iginio De Luca, come in questa occasione, ha avviato un vero e proprio ciclo sperimentale mediante cui decifrare, attraverso i plurimi codici dell’arte, il proprio tempo, complesso, agitato, ‘accidentato’.

Con il Colectivo Democracia si apre la seconda parte della rassegna OSARE PERDERE che vedrà coinvolti anche Fabrizio Cicero, Calixto Ramirez Correa, Alice Schivardi, Laura Cionci, Serena Fineschi, Virginia Zanetti e Luca Pancrazzi che seguono, a circa un anno di distanza, Mario Consiglio, Matteo Attruia, Silvia Giambrone, Sonia Andresano, Andrea Luporini, in una sorta di filosofica staffetta che, secondo le parole di Gino D’Ugo rappresenta e delinea “un punto di partenza riguardo a percorsi odierni totalizzanti e tendenti a privare l’individuo dei fondamentali principi di esistenza come libertà e processo di individuazione da cui scaturisce il libero arbitrio”.

Perché OSARE PERDERE non è cosa semplice, ma è cosa per tutti:  “il titolo e il concetto generale di questa rassegna sono precedenti agli avvenimenti recenti che hanno segnato la nostra società e il pianeta intero, rendendo ancora più evidenti disparità e incertezze che contraddistinguono questo momento. (…) è nella sfera personale che le evidenze diventano maggiori e vengono pagate anche a caro prezzo. La possibilità di non vedere viene meno, fuori da una dimensione di accelerazione e ripetizione del vivere”. Ancora una volta, la ricerca e la pratica artistiche definiscono una anticipazione del reale, un prologo degli accadimenti che tangono la sfera delle nostre vite per portarne, poi, ad emersione elementi e dettagli determinanti alla comprensione del nostro vivere, all’importanza della riflessione e dell’analisi suggerita da strumenti altri.

Il Colectivo Democracia promuove un intervento che, agendo nella dimensione pubblica, si muove da un claim: “La lotta migliore è quella senza speranza”. L’azione, portata avanti e formalizzata negli spazi adusi a diffondere messaggi commerciali od istituzionali, diventa corto circuito nello svolgersi della abituali – ed abitudinarie – logiche quotidiane dello spazio pubblico e di comunicazione rivolta alla comunità che, d’improvviso, in modo straniante, si trasforma: “Il destinatario del messaggio, senza mezzi di identificazione del trasmettitore, ha uno spazio aperto all’interpretazione.”

Si legge nel testo che accompagna la prima tappa di OSARE PERDERE 2021 ove, in verità, è anticipato parte di quanto accadrà: “Una scritta bianca che illumina su uno sfondo nero come le tenebre, una frase a grandi caratteri che fa pensare. La visione è quella di uno “slogan” che privato dell’intento capitalistico della merce e della speculazione politica si riappropria del suo originario significato, quello da cui la parola ha origine dal gaelico scozzese (sluagh = moltitudine di spiriti e ghairm = urlo). Per i Celti delle Highland scozzesi significava “grido di battaglia” e come tale potremmo intenderlo per una battaglia della mente che rompe l’abitudine ai percorsi obbligati.”

A tale missaggio, come prefigurato da Gino D’Ugo e da Fourteen,  va associato ciò che i Democratia legano al centenario della nascita del guerrigliero antifranchista Quico Sabate tuttavia, l’intera opera, anche se privata di tale relazione, genera una vera dichiarazione “di lotta che non si aspetta ricompensa” eticamente disattendendo il nutrirsi di miseria.

Fourteen apre i battenti , “trasfigura gli umori neri di una difficile adattabilità per restituirli come rivolta bianca, atto alchemico di trasformazione, per restituire un senso oltre il senso. Il campo di indagine è aperto” e Pablo España e Iván López daranno origine ad una collaborazione peculiare con la cittadinanza, una messa in scena che è banco di prova per una nuova e necessaria riflessione corale, allegoria dell’intera nostra società.

Democracia per la rassegna OSARE PERDERE
29 maggio – 11 giugno 2021
Piazza Figoli 14, Tellaro di Lerici SP
FourteenArtellaro

Azzurra Immediato

Azzurra Immediato, storica dell’arte, curatrice e critica, riveste il ruolo di Senior Art Curator per Arteprima Progetti. Collabora già con riviste quali ArtsLife, Photolux Magazine, Il Denaro, Ottica Contemporanea, Rivista Segno, ed alcuni quotidiani. Incentra la propria ricerca su progetti artistici multidisciplinari, con una particolare attenzione alla fotografia, alla videoarte ed alle arti performative, oltre alla pittura e alla scultura, è, inoltre, tra primi i firmatari del Manifesto Art Thinking, assegnando alla cultura ruolo fondamentale. Dal 2018 collabora con il Photolux Festival e, inoltre, nel 2020 ha intrapreso una collaborazione con lo Studio Jaumann, unendo il mondo dell’Arte con quello della Giurisprudenza e della Intellectual Property.

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