A Bologna nel periodo che va dal 23 maggio 2024 al 6 gennaio 2025 vi è un denso programma espositivo che vede coinvolte tre sedi museali, si tratta di una mostra diffusa articolata tra la Pinacoteca nazionale, il MAMbo – Museo d’Arte Moderna e il Museo Morandi del settore Musei Civici di Bologna. Il progetto Tramando è stato pensato per celebrare i cinquant’anni dalla scomparsa dello storico e critico dell’arte Francesco Arcangeli, figura cardine del Novecento che ha saputo dare una propria lettura e visone critica dell’arte. Qual è il modo di vedere l’arte per il critico e storico bolognese? Egli lega artisti diversi nel tempo e nello spazio trovando denominatori comuni, facendo emergere con prosa chiara l’aspetto conforme degli artisti da lui amati e studiati. Lo studioso ci trasmette la sua idea di continuità tra l’arte del passato e quella del presente; e così nasce l’idea di intitolare la mostra Tramando, parola chiave della visione critica di F. Arcangeli, poiché Tramando è per lo stesso un filo nascosto di pensiero, di un’inconscia affinità di visione del mondo.
Nella prima parte dell’anno il programma espositivo è stato scandito da una serie di appuntamenti, la sede che ha inaugurato il progetto è stata la Pinacoteca nazionale: il primo incontro che si è tenuto il 29 maggio da Mirella Cavalli (funzionaria storica dell’arte responsabile delle collezioni della Pinacoteca) ha dato avvio al ciclo di conferenze svolte nei mesi di maggio e giugno presso l’aula Gnudi, tenute da Jadranka Bentini (presidente della Fondazione Zucchelli e Soprintendente per i beni artistici e storici per le provincie di Bologna, Ferrara, Forlì – Cesena, Ravenna e Rimini). Sempre durante la rassegna in Pinacoteca nazionale si ripone l’attenzione sulle opere e gli artisti scelti da F. Arcangeli per la mostra Natura ed espressione nell’arte bolognese-emiliana tenuta nell’ambito della Biennale di Arte Antica presso l’archiginnasio negli anni Settanta del Novecento. L’esposizione mostrava la parte più espressiva e popolare, basata su un’antica radice contadina in un totale “rapporto, altrettanto remoto e irriflesso, col mondo della natura”. L’allestimento si snoda da Wiligelmo a Morandi, passando per Vitale da Bologna, Amico Aspertini, Ludovico Caracci e Giuseppe Maria Crespi. Perché inserirli tutti in un unico percorso? Poiché essi manifestano costanti stilistiche e incarnano il carattere essenziale di una terra in cui egli s’identifica oltre che a rappresentare la sua stessa comunità. La mostra presentata al pubblico fluisce come una linea ininterrotta, che attraversa il tempo e unisce passato e presente, senza distinzioni di periodi artistici o di epoche.



A collegare le programmazioni dei tre musei sarà la conferenza del 18 settembre 2024 presieduta da Elena Volpato (conservatrice e curatrice presso GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino) e veniamo così alla seconda parte dell’anno, dove saranno coinvolti il MAMbo – Museo d’Arte Moderna e il Museo Morandi, che inaugurerà una mostra in Project Room, rivolto alle acquisizioni di F. Arcangeli per la galleria d’Arte Moderna. Il MAMbo allestirà tre opere attinenti l’arte informale, accompagnate da preziosi brani tratti da presentazioni e saggi scritti dallo studioso, mentre al Museo Morandi saranno esposti otto lavori donati da Giorgio Morandi alla galleria d’Arte Moderna nel 1961. Che cosa potrà vedere il pubblico? Al Fruitore saranno presentatati sei dipinti e quattordici acqueforti accompagnate da commenti e interpretazioni estratti dalla sua monografia, scritta per l’artista bolognese da Arcangeli.
Il progetto Tramando s’inserisce nel programma di Bologna Estate 2024, réclame promossa e coordinata dal Comune e dalla Città metropolitana di Bologna – Territorio Turistico Bologna – Modena.