MIA FAIR. Torna a Milano l’appuntamento più atteso con la fotografia

Tante novità a coronare questa decima edizione. A cominciare dai 7.000 mq del nuovo spazio espositivo, il SUPERSTUDIO MAXI situato in Via Moncucco 35 (zona Famagosta), in un quartiere in rapida evoluzione che si appresta a diventare uno degli snodi cruciali della fotografia in città. E dall’artista che cura l’immagine coordinata: il fotografo britannico Rankin noto agli amanti della fotografia per le sue immagini audaci e incisive, che rientrano a pieno titolo nell’iconografia contemporanea. 

Uno slancio innovativo che ha portato alla creazione di due nuove sezioni, rispettivamente: MIDA Milan Image Design Art – che analizza il dialogo tra fotografia e design – e Beyond Photography/Dialogue, a cura di Domenico De Chirico – che approfondisce il rapporto con l’arte contemporanea. Quest’ultima riservata alle gallerie i cui artisti, con un progetto espositivo pensato ad hoc, instaurano un dialogo tra fotografia e una sola opera realizzata con altri media come scultura, installazione, pittura e video. Senza eludere la sempre più pressante necessità di connettere il mondo online con quello offline a cui la fiera risponde con una apposita sezione phygital presente nel sito che permette al visitatore un tour virtuale e gli da la possibilità di interagire digitalmente con le gallerie attraverso una chat. 

Diversi i premi, a cominciare da New Post Photography, proposto da MIA FAIR, volto a promuovere le tendenze più creative della fotografia contemporanea, al quale faranno seguito due mostre distinte: una per l’edizione 2021 e una per l’edizione 2020 che non si è potuta allestire a causa della pandemia. E ricco anche il programma culturale che dedicherà particolare attenzione alla terza edizione del formato Arte e Scienza volto a indagare i rapporti tra la fotografia d’arte e le diverse branche della scienza, grazie alla collaborazione con l’Università Vita – Salute San Raffaele. 

Tra i progetti speciali quello di Eberhart & Co. che, insieme al magazine iO Donna e con la curatela della giornalista e photoeditor Renata Ferri, racconta le storie dei migranti del dopoguerra nella mostra fotografica dal titolo “Il lungo addio. Storie dei nostri emigranti dell’Italia del boom”. Le immagini, selezionate tra i materiali dell’archivio del Centro documentazione RCS Periodici, del Centro documentazione RCS Quotidiani e della Fondazione Corriere della Sera, ritraggono persone comuni mentre si apprestano al loro “viaggio della speranza” o lavoratori pendolari frontalieri che dall’Italia ogni giorno attraversavano il confine con la Svizzera o ancora quelli che lavorano nelle miniere di Marcinelle in Belgio. Un tema forte e di grande attualità, stimolo per un confronto costruttivo tra il passato, quando gli italiani lasciavano il Paese in cerca di fortuna, e un presente in cui l’Italia é il primo attracco sulle rotte dei migranti. 

Infine, MIA FAIR non poteva non rendere omaggio al grande maestro, oltre che caro amico, Giovanni Gastel recentemente scomparso. Il progetto espositivo che il fotografo milanese aveva ideato per l’edizione 2020 verrà proposto in questa edizione. Un tributo all’uomo e al professionista dall’inarrestabile pulsione creativa che ha fatto dell’eleganza un valore morale e ha usato la fotografia per definire il meraviglioso.

Un viaggio nel mondo delle immagini che mette al centro il linguaggio fotografico, quello che meglio di qualsiasi altro è capace di interpretare la società di oggi, con l’obiettivo di offrire un’esperienza trasversale, un dialogo sinergico tra la fotografia e le molteplici istanze che attraversano la nostra contemporaneità.

MIA | Milan Image Art Fair 
X Edizione, Milano | SUPERSTUDIO MAXI 
dal 7 al 10 ottobre 2021