Alimentati appunto da grande curiosità, il nostro cammino continua con Maria Pierantonia Giua. Cantautrice, pittrice, interprete, attrice , performer e… mamma.
Le sue grandi passioni musica e pittura si riverberano da un lato in una voce che non si dimentica e dall’altro nei suoi gesti a colori, perché Giua è colori e musica, musica e colori. Adolescente suonerà persino nel tube a Londra per arrotondare la paghetta e assimilarne il fermento musicale. Poco dopo attraversa il Pacifico con i suoi colori grazie ad ARTOUROilMUST in Cina.
La scintilla dell’arte da allora é sempre più viva e rendiamo onore al merito alla madre, l’architetto Cristiana Mortola che seppe utilizzare il bilancino giusto per assecondare le inclinazioni delle sue tre figlie, ad iniziare dalla primogenita appunto e contemporaneamente trasmettere loro i valori del rispetto.
Son passati vent’anni da quando ho conosciuto Maria Pierantoni Giua, ora come allora ricca di ispirazioni, determinata a realizzarle, appassionata ma anche duttile generosa instancabile e coraggiosa. Le performance sono per loro stessa natura rivelatrici ed é un piacere vederla all’opera… ad un primo momento di totale concentrazione, come se leggesse un copione interiore, scatta poi la mano che finisce in una chitarra o in una spatola che si tuffa nei colori, che abbia di fronte un francobollo o un’intera parete, in Italia o all’estero, intreccia colori e musica, creando un unicuum ricco di armonia e di bellezza.
Questo mio volo radente riuscirà solo a farvi intravvedere il mondo di questa rossa di fuoco e non solo per i capelli. Suo mentori Beppe Quirici e Armando Corsi.
Il primo, compositore e produttore, purtroppo mancato troppo presto, a cui é stata intitolata La Casa della Musica a Genova, seppe coltivare il prezioso germoglio della sua creatività impostandone la carriera musicale teatrale. Il grande Armando Corsi poi, le ha insegnato ad essere tutt’uno con la chitarra. Con Ellequadro Documenti, suo interlocutore fin dai suoi esordi con ARTOUROilMUST, MISA e ABC 360 MUSiAT stupirà diverse volte Firenze, così come Genova, ma anche Portofino, Yiwu, Shanghai Barcellona Montecarlo Praga, Madeira, Matera, Malta, coniugando appuntamenti dove nasce e cresce il felice connubio tra segno e suoni, testimoniando che l’artista per essere tale non può che essere versatile e sperimentale.
La Committenza qui si è sbizzarrita tra gli imprenditori come Quantum, per la cui compagnia realizzò grandi vele, Listone Giordano, le varie compagnie teatrali, recentemente quella di Neri Marcoré, la Fondazione Fresco che meriterebbe un discorso a parte, il cui incarico con il varo di Parkinsog in pieno periodo covid, ha creato un progetto inedito che si è concretizzato in un coro grazie rapporto rivoluzionario e costruttivo coordinando salute, sociale tecnologia. “Visto il loro entusiasmo ho trovato immediatamente le energie e le idee, che strada facendo sto puntualizzando sempre di più, per riuscire comunque in questa impresa: e così con video, esercizi, registrazioni, pazienza e allegria, stiamo riuscendo con grande soddisfazione a cantare insieme.”
La prossima stagione debutterà al Teatro Nazionale di Genova diretto da David Livermore che le affidato la colonna sonora di Maria Stuarda.
Una spirale di creatività in ogni impresa che si alimenta nello scambio continui di energie e idee tra la sua persona, il pubblico e i committenti.
Non finirà mai di stupirci. Ad Majora Giua!