Zeroottouno
Heart Earth, mostra di Zeroottouno presso Fabbrica Eos Milano, installazione view

Heart Earth, una mostra di Zeroottouno

Nella riflessione artistica del duo Zeroottouno centrale è il rapporto tra l’essere umano e l’ambiente che lo circonda, interpretato attraverso una serie di opere pensate appositamente per parlare al cuore di chi guarda.

Nel periodo storico in cui ci troviamo a vivere, le tematiche ambientali hanno un ruolo importante, sia a livello sociale e politico, sia nella produzione artistica di molti. Cresciute in un’epoca definita “digitale”, sono soprattutto le nuove generazioni ad avere particolarmente a cuore il destino del pianeta, che ormai troppo spesso sentiamo essere in pericolo.

Zeroottouno, duo creativo costituito da Davide Negro e Giuseppe Guerrisi, entrambi di origini calabresi, riflette proprio su tali questioni, cercando delle risposte sulla possibilità di ritrovare una connessione tra umano e natura. Le loro opere, infatti, sensibilizzano lo spettatore in questo senso, non solo a livello visivo, ma anche interattivo, chiedendogli di interpretare un ruolo attivo in dialogo con le proprie creazioni.
Fabbrica Eos Milano ospita i loro lavori, raggruppati sotto al titolo Heart Earth, emblematico per il suo accostare due termini rispettivamente associati all’uomo e alla natura (cuore e terra).
In mostra sono presenti una quindicina di lavori, con il contributo del curatore Alberto Mattia Martini, che offrono uno spaccato delle diverse tecniche impiegate dagli artisti: dalla scultura, al neon, al vetro. Tutti, insieme e singolarmente, portano con sé un cortocircuito, per far breccia nelle persone in modo profondo. Partendo dal nome d’arte, Zeroottouno, i due artisti rovesciano le tre cifre di 180º (sia letteralmente sia metaforicamente), alterando la normale percezione delle stesse. Similmente, applicano il medesimo principio al tricolore italiano, restituito attraverso il neon colorato che riporta lettera per lettera i tre colori: essi non corrispondono alla luce che li illumina. Sotto un certo punto di vista, anche il titolo della mostra segue questo criterio, rendendolo centrale sin dal principio.
Lo scopo va ricercato appunto nell’idea che gli artisti hanno riguardo al rapporto tra uomo e natura, che non è (o perlomeno non dovrebbe essere) conflittuale, bensì armonioso e di reciprocità. L’installazione ambientale 432hz ne è un esempio, perché, mediata da un manto d’erba, una vibrazione continua posta a 432 hz arriva al pubblico per contatto. Tale frequenza corrisponde all’accordatura della nota LA utilizzata fino al 1939 (da quel momento in poi è stata alzata a 440 hz), che risulterebbe più adatta all’essere umano e al battito cardiaco.
Nel rispetto degli elementi naturali reimpiegati, Anima mundi – come altre opere – è costituita da un tronco di ulivo sezionato, al cui interno è stato posto un neon blu. Nelle parole del curatore “il cuore dell’uomo è nella terra e la terra è il cuore della vita umana, senza questo accordo armonico il nostro petto smetterebbe di pulsare”.

  • Zeroottouno

Fabbrica Eos
viale Pasubio (angolo via Bonnet), 20154 – Milano
Heart Earth
fino all’8 ottobre 2022
info: da martedì a venerdì, 11.00-13.00 / 15.30-18.30; sabato su appuntamento