Marco Ceroni

Marco Cerrone intervistato da Lorenzo Kamerlengo per The Hermit Purple, Luoghi remoti e arte contemporanea su Segnonline.

Parlami di un tuo maestro, o di una persona che è stata importante per la tua crescita.

Per quanto riguarda la mia ricerca artistica, non ho incontrato maestri che segnassero il mio percorso, a parte quelli conosciuti solo sui libri. Allo stesso tempo ho avuto la fortuna di incontrare molti maestri di vita.

Quali sono secondo te il tuo lavoro/mostra migliore ed il tuo lavoro/mostra peggiore? E perché?

La migliore è quella che verrà e la peggiore sono tutte quelle passate.

Se ti ritrovassi su un’isola deserta, proseguiresti la tua ricerca artistica? Se sì, in che modo?

L’unica risposta che mi viene in mente è: Wilsoooooooooooooon!!!!

In che modo sta influendo l’isolamento di questo periodo su di te?

Mi ritengo molto fortunato. Non sono isolato e sto passando la quarantena con la mia compagna e la sua bimba.
Sicuramente è aumentata l’intensità delle domande che mettono in discussione me stesso e l’esistente in cui viviamo. Penso sia quello che capita a tutti.

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