Linfa si configura come un festival diffuso, dove il pubblico è invitato a lasciarsi trasportare dal flusso continuo degli accadimenti:iniziative, mostre, installazioni, teatro, street art e performance si susseguono circolarmente da mattina a sera, in modalità “slow” e senza dittature di orari, con l’obiettivo di cercare nuove forme di sperimentazione e di azione. Cuore della manifestazione è il rapporto tra uomo e l’ambiente, un argomento del resto sempre più sentito dopo l’esperienza della pandemia. Il festival insiste quindi sul patrimonio naturale locale, sul coinvolgimento degli abitanti del borgo di Monticello Amiata e sulla loro cooperazione per costruire, insieme al pubblico, una catena virtuosa di comportamenti. Ne sono un esempio i numerosi laboratori che hanno per tema le maestranze, con un occhio particolarmente attento al tema del riciclo (del tessuto, della carta, del legno), arrivando perfino a nominare, provocatoriamente, “comitato scientifico” della manifestazione i meravigliosi castagni secolari dell’Amiata, vera risorsa naturale nonché simbolo ancestrale di questo luogo.

Abbiamo raccolto una dichiarazione di Antonio Palumbo, direttore artistico di Linfa, sulle motivazioni alla base del progetto e su ciò che si propone per il futuro: “Linfa nasce come una forma di resistenza, soprattutto dopo un anno di arresto delle attività culturali dovuto al Covid. Questa esperienza ci ha insegnato molto e oggi più che mai per noi è importante sottolineare la necessità che ci sia rispetto di tutti gli esseri viventi e riconoscere la diversità come ricchezza. Il nostro festival vuole essere libero: nessun palco, nessun vincolo di orari o di location prestabilite. Vogliamo spingere il nostro pubblico a muoversi, a passeggiare per le vie di Monticello scoprendo le opere, le installazioni, le performance, ma anche gli scorci del borgo antico e la Riserva Poggio all’Olmo immergendosi nella natura per trarne giovamento, sia dal punto di vista fisico, che psicologico che spirituale. Ci piacerebbe innescare un rilancio sociale, economico e culturale dei luoghi in cui interveniamo. Credo fortemente nella rigenerazione dei borghi attraverso la cultura e ho già agito in tal senso con Borgo Universo ad Aielli: in poco più di due anni abbiamo trasformato il paese rendendolo un modello di riferimento a livello nazionale, cosa che ci è stata riconosciuta anche dal Ministro Franceschini alcuni giorni fa durante la sua visita. Per il futuro intendiamo allargare l’iniziativa a tutta l’area dell’Amiata e dei borghi circostanti la Riserva naturale Poggio all’Olmo. L’obiettivo è quello di creare una rete virtuosa che esalti la portata della nostra iniziativa incrementando ciò che di buono stiamo facendo per questi luoghi”.

Linfa festival è strutturato in due percorsi principali, uno diurno e uno serale. Di giorno l’attenzione è concentrata sulla Riserva, dove l’offerta comprende escursioni, laboratori, pratiche all’aria aperta e la possibilità di scoprire, durante passeggiate a piedi nel parco, la scultura Amiata Warrior Head dell’artista Emily Young, considerata una delle maggiori scultrici inglesi viventi, il cui lavoro è caratterizzato da precisi interventi sul paesaggio. La Young è stata invitata a realizzare appositamente un intervento site-specific per l’ambiente naturale della Riserva. Ma non finisce qui. Da pomeriggio a sera il programma continua e diventa sempre più ricco e coinvolgente: musica, installazioni pittoriche e sonore, performance audio e video, mostre. Tra i numerosi protagonisti di questa prima edizione lo street artist internazionale Millo,chiamato a realizzare uno dei suoi murales all’interno del borgo; il brasiliano Jose Carlos Bellantuono, la cui pratica si misura con i materiali riciclati e le tecnologie obsolete; il portoghese Rapozo e l’italiano Matlakas, artista multidisciplinare che si interessa di arte partecipativa; il produttore di origini capoverdiane André Xina e il dj e performer Antonio Abbatepaolo che lavora sulla selezione musicale che accompagna le performance degli artisti. Tra le principali novità, da segnalare anche la prima mondiale del cortometraggio A casa della compagnia Olga Roriz, una riflessione composita sul tema della casa inabitata. Un posto speciale occupano infine le moltissime iniziative dedicate al benessere psichico e fisico dell’Awakening Area (Zona del Risveglio): lezioni di Yoga, meditazione dinamica, ArteTerapia, MusicoTerapia. Un invito all’ascolto del corpo in armonia con gli altri e a percepirsi come parte del tutto.
Foto Francesca Di Paola
Linfa festival – arte, natura e scienza
Riserva Naturale di Poggio all’Olmo
Monticello Amiata (GR)
8-11 luglio 2021
www.linfafestival.com
info@linfafestival.com
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