Giovedì 23 gennaio è stata presentata, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, una speciale pubblicazione d’artista: il volume librosogni. Edito da Skira, il presente libro è un lavoro inedito sul mondo e la poetica dell’artista visiva e performer Reverie (Toscana, residente a Vinci – vive e lavora a Milano).
L’incontro è stato costruito come una conversazione aperta che l’artista ha condiviso con Raffaella Perna, critica d’arte e autrice del testo introduttivo, Francesco Nucci, presidente della Fondazione VOLUME! che lo scorso novembre ha ospitato l’ultima performance romana di Reverie, Teresa Macrì, critica d’arte, con la conduzione di Silvano Manganaro, curatore della Fondazione VOLUME!
librosogni nasce da un’esigenza di studio e documentazione sul mondo interiore e sull’attività onirica dell’artista, che ha sviluppato la propria ricerca e pratica a partire dalla registrazione dei suoi sogni su un diario quotidiano per poi dare forma a una successiva elaborazione attraverso un intreccio di approcci, discipline ed esperienze. Un racconto privato senza censure, in virtù della stessa convinzione di Reverie che nel sogno possa essere presente una “chiave di lettura e svelamento sincera per apprendere e allo stesso tempo rappresentare gli uomini, la società e l’oggi”. Protagonisti del libro sono i novantanove sogni riportati in maniera diretta come avviene nel diario originale attraverso il linguaggio della calcografia, con cui l’artista lavora, insieme ai “sogni fisici”, foto in bianco e nero con interventi manuali che costituiscono il personalissimo linguaggio di Reverie.
Come scrive Raffaella Perna, “questo libro d’artista è la prova sin qui più lampante della fascinazione che Reverie nutre nei confronti dei processi onirici e per gli stati in cui i limiti tra pensiero razionale e sogno si fanno labili, incerti, come appunto nella rêverie, dove un barlume di coscienza sussiste e la consapevolezza di sé non scompare completamente, perché, per dirla con Bachelard “il sognatore di rêverie è presente alla sua rêverie”. Su questo binario precario, sulla soglia tra immaginazione e coscienza vigile, si snoda il percorso del libro, che non ha né una trama lineare, né una narrazione in senso stretto, ma si presenta come un racconto cadenzato da parole e immagini legate tra loro non da nessi logici, ma per via di assonanze, analogie, simboli, che l’artista ci restituisce nel momento stesso del loro affiorare”.
“Non avrei mai potuto portare avanti una serie di opere performative e progetti che richiedono una condivisione della materia immaginativa del pubblico senza che anche io facessi lo stesso: mostrarmi senza filtri.” spiega Reverie “Avevo già realizzato un libro d’artista in un limitato numero di esemplari unici, ma per librosogni desideravo che fosse fruibile da un pubblico più ampio. Sono grata quindi a Skira per aver sposato il progetto così come a Raffaella Perna per le sue parole e conoscenza sensibile. Non ho affrontato nessun lavoro di selezione del materiale dei novantanove sogni poiché ogni cosa doveva essere stampata così come era nata. La cacografia, la foto non tecnicamente perfetta ma “rubata” al momento presente così come il brutto canto e il difetto sono elementi intrinseci alla mia poetica ed estetica. È un lato dedicato al “brutto perché vero” che ho a lungo tenuto nascosto, come gran parte della mia produzione fisica, ma che mi rappresenta visceralmente: è proprio da qui che desidero partire per far conoscere il mio rapporto con l’Arte e questa forma di indagine e produzione verso nuovi percorsi che dal sognare avranno vita”.
Da venerdì 24 gennaio, sul sito dell’artista www.reverieinarte.com sarà online Coro di sogni un format dedicato alla raccolta dei sogni aperto a chiunque voglia lasciare testimonianza del proprio anche in forma anonima. Sarà questa la materia della prossima performance di Reverie.
NOTA BIOGRAFICA
Toscana di origine, residente a Vinci, vive e lavora a Milano dedicando ad Arte ogni momento, azione, e ogni rosa della mia vita. Elabora performance per studiare le reazioni del pubblico, tra reale e virtuale, curando ogni singolo aspetto, mantenendo però l’autenticità di vivere il momento: dalla costruzione alla progettazione non solo di oggetti e opere ma anche di suoni e interazioni. Ogni lavoro si conclude con una serie di opere fisiche, alcune delle quali in importanti collezioni private. Alcune performance: Sogno 1: archetipo del sé, Roma, Fondazione VOLUME!, dal tramonto all’alba del giorno dopo, 23-24 novembre 2019; Futura Poesia, Londra, Estorick Collection of Modern Italian Art, 13 novembre 2018, con pubblicazione di libro d’artista; in occasione di “Futura Poesia”: mostra Fenice presso la sede di Artvisor, Londra (14 novembre 2018–14 gennaio 2019); C.U.M. Confessione Unica Memoria, Vinci, Colle di Ceoli, dall’alba al tramonto, 11 luglio 2018; PourOntani, Venezia, OPEN 20, 1 settembre 2017; Rinascimento ipersensibile, Firenze, Palazzo Strozzi, 20 luglio 2017; Tempo zero, Milano, Fondazione Mudima, 23-25 maggio 2017; Sposalizio con Arte, Prato, Archivio Carlo Palli, 6 luglio 2016.
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Info pubblico:
Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea
viale delle Belle Arti, 131 – 00197 Roma
orari di apertura: dal martedì alla domenica 8.30 – 19.30 ultimo ingresso 18.45
T +39 06 3229 8221