Galleria Massimo De Carlo, Milano

Le gallerie italiane ad Art Basel 2025 – 1a parte

Al piano inferiore della fiera di Basilea, dedicato principalmente all’arte moderna e alla sua evoluzione nel contemporaneo, trovano spazio alcune tra le più importanti gallerie italiane. Queste realtà presentano selezioni curate che evidenziano la ricchezza e la varietà della ricerca artistica italiana e internazionale, dai maestri del Novecento alle pratiche più attuali.

Galleria Massimo De Carlo, Milano
Lo stand è un’esplorazione vibrante di linguaggi contemporanei, con un focus su Jamian Juliano-Villani e Xiyao Wang. Tra i molti artisti esposti: Boetti, Cattelan, Paladino, Accardi, e nuove voci come Giulia Cenci e Alfie Caine, in un dialogo intergenerazionale tra arte italiana e internazionale.

Galleria Lia Rumma, Milano/Napoli

Galleria Lia Rumma, Milano / Napoli
La galleria presenta un’ampia selezione di maestri internazionali e italiani, tra cui Marina Abramović, Vanessa Beecroft, Gino De Dominicis e Gilberto Zorio. Le opere spaziano tra performance, fotografia, pittura e installazioni, costruendo un dialogo tra arte concettuale, memoria, identità e politica.

Galleria Alfonso Artiaco, Napoli
La selezione riunisce artisti concettuali e sperimentali, come Jannis Kounellis, Sol LeWitt, Gilbert & George e Anri Sala. Le opere evidenziano pratiche che spaziano tra minimalismo, installazione e arte sociale, con una forte presenza di artisti internazionali accanto a nomi italiani consolidati.

Gió Marconi, Milano
In mostra una combinazione tra maestri storici e protagonisti contemporanei: da Fontana, Schifano e Rotella, a nomi attuali come Alex Da Corte, Patrizio di Massimo e Kerstin Brätsch. Il booth si distingue per una curatela eclettica che fonde ironia, surrealismo e ricerca formale.

Mazzoleni
Con il progetto Theatre as a Place for Art, la galleria riflette sul senso stesso della fiera come palcoscenico. Le opere di de Chirico, Burri, Fontana, Manzoni e altri maestri del Novecento italiano sono esposte in uno spazio ispirato al Teatro Continuo di Burri, creando un’installazione immersiva e scenografica.

Tornabuoni Art, Firenze, Milano, Roma

Tornabuoni Art, Firenze, Milano, Roma
Un viaggio attraverso l’arte italiana del dopoguerra, con opere di Biasi, Boetti, Burri, Castellani, Dorazio, Fontana, Parmiggiani e Scheggi. La galleria propone un percorso di astrazione, materia e luce che sottolinea la centralità dell’Italia nella scena artistica internazionale del XX secolo.

Mimmo Paladino, Testimoni, 2009. Cardi Gallery, Milano

Cardi Gallery presenta per Unlimited, per la prima volta fuori dall’Italia, l’intero ciclo dei Testimoni di Mimmo Paladino. Le venti sculture monumentali in tufo, simboliche e arcaiche, si offrono come presenze silenziose, portatrici di memoria e spiritualità, in un’installazione site-specific di grande impatto.

Galleria Christian Stein, Milano

Galleria Christian Stein, Milano
Protagonista dello stand è il grande tavolo di Mario Merz, che occupa l’intero spazio come metafora di convivialità e sapere. Completano la proposta opere di Mimmo Paladino e Michelangelo Pistoletto, rafforzando il legame tra arte povera, simbolismo e riflessione sociale.

Galleria Dello Scudo, Verona
Presenta una selezione curata di opere italiane del dopoguerra, con particolare rilievo per Senza titolo (Marina veneziana)di Tancredi Parmeggiani. Il dipinto, ricco di luce e colore, esprime l’intensità lirica del paesaggio veneziano in chiave astratta, riflettendo la sensibilità gestuale dell’artista.

Tucci Russo
La galleria propone una riflessione profonda sulle relazioni tra materia, spazio e forma, attraverso opere di artisti storici come Giovanni Anselmo, Mario Merz, Giuseppe Penone e Gilberto Zorio. La selezione sottolinea il ruolo centrale dell’Arte Povera, in dialogo con linguaggi più recenti come quelli di Loris Cecchini, che ampliano la riflessione sulla scultura e sul paesaggio contemporaneo.

Roberto Sala

Editore, graphic designer e fotografo d’arte, dal 2012 è docente di Metodi e tecniche dell'arte-terapia presso l'Accademia di Brera nel corso di laurea specialistica di Teorie e pratiche della terapeutica artistica. Direttore della casa editrice Sala Editori specializzata in pubblicazioni d’arte e architettura, affianca alla professione di editore quella di grafico, seguendo in tempi recenti l’immagine coordinata delle più importanti manifestazioni culturali della città di Pescara fra le quali si segnalano: Funambolika e Pescara Jazz. Dal 1992 è Art Director della Rivista Segno per la quale dal 1976 ha ricoperto diversi ruoli e incarichi. Dal 2019 è Direttore Editoriale di Segnonline per il quale traccia la linea politica e di sviluppo del periodico. roberto@segnonline.it

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