Promosso da Fondazione Elpis in collaborazione con Galleria Continua, il progetto costituisce un gesto di riattivazione simbolica dei territori, implementando di anno in anno un itinerario poetico e politico che percorre l’Italia in lungo e in largo, portando la pratica artistica ai margini, là dove spesso la cultura istituzionale non arriva o fatica ad arrivare. Pensato sempre in modalità site-specific, il suo valore massimo risiede nella capacità di dialogare con i luoghi e le comunità, interpratandone la geografia e il vissuto. Ogni intervento è frutto di una residenza, durante la quale gli artisti invitati dialogano con gli abitanti dei luoghi e analizzano il territorio vissuto, annotandone e intepretandone le specificità. L’esito principale è la definizione di una cartografia artistica costantemente in divenire. Una Boccata d’Arte però non è solo creazione e contestuale disseminazione di opere, ma è anche semina di relazioni e immaginari capace di restituire all’arte una funzione condivisa e rigenerante.
Tra i piccoli comuni coinvolti dalla sesta edizione – come di consueto uno per ciascuna delle venti regioni italiane, tutti con un numero di abitanti inferiore a 5000 – vi è Miglionico in Basilicata. Un borgo noto per il castello del Malconsiglio, fortezza medievale legata alla celebre congiura dei baroni, attuata nel XV secolo contro re Ferrante, ma anche per il monumentale polittico di 18 tavole dipinto da Cima da Conegliano, firmato e datato 1499.
Nel comune lucano, tra i più noti a livello turistico della regione, proprio per le sue bellezze storico-artistiche, è stato invitato ad operare il duo Vaste Programme, con la curatela di Roberta Mansueto. L’intervento, intitolato MMMMMMM KM, si confronta con la geografia fisica e simbolica del luogo, proponendo una riflessione ironica e disorientante sullo sguardo, la distanza e la percezione del paesaggio. L’allitterazione di sette “M” che costituisce il titolo affonda le radici nell’araldica locale, richiamando il motto “Milone Milite Magno Munì Miglionico di Magnifiche Mura”. Tradotto in numeri romani, l’acronimo evoca la distanza di 7.000 km, cifra che diventa fulcro concettuale e visivo del progetto. Al centro dell’opera si trova il binocolo panoramico, oggetto tanto familiare quanto trasfigurato. Tipico dei belvederi turistici, lo strumento, collocato presso la Torre di Fino, un’antica torre di confine del borgo, subisce una sovversione semantica: non più mezzo per ammirare il paesaggio limitrofo, ma dispositivo concettuale, ironico e straniante, che invita l’osservatore a rivolgere lo sguardo al di là dell’orizzonte locale. Il visitatore è invitato a chiedersi cosa è possibile vedere a 7.000 km di distanza da Miglionico. Invito ma anche provocazione, attraverso cui Vaste Programme compie un’operazione di détournement visivo e simbolico. La veduta, che tanta parte ha nel modo stesso di percepire il paesaggio, anche in termini artistici, non è più una finestra sulla prossimità, ma un’apertura immaginifica verso l’altrove. L’opera di Vaste Programme sollecita una riflessione sullo statuto dell’immagine e del confine, dissolvendo ogni rigidità geopolitica e culturale. La distanza diventa metafora dell’alterità, mentre l’atto del guardare si carica di ambiguità e di un rinnovato potenziale critico.
In dialogo con l’intervento installativo, il progetto Lontanissimissimo amplia il dispositivo artistico attraverso la disseminazione di cartoline nelle attività commerciali del borgo. Questa costellazione di immagini rafforza il legame tra opera e quotidianità, proiettando l’esperienza estetica nella dimensione diffusa e partecipata del tessuto sociale locale. Come dichiarato dagli stessi artisti: “La veduta è un affaccio sul mondo, ma non sempre sul mondo che ci aspettiamo”. Questa affermazione contiene la chiave di lettura di un lavoro che si muove tra ironia e disorientamento, tra appropriazione e risignificazione, in una pratica post-fotografica capace di indurre lo spettatore ad interrogarsi su cosa avviene al di là del suo sguardo, ben oltre il familiare e l’immediatamente percepibile.