Emilio Scanavino. This is Tomorrow

Fino al 20 giugno 2022 l’Archivio Scanavino presenta “Emilio Scanavino. This is Tomorrow”, una mostra che rivela un inedita modalità espressiva dell’artista ligure.

È il 28 febbraio 1922 quando a Genova nasce Emilio Scanavino. A 100 anni dalla nascita dell’artista, l’Archivio Scanavino ha inaugurato la nuova sede in Piazza Aspromonte 17, nella zona di Loreto, con la mostra “Emilio Scanavino. This is Tomorrow”, a cura di Marco Scotini. L’esposizione è stata aperta al pubblico il 1 aprile e andrà avanti fino al 20 giugno 2022.

La mostra rappresenta una grande occasione per ammirare da vicino una parte inedita della produzione artistica di Scanavino: tramite una raccolta di 60 opere tra terrecotte smaltate o ingobbiate, maioliche e oggetti in metallo realizzati tra l’inizio degli anni Cinquanta e la fine dei Sessanta, viene indagato il suo rapporto con la ceramica policroma. Scanavino è conosciuto soprattutto come pittore informale e vicino alla ricerca pittorica degli artisti dell’espressionismo astratto. In questa mostra viene messa in luce una parte dell’artista sconosciuta al pubblico, che si discosta dalla pittura e si avvicina al mondo delle arti applicate.

Emilio Scanavino è stato uno di quei pittori di riferimento dell’arte italiana della seconda metà del Novecento. Provare a inserirlo in una o più correnti artistiche risulta riduttivo, dal momento in cui l’artista genovese si è sempre contraddistinto per la sua originalità e, in particolar modo, per il suo segno grafico e plastico, fisiologico e tangibile, organico e astratto. E’, tuttavia, corretto associarlo alle tendenze dell’informale e dello spazialismo, tenendo presente che la ricerca di Scanavino è unica e difficilmente collocabile in uno di questi movimenti artistici. Il suo segno caratteristico nasce nel 1954, quando nelle sue tele inizia a comparire il nodo stilizzato che sarà poi il fulcro di tutta la sua produzione successiva. Il suo linguaggio non è da leggere ma da decifrare, il suo segno è una presenza costante che per più di trent’anni ha rappresentato una tensione continua.

Emilio Scanavino. This is Tomorrow è un’occasione unica per scoprire il rapporto dell’artista con un materiale inconsueto e per approfondire la sua indagine sulle problematiche formali. La mostra di Milano, dove Scanavino si era trasferito con la famiglia, è il primo progetto espositivo con un focus specifico su questa produzione, molte volte trascurata e inglobata nella generale opera scultorea di Scanavino. Il titolo della mostra è un esplicito riferimento a “This is Tomorrow”, esposizione fondamentale del secondo dopoguerra, curata da Bryan Robertson. La mostra riunì pittori, scultori, architetti e designer presso la Whitechapel Art Gallery di Londra nel 1956 ed Emilio Scanavino fu l’unico artista italiano coinvolto. Venne realizzata in modo da avvicinare arte e architettura: nel corso della mostra, infatti, Scanavino lavorò con l’architetto Anthony Jackson e la scultrice Sarah Jackson, continuando un rapporto che aveva già dato i suoi frutti cinque anni prima, quando l’artista italiano e la stessa Jackson avevano esposto le proprie opere presso la Galleria Apollinaire di Londra in una mostra di coppia. La mostra della Whitechapel Art Gallery segnò il culmine di questa volontà di Scanavino di mettere insieme arte e architettura, che successivamente lo portò a collaborare con architetti del calibro di Mario Bardini e Ettore Sottsass. Il duo di architetti recensì la sua opera su Domus (1964) e lo contattò per una possibile partnership.

“Emilio Scanavino: This is Tomorrow” mette al centro la manualità e la relazione con l’architettura dell’artista genovese. La mostra offre inoltre un’interpretazione moderna e rinnovata del lavoro di Scanavino, con uno sguardo approfondito sulla collaborazione dell’artista con il noto manufatturiere di ceramiche Giuseppe Mazzotti di Albisola e con artisti come Lucio Fontana, Roberto Matta, Wilfredo Lam, Asger Jorn e Corneille. La mostra è accompagnata da un catalogo, curato da Marco Scotini con la collaborazione dell’Archivio Scanavino e pubblicato da Silvana Editoriale. Il libro offre un particolare focus sulle ceramiche dell’artista, aspetto solitamente trascurato nelle numerose pubblicazioni sul lavoro di Scanavino.

Dal 1 aprile al 20 giugno 2022