Della prestigiosa storia dell’agenzia, fondata nel 1947 dalle più importanti firme della fotografia, quali Robert Capa, Henri Cartier -Bresson, George Rodger, David Seymour e William Vandivert, sono stati selezionati 35 scatti di 13 autori, che hanno puntato l’obiettivo sulla Puglia, offrendo diversi punti di vista, cogliendo dettagli e trasferendo emozioni legate ai luoghi che furono e alla loro evoluzione nel tempo.
Dei padri fondatori dell’agenzia sono presenti in mostra gli scatti di David Seymour che nel ’48 riceve l’incarico dall’Unesco di documentare le condizioni dei bambini dopo la guerra. Nel viaggio in Italia è accompagnato dallo scrittore Carlo Levi, che lo aiuta a svelare situazioni da cui trapelano storie di un’infanzia rubata, come nella foto di un bambino- lavoratore nella Bari vecchia. Come fosse un circense ecco che trasporta, da una bottega all’altra, contemporaneamente, circa una decina di sedie, posizionate con un gioco di incastri sul suo capo. La forza di questa foto è nell’evidenziare il bianco/nero della vita; nel saper documentare il lavoro minorile e saper sdrammatizzare nello stesso tempo, riuscendo a cogliere in quel bambino anche un cenno di sorriso e di orgoglio.
Oltre a David Seymour, la mostra raccoglie foto di Ian Berry, Bruno Barbey, Stuart Franklin, Burt Glinn, Harry Gruyaert, David Hurn, Guy Le Querrec, Herbert List, Martin Parr, Ferdinando Scianna, Patrick Zachmann.
Tre i capitoli di questo racconto: il primo dedicato alle persone, poi al tema della natura e in particolare al mare di Puglia e infine alla storia fatta di memoria e di un importante patrimonio architettonico. Un paesaggio rurale costellato di trulli con i conici tetti di pietra è una delle intriganti foto di Burt Glinn affascinato dalla natura così, come dai volti dei pescatori a Castro o delle donne che a Bari vecchia scandiscono il tempo conversando e lavorando sull’uscio di casa. Negli anni ’50 approda a Bari dalla Germania anche Herbert List, che racconta soprattutto sprazzi di vita quotidiana; mentre David Hurn sa cogliere, nei suoi scatti, sia le difficoltà del dopoguerra che la rinascita con il boom economico degli anni Sessanta. La quotidianità contemporanea è catturata con una poetica nostalgia da Patrick Zachmann con le marine di Gallipoli e le bianche case di Ostuni. I giorni nostri, con il dilagante turismo di massa, sono immortalati con ironia da Martin Parr, mentre sul parco del Gargano svettano le pale dei parchi eolici, fotografati da Harry Gruyart.
E un’attenzione particolare è riservata all’unico protagonista italiano di quegli anni dell’agenzia Magnum, Ferdinando Scianna, che per oltre trent’anni ha ripreso le città e le campagne pugliesi, raccontando storie attraverso i dettagli; come un campo disseminato di margherite e papaveri, che sembra uscito da un quadro impressionista. Una mostra che è un prezioso album dei ricordi, ma anche di un presente che continua ad emozionare per la molteplicità di aspetti che una regione come la Puglia offre a chi la sa guardare.
La mostra è corredata da un catalogo illustrato, trilingue (in italiano, francese e inglese), pubblicato da Dario Cimorelli Editore.

Mostra in collaborazione con Magnum Photos presso Fondazione Biscozzi | Rimbaud ETS, piazzetta Baglivi 4, 73100 Lecce
Apertura al pubblico: 20 ottobre 2024 – 5 gennaio 2025
Orari: fino al 3 novembre: dal martedì alla domenica dalle ore 17.00 alle 21.00. Chiuso il lunedì.
Aperto venerdì 1°novembre.
Dal 5 novembre: dal martedì alla domenica, dalle ore 16.00 alle ore 19.00. Chiuso il lunedì.
Info: www.fondazionebiscozzirimbaud.it | info@fondazionebiscozzirimbaud.it |
segreteria@fondazionebiscozzirimbaud.it |tel. 0832 1994743
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