Luci d'artista
"Piccoli spiriti blu" (1999) di Rebecca Horn, opera permanente, Monte dei Cappuccini, Torino

La 27a edizione di Luci d’Artista con Ontani e Angelidakis

È stata presentata la 27a edizione di Luci d’artista, nome che indica le altrettante installazioni che illuminano le notti invernali di Torino sin dal 1998. Quest’anno si riaccenderanno a partire dalle ore 18.30 del 25 ottobre, giorno in cui scopriremo la collocazione delle ultime novità.

Il Comitato Scientifico completamente rinnovato e composto da Chiara Bertola, direttrice della GAM-Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, e Francesco Manacorda, direttore del Castello di Rivoli-Museo d’Arte Contemporanea, ha selezionato, assieme al curatore della manifestazione Antonio Grulli, un grande maestro italiano come Luigi Ontani e l’artista greco Andreas Angelidakis.

Celebre per i suoi “tableaux vivants” a partire dagli anni Sessanta, Ontani realizza per l’occasione Scia’Mano, un’opera che vuole instaurare un rapporto diretto con la città per la sua dimensione magica e letteraria. Classe 1968, Angelidakis, con il supporto di Torino 2025 FISU Games Winter, prosegue la sua indagine nei confronti dell’iconografia classica della scultura greca con VR Man

La sezione Costellazioni si arricchisce invece di nuove collaborazioni con Consulta per la Valorizzazione Beni Artistici e Culturali di Torino e Unione Industriali Torino insieme ad Artissima, con il MAUTO-Museo Nazionale dell’Automobile e il MAO-Museo d’Arte Orientale. Quest’ultime finanzieranno rispettivamente le proprie installazioni luminose (anch’esse al momento tenute segrete), mentre verrà restaurata l’opera di Maurizio Nannucci sul tetto della GAM

La tutela e la conservazione delle singole luminarie è indispensabile per permettere al pubblico di fruirle al meglio. Un’opera come “Il volo dei numeri” (2000) di Mario Merz – le cui cifre si arrampicano sulla sommità della Mole Antonelliana -, ad esempio, subisce da ben 24 anni l’azione degli agenti atmosferici (basti pensare ai danni causati dalle ultime grandinate in tutto il Nord Italia).

Riconfermati anche per questa edizione gli appuntamenti con il Public Program Accademia della Luce, che permette alla quinta linea culturale della Fondazione Torino Musei (Luci d’Artista affiancherà GAM, MAO, Palazzo Madama e Artissima) di collaborare con i Dipartimenti Educativi dei musei e delle fondazioni per l’arte contemporanea del capoluogo piemontese.

La manifestazione, anche grazie all’impegno e la passione del curatore, ambisce a svincolarsi dal periodo annuale circoscritto per entrare nella vita di tutti i giorni. A tal fine è previsto un vero e proprio sito web, ma, nel frattempo, è possibile ammirare il nuovo logo realizzato dallo Studio Fludd locale, che è riuscito a rendere tangibile l’immaterialità della luce.

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