Caravaggio non giunge in Sicilia in vacanza di piacere, giunge da fuggitivo. L’Isola è il luogo in cui l’artista, braccato come una preda dai tanti suoi nemici, cerca di riprendere respiro per fare ritorno a Roma, da cui è stato esiliato per aver ucciso un uomo. In Sicilia, oltre a realizzare capolavori come la Natività povera di Messina, che inaugura un genere, egli inizia ad accumulare, almeno idealmente, quel tesoro di opere portate a compimento a Napoli poco prima di morire che avrebbero dovuto consentirgli di riguadagnare i favori della corte pontificia. Da una di queste, il David con la testa di Golia, prende il titolo l’installazione realizzata dal Collettivo Gas e dallo scultore Moschetto per il chiostro della Prefettura di Agrigento; Humilitas occiditSuperbiam, l’Umiltà sconfigge la Superbia, è infatti la scritta che, ridotta in sigla, campeggia sulla spada con cui, in quel dipinto, il giovane Davide ha appena troncato la testa di Golia. Ma il Davide del quadro, come la critica ha appurato con quasi unanime consenso, ha le fattezze del Caravaggio più giovane, quello che siamo abituati a identificare col volto del Bacchino malato, mentre il Caravaggio più avanti negli anni, quello disperso tra la folla nel Martirio di San Matteo di San Luigi dei Francesi, è molto simile alla testa di Golia.

E dunque il giovane artista ancora puro, ancora non contaminato dall’orrore dell’omicidio, uccide il vecchio: il giovane diventa allegoria dell’umiltà, il vecchio della superbia, in un rispecchiamento la cui unica costante è il volto dell’artista. Non a caso, per la Prefettura di Agrigento, il Collettivo Gas e lo scultore Moschetto hanno predisposto due opere: la prima, un ritratto di Caravaggio, esemplato su un pastello di Ottavio Leoni, ora alla Biblioteca Marucelliana di Firenze, notissimo in Italia in quanto un tempo effigiato sulla banconota da centomila lire, ha trovato posto nell’appartamento del Prefetto. La seconda – un gruppo composto da una spada incastrata in una roccia e da un’elsa scoperchiata simile a una nave dalla prua puntata verso il mare, il divenire: un Fonte Battesimale, posto che il Battesimo oltre che con l’acqua si amministra col sangue? – accoglie invece i migranti, e i cittadini di Agrigento, nel cortile della prefettura.Nella creazione artistica, le cose non sono solo quel che sembrano.Anche la violenza, il peccato possono convertirsi in bene. Anche la durezza del viaggio attraverso cui tanti disperati, come lo fuCaravaggio, approdano sulle coste siciliane, sa mutarsi in figura stridente, irrisolta e perciò viva dell’impossibile passaggio dalla morte alla vita di cui il Battesimo è garanzia paradossale.