Gibellina

Gibellina Capitale italiana dell’Arte contemporanea 2026

Il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, il Direttore Generale Creatività Contemporanea, Angelo Piero Cappello, e la Presidente della Giuria, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo hanno oggi proclamato Gibellina capitale dell’arte contemporanea 2026.

Nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura a Roma, si è svolta la cerimonia di proclamazione della città insignita del titolo di Capitale italiana dell’Arte contemporanea per l’anno 2026.

23 candidature le candidature giunte: Aielli (AQ), Bolsena (VT), Carrara, Cassano allo Ionio (CS), Catanzaro, Fabriano (AN), Gallarate (VA), Gibellina (TP), Lignano Sabbiadoro (UD), Mantova, Moliterno (PZ), Nichelino (TO), Palazzolo Acreide (SR), Palmi (RC), Peccioli (PI), Pescara, Quarto (NA), Quattordio (AL), Reggio Calabria, Rionero in Vulture (PZ), Todi (PG), Venezia, Vigevano (PV). La giuria, presieduta da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, e composta da Sofia GnoliWalter GuadagniniRenata Cristina Mazzantini Vincenzo Santoro, ha quindi scelto le 5 candidature che hanno partecipato alla fase finale: – Carrara (MS): “Carrara – Da 2000 anni contemporanea”
– Gallarate (VA): “La Cultura del Fare. Il Fare della Cultura”
– Gibellina (TP): “Portami il futuro”
– Pescara (PE): “Pescara città contemporanea – Una porta aperta ai sogni”
– Todi (PG): “Ponte contemporaneo”.

È dunque Gibellina, con il progetto Portami il futuro, la prima capitale italiana dell’arte contemporanea. Le motivazioni della giuria per la vittoria: “La prima capitale italiana dell’arte contemporanea, con la sua candidatura, offre al nostro paese un progetto organico e solido, consegnando all’Italia di oggi un esemplare modello di intervento culturale fondato su valori e azioni che riconoscono all’arte una funzione sociale e alla cultura lo statuto di bene comune. Per la sua capacità progettuale nel riattivare il suo straordinario patrimonio di opere, coniugandone il presente, memoria e futuro, conservazione e valorizzazione, attenzione al locale e ambizione internazionale, per il suo coinvolgimento delle giovani generazioni e della cittadinanza tutta, interpellando il territorio più ampio sulla base di una comune consapevolezza civica, stringendo alleanze con istituzioni pubbliche e private, nazionali e transnazionali, per il fatto di essere città pioniera di ciò che oggi definiamo rigenerazione urbana, e per la capacità di essere insieme una città opera e una città da abitare, per il suo progetto con il quale la città diventerà un grande laboratorio, dove le pratiche e l’energia dell’arte contemporanea saranno chiamate a condividere pensieri e soluzioni sui temi dello spazio pubblico, della comunità, del paesaggio, della sostenibilità, e del capiente concetto di eredità”.

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