Firenze: Gli Uffizi e il Giardino di Boboli nella Fase 2

Riapre al pubblico il Giardino di Boboli di Firenze mentre le Galllerie degli Uffizi registrano il successo grazie al digitale.

A Firenze si riparte. Mentre le Gallerie degli Uffizi, che hanno registrato una crescita vigorosa sul versante digitale (social e sito web), riaprono il 03 giugno, il Giardino di Boboli, dopo ben dieci settimane di lock down, è si è appena risvegliato.

Dal giorno di chiusura dei musei l’8 marzo scorso, le 21 mostre virtuali (Ipervisioni) degli Uffizi hanno realizzato più di 3,8 milioni visualizzazioni – ovvero 55mila al giorno. In particolare, il tour virtuale a 360 gradi delle nuove sale veneziane del museo, lanciato il 22 aprile scorso, è stato visto da oltre 110mila spettatori, più di 4mila al giorno. Ugualmente forte è la continua crescita degli Uffizi sui vari social media, da Instagram che vede gli Uffizi tra i musei più seguiti al mondo e leader assoluti in Italia (488mila follower) alla nuova pagina Facebook che in circa due mesi dalla sua apertura ha già 53mila follower con 2,5 milioni visualizzazioni dei video pubblicati. Non solo: le due clip in cinese realizzate in occasione della Giornata internazionale dei musei il 18 maggio 2020, nelle quali il direttore Eike Schmidt si rivolge direttamente agli utenti nella loro lingua, hanno ottenuto rispettivamente 724.000 e 676.000 visualizzazioni in un solo giorno, per un totale di 1,4 milioni. Sono in continua crescita anche le banche dati scientifici degli Uffizi e gli strumenti digitali messi a disposizione degli studiosi. Per fare un esempio, la condivisione di ricerche a partire da termini tecnici tra la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze e Le Gallerie degli Uffizi, nata lo scorso anno grazie a una collaborazione tra i due enti, ammonta già a circa 300 voci di ricerca.

Il potenziamento delle Gallerie in rete compie oggi un decisivo passo avanti con il lancio, sul sito del museo, di una funzione che raccoglie tutti i video pubblicati in vari luoghi e sui vari profili social (www.uffizi.it/video-storie), rendendoli facilmente disponibili anche a chi non è presente sui social. Questo serve anche come aggregatore e indice tematico per individuare e ritrovare i video che rispondono agli interessi di ciascuno. Raccolti in contenitori narrativi – che cresceranno man mano, con la costante aggiunta di nuovi video – sono suddivisi per temi e dedicati a curiosità, segreti e meraviglie di Palazzo Pitti in “Una Reggia da Scoprire”; ai capolavori famosi e alle opere meno conosciute della Galleria delle statue e delle pitture in “Gli Uffizi visti da vicino”; al patrimonio naturale, alle bellezze architettoniche e scultoree e alle attività quotidiani nel segno delle stagioni in “Arte e Natura nel Giardino di Boboli”. Altre finestre si aprono sui campi tematici e metodologici che stanno al centro delle conferenze del mercoledì agli Uffizi, ovvero “Archeologia agli Uffizi”, “Capolavori su carta”, “Tesori dai depositi”, “Dietro le quinte” e “Laboratorio universale”. È anche presente il ciclo di lezioni “Etruschi tra Storia e Mito”. Ma non finisce qui: “Mostre”, “Performance e Spettacoli”, “Restauri”, “Attività educative”, “La mia sala”, “Dialoghi d’Arte e Cultura” e “Uffizi en español” offrono ulteriori video storie per tutti gli interessi. C’è inoltre la funzione di ricerca con le parole chiave di ogni video. Il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt: “Ora che ci accingiamo a riaprire i nostri luoghi di cultura dopo dieci settimane di lockdown, i nuovi contenuti digitali che da marzo si sono intensificati sulle nostre piattaforme diventano ancora più preziosi quando vengono messi in connessione con gli originali. Da oggi è possibile, per alcune centinaia di opere d’arte che si ammirano nelle nostre gallerie, approfondirne i contenuti con video e schede accessibili gratuitamente sullo smartphone. Per giunta i video sono incrociati con i testi, e così i testi con le immagini ad alta definizione. In questa maniera tutti possono disporre di una pluralità di accessi e di vari livelli di informazioni utili, tra l’altro, sia a preparare la visita agli Uffizi, sia a rendere più coinvolgente l’esperienza stessa, o ancora ad approfondirla successivamente”.

Il risveglio delle Gallerie degli Uffizi dal lockdown incomincia dal Giardino di Boboli. Ieri, dopo due mesi e mezzo, il giardino mediceo (parte del complesso museale insieme all’adiacente Palazzo Pitti e alla Galleria delle Statue e delle Pitture) ha finalmente riaperto di nuovo i suoi cancelli al pubblico. I visitatori hanno così potuto tornare ad ammirare le meraviglie paesaggistiche e architettoniche di uno dei più antichi e splendidi esempi di giardino “all’italiana”, che accoglie, tra i suoi viottoli immersi nel verde, una vasta collezione di piante e fiori rari ed oltre 300 sculture risalenti all’età classica, al Rinascimento e al Barocco.

A Boboli vigono tutte le norme nazionali e regionali contro la diffusione del coronavirus. È dunque vietato l’ingresso a persone con temperatura corporea oltre 37,5 gradi (viene misurata con termoscanner agli ingressi); è obbligatorio indossare la mascherina durante tutta la permanenza; è necessario mantenere una distanza interpersonale di almeno 1,80 m; sono proibiti gli assembramenti; i gruppi non possono essere formati da più di 10 persone; le guide turistiche devono sempre utilizzare il sistema whisper (microfono e auricolari). A tutela del rispetto di queste regole la Grotta del Buontalenti e il Museo delle Porcellane rimarranno chiusi. Immutati gli orari e i giorni di apertura del giardino, che sarà accessibile come sempre sia attraverso l’ingresso di Palazzo Pitti, sia attraverso la porta di Annalena, tutti i giorni della settimana, ovvero dal lunedì alla domenica (ad eccezione del primo e l’ultimo lunedì del mese) dalle ore 8,45 alle 18,15 (ultimo ingresso alle ore 17,15). Unica limitazione varrà per l’area della Botanica Superiore, che, con le sue meravigliose piante acquatiche, resterà aperta ogni mattina da lunedì a venerdì dalle 10 alle 13. “Aprire Boboli, il cuore verde di Firenze, alla fine della fase più critica e buia dell’emergenza, è un segnale di rinascita molto potente, un augurio per tutti noi – spiega il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt – Seguiranno gradualmente, come suggerito dal Comitato tecnico-scientifico del Governo, i musei di Palazzo Pitti e gli Uffizi. Intanto godiamoci il giardino: invito tutti i visitatori ad ammirarlo non solo per i suoi tesori botanici ma anche come uno splendido museo a cielo aperto, con il suo patrimonio inestimabile di sculture antiche, rinascimentali e barocche disseminate ovunque.”

Durante l’ultimo anno (periodo di lockdown incluso) i lavori per rendere Boboli ancora più bello e godibile non si sono mai fermati.  Moltissimi gli interventi effettuati, oltre alle operazioni di cura e tutela del verde (solo per quest’ultimo aspetto sono stati investiti circa un milione di euro). Tante le sostituzioni e i restauri delle panchine: oltre alle 46 già realizzate tra 2018 e 2019, se ne sono aggiunte altre 16, mentre 17 sono state rimesse a nuovo. Complessivamente adesso nel parco sono installate circa 130 panchine. È stato poi restaurato e consolidato il portale di accesso al giardino dal piazzale della Calza. Sistemata anche la zona verde retrostante la Kaffeehaus. E proprio in questa primavera ne sono iniziati o stanno per iniziare di nuovi, incluso il ripristino del funzionamento della Fontana delle Scimmie che potrà così tornare a zampillare, il consolidamento delle colonne della Vasca dell’Isola, il restauro del portale di Zanobi del Rosso che conduce al giardino del Cavaliere, avviato proprio nelle scorse settimane. “La vita del Giardino è in continua evoluzione e richiede una cura che non si può fermare – commenta la curatrice del Giardino di Boboli Bianca Maria Landi – sono grata al personale che anche nei momenti di maggiore criticità, nel rispetto delle precauzioni di sicurezza, non ha fatto mancare la propria presenza e contributo. La quiete di questi mesi si è espressa in realtà con una primavera rigogliosissima e ha dato respiro al Giardino, in cui proseguono lavori e restauri per cercare di rendere onore al valore che incarna ed alla bellezza che esprime”.