Felix Toranzos, Andrea

Felix Toranzos: curiosità e cultura

Alto, la figura snella, rigorosamente in doppio petto, l’incedere elegante, l’aspetto più dell’amministratore delegato che l’allure di bello e dannato, Felix Toranzos nonostante non ricada negli stereotipi è un artista a tutto tondo.

Felix si laurea alla Facoltà di Architettura dell’Università Nazionale della Capitale non prima di aver frequentato la Scuola di Belle Arti, scelta che lo avvicina a Luis, il padre che caldeggiò tutte le sue scelte e questa in particolare. Luis a sua volta fu artista di grande talento. Pittore e disegnatore pur senza nessuna preparazione in merito, trovò sempre il tempo di esprimersi nonostante fosse insegnante e modellatore di stampi.

Artista e architetto sono due facce della stessa medaglia in Paraguay. Habitus questo normale in Italia per secoli fino all’inizio del Novecento, quando con la codificazione delle diverse discipline e l’ampliamento delle scienze, si tradì lo spirito leonardesco cardine del nostro Paese anche per la crescita esponenziale del sapere scientifico a scapito però della visione d’insieme.

E qui il discorso si farebbe infinito… anche perché tuttora aperto.

Toranzos è uomo di cultura, decisamente curioso come tutti i protagonisti della nostra rubrica. Si appassionerà alla scenografia, alla grafica, al patrimonio culturale del Paraguay, di cui diventa curatore, e tuttora si occupa della divulgazione dei valori dell’arte, a sua volta attento promotore dell’arte e talent scout.

Le sue diverse professioni troveranno il modo di convivere invadendo allegramente i rispettivi ambiti. Fresco di nomina come giovane direttore dei Musei Nazionali della Segreteria Nazionale della Cultura scovò un oggetto scultoreo in Plaza de la Constitución, nel Centro Storico di Asunción. Si trattava della scultura in bronzo di un puma, che apparteneva ad un gruppo di sculture provenienti, all’inizio del XIX secolo, dal laboratorio della Fonderie d’art du Val d’Osne, a Parigi.

L’intero corpus sarà poi acquisito dall’amministrazione e attualmente é custodito nel museo Histórico General Bernardino Caballero. Successivamente sarà proprio Toranzos a eseguire l’incarico della municipalità di realizzare sotto forma di progetti, schizzi legati all’iter completo. 

L’impronta poetica e armoniosa rende le sue opere immediatamente riconoscibili pur essendo molto diverse tra loro, somma aspirazione questa cui tende ogni artista. Un risultato molto difficile da conseguire, senza ripetersi e senza perdere la propria identità nell’esplorare nuovi orizzonti: la sua cifra, o stile che dir si voglia, è inconfondibile.
Numero, geometria, colore, trasparenza, le sue opere sono armoniose ed è l’armonia di Pitagora che arriva fino a noi.
Notevoli gli studi, che qui riportiamo, che effettuò su Michelangelo, Raffaello e sui pittori rinascimentali in generale.

Recentemente, il coronamento di un sogno. In centro nel quartiere Oliva, è stata aperta La Otra Casa de Asterion, il nome è un omaggio a Jean Luis Borges. Si tratta di un’affascinate torre primi Novecento che raccoglie l’importante collezione di famiglia, una testimonianza fondamentale per il suo Paese.

Il suo cursus honorum come artista è molto ricco, ma di pari passo va la sua attenzione nel valorizzare l’arte del Paraguay che indubbiamente possiede una grande e non omologata creatività.

Qui di seguito alcune note del suo percorso.

Attualmente direttore del Centro Culturale della Città, Carlos Colombino, Manzana de la Rivera, il più importante centro culturale del Paraguay grazie alle 7 “case” di cui è composto. Il suo lavoro fa parte della collezione del Museo Paraguaiano di Arte Contemporanea del Centro di Arti Visive/Museo del Barro, Isla de Francia. È direttore del Museo Paraguaiano di Arte Contemporanea del Centro di Arti Visive/Museo del Barro. Direttore e Consigliere per le Arti Visive della Fondazione Ida Talavera. Membro attivo dell’Associazione per le Arti Visive del Paraguay “Gente de Arte”, Direttore dei Musei Nazionali della Segreteria Nazionale della Cultura. Direttore ad interim dell’Independence House Museum e naturalmente le sue mostre in Paraguay e all’estero.

Tiziana Leopizzi

Architetto, giornalista iscritta all’albo da circa 25 anni, è stata nominata accademico ad honorem per la sua scelta di diffondere i valori dell’arte e della cultura in modo semplice e trasversale. È membro quindi dell’AADFI l’Accademia delle Arti del Disegno, la più antica d’Europa, voluta da Cosimo I e Giorgio Vasari nel 1563, che vanta come primo Accademico Michelangelo. Recentemente nel 2018 è stata nominata Ambasciatore della Città di Genova nel Mondo. Il suo mentore è Leonardo da Vinci il cui CV che non manca occasione di pubblicare, è fonte di saperi inestimabili per tutti noi. Usa l’arte come strumento di comunicazione realizzando progetti in Italia e all'estero.

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