Stati di Grazia | CasermArcheologica porta gli artisti in residenza
Non fermarsi mentre tutto è fermo, rimettere in moto idee e progetti attraverso l’ascolto e la condivisione per concentrarsi sul confronto e sulla possibilità della composizione artistica, anche in questo tempo. CasermArcheologica, il centro di produzione culturale multidisciplinare di Sansepolcro, tiene vivo il dialogo nel mondo dell’arte grazie ad una residenza dal sapore spirituale: chiusi in una sorta di bolla, in un casolare sulle colline che circondano il borgo toscano, quattordici artisti di fama nazionale si riuniranno dal 24 al 28 febbraio, isolandosi dal mondo esterno, per interrogarsi e riflettere sul significato attuale della parola “fede”, nel suo manifestarsi nelle varie arti, nella propria e altrui opera e nelle esperienze di vita e studio dalle quali il proprio linguaggio ha preso forma.
“Lavorare con un gruppo di artisti e confrontarsi su quel termine, vuole dire prendere atto del pesante bagaglio che ci portiamo sulle spalle, ma anche e soprattutto significa riflettere insieme sulle dinamiche della ‘ritualità’ che la parola ‘fede’ ha generato. – afferma Emmanuele Curti, archeologo e manager culturale, autore del testo che dà avvio alla residenza e tesserà le riflessioni che emergono – …Dalle immagini iconografiche della dea Fides, al culto imperiale, alle rappresentazioni allegoriche della ‘fede’ che ha alimentato la cosmologia cristiana, alle ‘fedi’ politiche e calcistiche, ogni ‘segno’ della fede aveva bisogno di gesti, di riconoscimenti della collettività, di spazi dedicati, di codici di definizione.”
L’incontro nasce dall’esigenza di colmare l’assenza di relazione e creare un’occasione di confronto profondo tra artisti che sentono l’esigenza di ascoltare, approfondire, indagare il momento storico che stiamo vivendo, per non rinunciare al dialogo ma anzi per costruire nuovi scambi, nuove traiettorie, radicali e radicati al desiderio di costruire pensiero ampio. La residenza non ha lo scopo di produrre e i suoi esiti sono sconosciuti, tutto ciò che ne emergerà sarà frutto di un incontro di pensieri, visioni, anche utopiche e condivisioni, a partire da brani, film, musiche, opere, proprie o di altri che gli artisti saranno chiamati a portare con sé in questo luogo.
Le autrici e gli autori invitati appartengono a tutti i mondi dell’arte: musicisti, artisti visivi, compagnie teatrali, poeti, fotografi, danzatrici e coreografe, illustratrici, artisti vicini a una poetica di ascolto e di prossimità alla mancanza, al desiderio di far affiorare, con i propri percorsi distintivi, l’invisibile celato dentro la possibilità del cambiamento che questo periodo ci chiede. La residenza è curata da CasermArcheologica, Laura Caruso e Ilaria Margutti, insieme a Stefano Tè, regista del Teatro dei Venti di Modena.
Per motivi dettati dalla condizione contingente, la residenza non sarà aperta al pubblico ma la restituzione e la testimonianza di quanto accade saranno documentati tramite video, aggiornamento quotidiano di un blog sul sito di CasermArcheologica e una elaborazione testuale a firma di Emmanuele Curti che ne restituirà la tessitura tematica.
GLI ARTISTI: Alessandra Baldoni, poetessa e fotografa (www.alessandrabaldoni.it), Andrea Biagioli, musicista e compositore (https://andreabiagioli.bandcamp.com), Azzurra D’agostino, drammaturga e poetessa (www.pordenonelegge.it/tuttolanno/censimento-poeti/41-Azzurra-D-Agostino), Civilleri Lo Sicco, compagnia teatrale (www.civillerilosicco.it), Claudio Ballestracci, artista visivo e scenografo (https://drive.google.com/drive/folders/1JEJxOOKfTYP0ULh1CuN7RtXAz4splhYi?usp=sharing), Claudia Losi, artista visiva (www.claudialosi.com), Ilaria Margutti, arte tessile (www.ilariamargutti.com), Sara Garagnani, illustratrice (www.saragaragnani.com), Simona Bertozzi, danzatrice e coreografa (www.simonabertozzi.it), Rigolò, musicisti (www.rigoloband.net), Roberto Ghezzi, artista visivo (www.robertoghezzi.it), Teatringestazione, compagnia teatrale (www.teatringestazione.com).
Tutte le info su www.casermarcheologica.it
STATI DI GRAZIA
CASERMARCHEOLOGICA PORTA GLI ARTISTI IN RESIDENZA
IMMERSI NELLA NATURA DELLA VALTIBERINA
Dal 24 al 28 febbraio isolati sulle colline che circondano Sansepolcro, musicisti, compagnie teatrali, poeti, fotografi, danzatrici e coreografe, illustratrici e artisti visivi, si immergeranno nella natura per riflettere insieme intorno al significato della parola “fede”, per studiarne le stratificazioni e farne strumento di ricostruzione di legami sociali, attraverso il dialogo e lo studio di opere d’arte interdisciplinari