Luogo

Spazio Inangolo
Largo San Giovanni Battista, 1 - Penne (PE)
Sito web
http://www.inangolo.it/prologo.html

Data

Ott 23 2021 - Nov 06 2021
Evento passato

Ora

18:00

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Mostra

Fabrizio Simone | Hic Locus Sanctus Est

La seconda personale di Fabrizio Simone è allestita presso lo Spazio Inangolo a Penne, in provincia di Pescara, luogo che un tempo era parte del Monastero dell’Ordine Gerosolimitano; una struttura del 1523 che oggi ospita il polo di spazi culturali La Casa delle Arti e dei Mestieri.

Hic locus sanctus est perché Fabrizio Simone ci offre un luogo di “preghiera”, un luogo per ascoltare e conoscere una verità assoluta, quella dell’Arte. Tutto l’ambiente è inondato da un sottofondo sonoro, energia vibrante del monolite, che giunge dalla proiezione di un video tratto dal film 2001 Odissea nello spazio di Stanley Kubrick. Il video è proposto all’indietro proprio come necessità di un ritorno all’origine: un modo per comprendere l’inizio del tutto. L’ingresso ai visitatori è concesso solo a piedi nudi (o con l’ausilio di calzari) così come accade nei luoghi sacri in rispetto dell’ambiente che si va a calpestare.

La storia di questo spazio ha in qualche modo influenzato il progetto mostra che contempla una serie di opere, tra pitture, sculture e installazioni, tutte intrise di una certa “sacralità”. L’ambiente intimo e raccolto di Inangolo è cosparso di terra rossa (grassa e “marziana”, forse la terra “promessa”), su cui si erge un imponente totem, idolo pagano e cristiano, monolite della conoscenza, feticcio della preghiera.

L’opera – così come dichiara lo stesso Fabrizio Simone – nella sua compostezza e solidità, veste un ruolo di miraggio sfarzoso, fonte di ristoro, meta minata dalla bramosia che caratterizza l’uomo sociale, divoratore convulso della sua stessa specie e non.

Il prezioso monolite affonda le sue radici in una cultura millenaria, che va dalle Veneri paleolitiche alle immagini dell’Artemide Efesia, passando per l’arte cristiana delle Madonne del latte. Simbolo di fertilità e abbondanza l’opera è azzerata da ogni connotazione stilistica per diventare concetto essenziale. Unico elemento connotativo l’oro, scelta che rimanda alle pale d’altare medievali: portali verso dimensioni sconosciute aperte per immergersi nel mistero della creazione.

Sulle pareti che circondano l’installazione, Fabrizio Simone colloca una serie di opere che rimandano agli ex-voto: tavole nere, realizzate secondo una pratica gestaltica, presentano bagliori di luce su cui l’artista appende i calchi di parti anatomiche offerte in dono alla divinità per grazia ricevuta o in adempimento di una promessa. Sono mani, nasi e orecchie che vorrebbero “afferrare”, “annusare” e ”ascoltare” il messaggio nobile intrinseco al processo creativo ma, a causa di alcuni fori presenti su queste forme anatomiche il “messaggio” sfugge all’essere umano. Ciò che resta è solo un gradevole ricordo sospeso nello spazio.


Fabrizio Simone | HIC LOCUS SANCTUS EST

a cura di Ivan D’Alberto

vernissage sabato 23 ottobre ore 18.00

Associazione Spazio Inangolo

con il Patrocinio: Comune di Penne

in collaborazione con: CAPPA Centro di Archiviazione e Promozione della Performing Art

Yag/garage arte giovane

Associazione Culturale Collezione Nato Frascà

Largo San Giovanni Battista 1, Penne (PE)

Casa delle Arti e dei Mestieri

dal 23.10.2021 al 06.11.2021 venerdì e sabato dalle ore 18.00 alle 20.00