Burning Speech
La mostra Burning Speech esplora il potere del linguaggio, la sua capacità di agire sulla realtà e la sua funzione nella costruzione del confronto politico e delle comunità. Partendo dalla teoria degli atti linguistici – o speech acts –, secondo la quale dire qualcosa equivale a creare un’azione e a produrre un effetto reale nel mondo, Burning Speech indaga il linguaggio quale strumento di costituzione delle soggettività e del corpo collettivo.
Il progetto espositivo interroga il concetto di performatività e l’aspetto performativo del discorso, il valore emancipatorio e aggregativo della parola e le sue implicazioni critiche, traendo ispirazione per il titolo dal saggio “Burning Acts: Injurious Speech” (1995) della filosofa e attivista statunitense Judith Butler.
Il linguaggio è rivelato quale materia incandescente, un elemento che brucia e deve essere trattato con responsabilità in quanto intrattiene un rapporto continuo di produzione e rappresentazione con i nostri corpi: uno strumento auto-affermativo in grado di definire il proprio orizzonte identitario e post-identitario e, al tempo stesso, un violento veicolo di discriminazione e incitamento all’odio.
Artistə: Ruth Beraha, Anouk Chambaz, Claire Fontaine, Antonio Della Guardia, Simon Denny, Beatrice Gibson, Sharon Hayes, Adelita Husni-Bey, Bouchra Khalili, Barbara Kruger, Liz Magic Laser, Hanne Lippard, Eva Marisaldi, Slavs and Tatars, Cerith Wyn Evans
Burning Speech
A cura di Irene Calderoni e Bernardo Follini
Inaugurazione 24 giugno 2021, dalle 18.30 alle 22