ARCO Lisboa
Arte Povera e oltreFoto Gino Di Paolo

Luogo

MicHub
Via Michelangelo snc, Pescara

Data

Ott 29 2024
Evento passato

Ora

11:00 - 13:00

Arte Povera e oltre

Dopo quasi 50 anni ,con la mostra Arte povera e oltre, ritornano a Pescara le installazioni artistiche del Bagno Borbonico accolte dalla Fondazione Pescarabruzzo nel nuovo edificio di Via Michelangelo si è cercato di ricostruire nella misura del possibile le installazioni di allora, riportando alla città di Pescara un segmento della sua propria storia artistica. Alla prima mostra di Luciano Fabro seguirono le installazioni di Jannis Kounellis, Ettore Spalletti, Mario Merz, Francesco Lo Savio e Vettor Pisani.

Come scrive Pieroni che dal 1970 aveva inserito l’arte contemporanea all’interno dell’azienda di famiglia, la Coen e Pieroni: Nel 1975 apro il mio primo spazio espositivo dentro quello che fu il Bagno Borbonico in via delle Caserme, luogo impregnato di memoria storica in quanto carcere dalle dure, disumane condizioni che, tutt’altro che neutro, ha prodotto mostre molto ispirate (…) Pescara era una città aperta  e moderna, piena di curiosità,  diventata  un riferimento nazionale per la sperimentazione artistica (Galleria Pieroni 1970 – 1992, Di Paolo Edizioni, 2016).

Con Allestimento teatrale Luciano Fabro colloca il lavoro tra due discipline artistiche: l’arte, tattile e visiva e il teatro visivo e sonoro, si tratta di un cubo specchiante in ogni sua parte vi si entra attraverso un passaggio che si può aprire facendo scorrere uno dei lati. Il giorno dell’inaugurazione (ore 12.00) questo lavoro viene aperto al pubblico con la voce narrante dell’attrice Carla Tatò che reciterà all’interno del cubo. Lei non sarà visibile al pubblico che invece rifletterà sé medesimo nelle pareti specchianti dell’esterno.
Jannis Kounellis si ispira profondamente alla drammaticità del luogo, un luogo nel quale si entra di sguincio ma dove poi non si riesce ad uscire. Nel suo immaginario,che mette in relazione il porto di Pescara con quello della città di Anversa del ‘600, l’artista evoca criticamente l’emergere del mondo borghese moderno.
Ettore Spalletti con l’installazione “e porgere, chissà da quale tempo, quanto rimane vivo”, sostituisce due pietre del pavimento con calchi di gesso e pigmento di polvere bianca da lui realizzati facendo affiorare la speranza nello sprofondamento abissale della condizione carceraria.
All’esterno dell’edificio, è installata una serie di numeri di neon di Mario Merz che riprendela progressione numerica di Fibonacci, fisico pisano del Medioevo. La serie (dove ogni numero è la somma dei due precedenti (1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21 ecc.) indica la crescita esponenziale delle forme nel mondo organico e sociale.

Vettor Pisani con l’installazione Il coniglio non ama Joseph Beuys si mette virtualmente in dialogo con l’artista tedesco. Pisani ripercorre criticamente gli anni più bui del secolo scorso lasciando intravedere nell’orrore anche l’elemento poetico ed ironico che contraddistingue tutte le sue opere.

Il progetto Arte Povera e oltre è in collaborazione con la Fondazione No Man’s Land (Loreto Aprutino) che per l’occasione presenta nelle sale attigue, opere degli artisti già ospitati a No Man’s Land: Jimmie Durham, Alberto Garutti, Fabrice Hyber, Gülsün Karamustafa, Felice Levini, H.H. Lim, Donatella Spaziani e Leonid Tishkov.

In collaborazione con la Fondazione No Man’s Land 

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