Luogo

Boccanera Gallery
via Alto Adige 176, Trento

Data

Ott 07 2022 - Nov 19 2022
Evento passato

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Mostra

Afterlife. A New Beginning

In questa mostra collettiva ospitata a Trento da Boccanera Gallery intitolata AFTERLIFE. A New Beginning, Cristian Avram invita gli artisti Oana Cervinschi, Marius Ghita, Amanda Maier, Cătălina Milea and Andriana Oborocean a riunirsi in un’esposizione di immaginari e pratiche diverse per lasciare il proprio segno in questa nuova vita per gli artisti che vivono e lavorano a Cluj.

Non si tratta né di una sfida né di una continuazione del fenomeno passato ma, con un’ambientazione sotto l’attenzione del mondo dell’arte, può certamente essere un nuovo inizio.

A prima vista, le opere di Cristian Avram (Alba-Iulia, 1994) seguono un approccio piuttosto classico alla pittura con rappresentazioni realistiche di oggetti e scene quotidiane, estrapolate dall’esperienza personale. Tuttavia, la sua ricerca non si concentra sulla rappresentazione in sé (che agisce come un innesco e un pretesto per creare varie forme e relazioni, filtrate in modo tale da eliminare tutto ciò che non è essenziale), essendo la rappresentazione solo un mezzo per creare metafore visive che racchiudono la ricerca della verità del mondo interiore, trasformando il personale in universale, l’impossibile in possibile. Nei suoi soggetti Avram gioca spesso con i riflessi, l’incertezza e la dualità tra interno ed esterno; i dipinti stessi fungono da portali: un modo per guardare attraverso qualcosa di diverso, o forse, anche uno specchio che riflette un diverso tipo di realtà e quindi un modo diverso di vedere per l’osservatore.

Oana Cervinschi (Zalău, 1998) è una pittrice che trova ispirazione nella storia dell’arte e nella letteratura che riflettono il motivo della solitudine, della natura intrinseca dell’uomo e del rapporto con l’ambiente circostante. Nelle sue opere cerca di rappresentare il tema dello spazio personale, scegliendo interni significativi per lei, con i quali ha sviluppato un legame intimo, soprattutto scene di vita quotidiana in cui l’artista coglie il modo in cui lo straordinario può infiltrarsi anche nei luoghi e nelle situazioni più ordinarie. La figura umana è di solito latitante o assente dai suoi dipinti, denotando un senso di isolamento. Le sue opere possono essere viste come una rappresentazione onesta della vita quotidiana, di oggetti e attività banali, che sono universali e a cui le persone possono relazionarsi indipendentemente dal loro background socio-culturale.

I dipinti di Marius Ghita (Satu Mare, 1999) portano con sé un notevole senso di nostalgia, dovuto al suo forte legame con l’infanzia e i luoghi del passato, come la casa dei genitori. Mentre lavora, Ghita è in un processo di perenne interrogazione e scoperta, spostando la sua prospettiva dall’esperienza all’immaginazione, lasciando che sia quest’ultima a riempire i vuoti della memoria attraverso una ricerca allegorica del noto e dell’ignoto, dell’umano e del dubbio. L’artista utilizza le tecniche della pittura tradizionale per costruire ambienti che contengono la solitudine umana e alludono all’oscurità della percezione. Nelle sue ambientazioni, il paesaggio è vivo tanto quanto i suoi personaggi e coesistono apparentemente attraverso una simbiosi relazionale e cromatica.

Amanda Maier (Oradea, 1996) è una fotografa le cui esplorazioni consistono principalmente nel mezzo della pellicola istantanea polaroid. Lavora in serie come diari fotografici come in Fragments of time, un puzzle di sentimenti ambientato in un contesto rinascimentale nella città di Venezia; questo diario nasce dall’idea di un ricordo: uno stato effimero in un certo momento, che si cerca disperatamente di conservare, ma che inevitabilmente svanisce. La maggior parte delle fotografie istantanee di questa serie ritraggono una misteriosa silhouette femminile catturata in varie situazioni intime. Un’altra serie, intitolata In Blue, presenta un diario di fotografie istantanee scattate in un ambiente acquatico. L’acqua esalta le distorsioni uniche di ogni fotografia, dando l’illusione di gesti incantevoli. Mentre le fotografie accendono l’idea di libertà e di pace, le loro cornici suggeriscono l’indubbia prigionia dell’essere umano nella morsa del tempo.

Cătălina Milea (Bistrița, 2000) preferisce lavorare con un medium classico come i colori ad olio o il pastello secco su superfici di medie dimensioni per stabilire un rapporto più intimo con lo spettatore. Può essere descritta come una cacciatrice di significati, spinta dalla sua sensibilità verso l’inspiegabile, dipingendo l’assurdità delle apparenze quotidiane ed esplorando le incognite dell’essere. Nel processo di costruzione del suo immaginario, Milea trova ispirazione in varie fonti, dalla mitologia ai bestiari del Medioevo. Con il suo campo di ricerca dominante nel Realismo Magico, la contraddizione diventa una delle chiavi principali per comprendere la sua visione. Tutti i suoi personaggi sono rappresentati in uno scenario di tragica ironia, spesso in modo fantasmatico. In molte delle sue opere si possono osservare diversi tipi di modelli organici che combinano il pittorico con il decorativo come mezzo di transizione tra il mondo della realtà e quello della fantasia.

La fotografia e il video sono gli strumenti principali di Andriana Oborocean (Transnistria, 1995) accompagnati da altri, come il cucito e la scultura. Costruisce opere pensate per generare risposte psicologiche ed emotive, esplorando temi legati all’identità, alla vulnerabilità e al contatto affettivo tra le persone. È frequente che faccia uso di elementi organici provenienti dalla natura e dalla tecnologia, spesso esposti insieme a elementi mistici ed eterei. Ogni sua opera incarna un’estetica personale, quasi surreale.


AFTERLIFE. A NEW BEGINNING
Group Show
Boccanera Gallery Trento
via Alto Adige 176, Trento IT
08.10.2022 – 19.11.2022
Inaugurazione / Opening
07.10.2022
18:00 – 21:00 / 6PM – 9PM

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