La rassegna prende il nome dalle origini della mitologia greca classica, in cui alla terra si attribuivano due nomi per identificare le distinte realtà opposte: Ge o Gaia e Chthon (da cui deriva il mito della divinità Ctonia). Quest’ultima è la sfera sotterranea, il lato interno della terra, nel profondo oltre la superficie, contrapposto alla parte visibile e addomesticata propria di Gaia. Dalla dicotomia delle parti liminari di una realtà, di un luogo, prende vita il progetto – a cura di Chiasma con la direzione artistica di Salvo Lombardo (performer, coreografo e regista multimediale) – articolato in un programma in cui sono riuniti interessanti nomi della scena artistica e performativa attuale.
In sette distinti appuntamenti si sono alternati artisti, performer e coreografi (Alessandro Sciarroni, Muta Imago, MK con Biagio Caravano, Cristina Kristal Rizzo, lo stesso Salvo Lombardo con Irene Russolillo e Philippe Barbut, Margine Operativo, Amir Issaa, Elena Bellantoni, Fabrizio Saiu, Valerie Tameu e Viviana Gravano), in tre sedi della periferia est di Roma, tra Centrale Preneste Teatro, Ostudio e Largo Venue.
Ctonia (promosso da Roma Capitale) è un progetto speciale di Interazioni Festival (evento multidisciplinare giunto quest’anno alla seconda edizione), di indagine e condivisione di alcuni spunti di ricerca portati dalle artivisive e performative.
Nella visione interstiziale delle diverse discipline, il pubblico ha potuto farsi ispirare da lavori e azioni di diverse matrici creative. Come con Muta Imago (Riccardo Fazi e Claudia Sorace), che ha aperto la rassegna con un’installazione interattiva-esperienziale in cui il tema dello spazio-tempo è ben rappresentato; dall’azione guidata di Elena Bellantoni, Ci siamo scocciate, e dalla performance di Cristina Kristal Rizzo che dalla base di pura improvvisazione crea un lavoro coreografico che entra in relazione intima con il pubblico. Ctonia è terminato con Save the last dance for me di Alessandro Sciarroni, la bella performance dai toni delicati, che coinvolge il pubblico in una azione circolare, quasi acrobatica. La dimensione relazionale dell’intera iniziativa è rafforzata dal lavoro di Salvo Lombardo a chiusura della rassegna (con il coinvolgimento di Irene Russolillo), che rimanda a uno spazio ideale portato dal respiro, da qui il titolo Breathing Room. Ogni appuntamento, o lavoro, ha contribuito a costruire una condizione condivisa di esperienza della performance, su una base pubblica e nella traccia di ricerche del tutto distinte tra loro. Il fil rouge si è dipanato nella condizione di emersione e affioramento della parte interna e sotterranea dell’altra faccia del visibile, nella dialettica degli elementi comuni; sulla base di improvvisazione, coinvolgimento e relazionalità.
CTONIA
Largo Venue – Centrale Preneste – Ostudio – Roma
dal 9 al 20 dicembre 2022
Ingresso gratuito con prenotazione
www.chiasma.eu/Ctonia