La casa d’aste inglese si è dedicata della vendita di molti tesori storici, tra cui la biblioteca di Napoleone a Sant’Elena, il “Garçon à la pipe” di Pablo Picasso, la prima stampa della Dichiarazione d’indipendenza e la collezione di Martin Luther King.
Oggi Sotheby’s si erge come un rinomato colosso nel mondo dell’arte e ha timbrato la sua presenza anche nello spazio digitale. Infatti, dall’ottobre 2021 ha lanciato il proprio dipartimento NFT: Sotheby’s Metaverse. In qualità di piattaforma di vendita online, opera come un vero e proprio marketplace permettendo acquisti in cryptovalute e moneta fiat.
In questa cornice si inserisce la collezione di Vera Molnár “Themes and Variations” in asta mercoledì 26 luglio. L’illustre pioniera dell’arte informatica pubblica la sua nuova collezione di arte generativa on-chain, indagando la forma di tre famose lettere che hanno trasformato radicalmente il dibattito sul digitale: N, F e T.
Nei primi anni Cinquanta, poco dopo il suo trasferimento a Parigi, Vera Molnár ha iniziato a realizzare una serie di composizioni astratte, caratterizzate dalla ripetizione di figure geometriche. Nel decennio successivo ha perfezionato il suo linguaggio geometrico, arricchendolo ulteriormente grazie all’uso del computer e adottando una gestualità sistematica. Questo approccio artistico ha conferito alle sue opere un’inconfondibile identità.
Per molti anni, l’artista ungherese novantanovenne ha trovato affascinante l’utilizzo delle forme delle lettere nei suoi lavori, esplorando quelle che le evocano sentimenti personali, come la M di Mondrian oppure la A di Agathe, figlia del suo gallerista. Questo ricorso ai segni alfabetici rappresenta per la Molnár una via di fuga dalle forme geometriche tradizionali, aprendo così nuovi orizzonti che le lettere offrono al di fuori del loro scopo intrinseco, trascurabile all’interno della composizione.
Nel 2022 avvenne il suo primo contatto con il mondo degli NFT attraverso la collezione “2% of disorder in co-operation”, che è stata messa all’asta da Sotheby’s durante la vendita Natively Digital 1.3: Generative Art.
“Themes and Variations” è una collezione di 500 opere uniche d’arte generativa, risultato della collaborazione con il collega Martin Grasser. I due artisti ripropongono le regole algoritmiche che la Molnár ha elaborato ai primordi del suo approccio con l’arte informatica. In questo caso, però, lo studio si focalizza sull’aspetto delle lettere N, F e T, operando su tre principi fondamentali: la forma, il colore e la composizione. Il frutto della cooperazione con la tecnologia si manifesta attraverso una serie di nuove forme, che spaziano dall’identificabile all’astrazione completa.
Dunque, il lancio della nuova serie avverrà nella Sotheby’s Gen Art. Si tratta di una sezione che prevede la curatela di massimo tre artisti all’anno per mostrare come l’arte generativa di lunga durata stia assumendo un ruolo centrale nel movimento artistico digitale.
In occasione del suo debutto nella blockchain, Vera Molnár ha creato cinquanta libri personali esclusivi, di cui metà sono stati firmati e saranno forniti ai primi venticinque acquirenti di un’opera della collezione entro l’autunno 2023. L’asta si aprirà con un prezzo iniziale di 20 ETH, che è il prezzo massimo a cui ogni articolo può essere acquistato. Il prezzo diminuirà gradualmente di 0,1 ETH ogni 15 secondi fino a quando gli articoli saranno esauriti o il prezzo di riserva di 0,75 ETH sarò raggiunto.
Nel loro lavoro Molnár e Grasser hanno sapientemente amplificato la creatività dell’uomo e la sensibilità del computer, rivelando i delicati equilibri di questa insolita comunicazione.