Civico 23 | Rivista/Oggetto

Prosegue l’attività dello spazio Civico 23 con la preparazione, in via di sviluppo, dell’omonima rivista-oggetto, nata come contenitore per accogliere e mostrare il lavoro di artisti eterogenei, accomunati da un desiderio di azione costante e reciproco confronto.

Lo Spazio Civico 23 di Salerno riprende l’attività di ricerca e di condivisione di forme di comunicazione legate all’arte contemporanea in ogni suo aspetto. In nome e per conto di tutti coloro che considerano la contemporaneità fonte di conoscenza e di confronto costante, lo Spazio Civico 23 comunica la “pubblicazione” e diffusione di una rivista/oggetto che, almeno nelle intenzioni, si configura come un progetto rivolto agli artisti che, di volta in volta, saranno invitati ad “esporre” le proprie opere, debitamente autenticate e numerate, all’interno di una “scatola”.

Il progetto si configura alquanto interessante soprattutto nell’impostazione gestionale e strutturale data dagli ideatori e dall’artista Antonio Baglivo (autore tra l’altro della collana di Libri d’artista “Ibridilibri”), il cui contributo riveste una importanza  fondamentale nella condivisione e realizzazione del progetto.

L’obiettivo è fare di questa rivista un “veicolo” di opere il cui carattere identitario, storico-sociale, personale o collettivo faccia da volano per un percorso indirizzato alla sperimentazione e all’innovazione, almeno per ciò che attiene al carattere nomade, pubblico ed istituzionale della rivista/oggetto.

Pubblico perché rivolto a tutti, a quanti hanno nel cuore l’esigenza e l’urgenza di fare della cultura una forza trainante per uscire fuori dalla palude dell’indifferenza, rafforzata dagli ultimi accadimenti pandemici, e che non accenna, complice la quasi totale assenza delle istituzioni preposte, a trasformarsi in una attenta analisi delle potenzialità artistiche ancora presenti sul nostro territorio, locale e nazionale.

Nomade perché mobile, di facile trasmissione e consultazione e con questo intendo la possibilità di “toccare con mano” un prodotto originale evitando di poterlo fruire solo digitalmente.  

Istituzionale perché rivolto a quei luoghi di raccolta e catalogazione che hanno rappresentato un valido contenitore di cultura letteraria e visiva e che ancora oggi, malgrado tutto, denotano una importante presenza nella comunità di appartenenza, grande o piccola che sia.

Il primo “volume” sarà costituito dalle opere di 23 artisti come ventitrè è il nome dello spazio che lo propone. Ciascuno mostrerà in piena libertà un’opera in sintonia con la propria ricerca, a testimonianza della straordinaria versatilità di un gruppo di artisti “devoti” ad una creatività per nulla sterile e di facile conformismo, ma decisamente produttiva dal punto di vista formale e funzionale rispetto al contenuto espresso (non a caso la scelta degli artisti è subordinata a quest’ultima indicazione).

Gli artisti che partecipano al progetto sono: Luigi Auriemma, Antonio Baglivo, Vittore Baroni, Gianni Capacchione, Angela Caporaso, Lamberto Caravita, Peppe Cuomo, Angelo D’Amato, Pina Della Rossa, Marcello Diotallevi, Gaetano Imparato, Luca Impinto, Antonio Izzo, Carmine Lubrano, Ruggero Maggi, Rosario Mazzeo, Mauro Molinari, Gaetano Paraggio, Giancarlo Pavanello, Pio Peruzzini, Antonio Picardi, Gian Paolo Roffi, Ilia Tufano.

Il progetto è a cura di: Gianni Capacchione, Angelo D’Amato, Rosario Mazzeo


RIVISTA/OGGETTO CIVICO 23