BIAS 2020 “THE GAME”

“Il gioco: il tempo del gioco, il gioco del tempo” | “The game; the time of the game, the game of the time”

È da poco uscito il bando per la biennale di arte contemporanea sacra BIAS 2020 che si svolgerà dal maggio al settembre 2020 tra l’Italia, la Francia, l’Egitto, il Libano e il Kazakistan. Giunta alla sua terza edizione, la rassegna individua nell’arte – in particolar modo le arti visive e performative, architettura, arti del paesaggio e musica – il linguaggio universale, di là da ogni barriera religiosa e culturale: “bias” in inglese vuol dire pregiudizio, ma qui è un acrostico dal senso ribaltato; B sta per “biennio” e per “ponte tra diverse culture”, I per “oltre le nazioni” e per “interdisciplinarità”, A per “arte oltre ogni gerarchia cronologica”, S per “spiritualità come conquista interiore”. Gli artisti partecipanti (La partecipazione è aperta a ogni artista, indipendentemente da nazionalità o età o credo religioso; per accedere alla selezione è necessario iscriversi on line entro il 10 gennaio 2020 al sito http://www.bias.institute) sono chiamati a indagare la dimensione più intima e, per così dire, sacra del loro lavoro sulla falsariga del tema proposto che, dopo “La Porta – Porta itineris dicitur longissima esse” del 2018, è ora il gioco nella sua relazione con il tempo. Come negli anni precedenti, gli artisti daranno vita a vari Padiglioni: Filosofico, Scientifico, Esoterico, Zoroastriano, Induista, Buddista, Sciamano, delle religioni africane, delle religioni perdute (archeologia in senso mondiale), della Magia, Taoista, della stampa, della Web Art e dei Social Network e Abramitico, che racchiude ebrei, cristiani, maroniti, ortodossi, protestanti e islamici. Gli spazi saranno quindi organizzati per esperienza e non per appartenenza a una nazione o a una lingua, nel tentativo – utopistico, a giudicare da consuetudini assodate, ma tanto più, anche solo per questo motivo, meritevole di essere tentato – di ricollocare l’artista in una dimensione universale e introspettiva, in ragione di un preciso orientamento spirituale. L’invito è insomma a volgere lo sguardo a quel complesso e stratificato patrimonio di archetipi che lega – spesso inconsapevolmente – l’uomo di oggi a all’uomo di sempre, facendo dell’opera, portatrice sana di valori etici ed estetici, una riflessione sensibile sul concetto di identità. In fondo l’arte condivide con la fede origine e obiettivo: la ricerca del senso della vita come della morte, intesa esclusivamente quale crisi della presenza. Che sia finalmente giunto il momento – lo dico nella consapevolezza che l’arte è un sì un gioco, ma un gioco con l’Essenza – di liberarla dai pesanti legacci del mercato e del pensiero dominante?

TERMINI

Online inizio bando: 10 ottobre 2019

Online dead line: 10 gennaio 2020 (23:59 CET Central European Time).

GENERALE

Ogni artista può proporre un massimo di tre 3 opere, che possono essere declinate dall’artista dentro un unico padiglione di appartenenza o in diversi padiglioni, sino ad un massimo di tre padiglioni. Gli artisti possono proporre un’installazione complessa composta di più opere o proporre un proprio padiglione nuovo, diverso da quelli proposti, in cui sia affrontato il tema del gioco e del tempo della BIAS 2020. Entro il 30 gennaio 2020 gli artisti selezionati riceveranno per mail la notifica dell’avvenuta selezione e le formalità e modalità di partecipazione nonché destinazione ed ambientazione delle opere nei rispettivi luoghi della BIAS 2020. Avranno poi 30 giorni per inviare, entro il 30 febbraio 2020, i testi descrittivi delle loro opere e le loro biografie in italiano ed in inglese.

BIAS 2020 “THE GAME” “Il gioco: il tempo del gioco, il gioco del tempo” | “The game; the time of the game, the game of the time”

Palermo| Sicilia | Sardegna |Italia| Francia | Egitto | Libano | Kazakistan

Maggio/ Settembre 2020

CONTATTI: submissions@bias.institute