Invisible Girl - Andrea Crespi NFT e Physical WORK (1/1) SIZE 420x594 mm / 16,5x23 inches Fine Art print on Manualis handmade in Fabriano (Italy)

Asta di beneficenza per vendere l’opera NFT “Invisible Girl” di Andrea Crespi

Grazie ad un asta di beneficenza l’opera di Andrea Crespi è stata venduta ed il ricavato andrà in beneficenza.

L’asta di beneficenza organizzata da OTB Foundation e CharityStars.com, piattaforma di charity fundraising, si è chiusa con il botto finale: la vendita di un’opera in NFT del giovane artista di Varese Andrea Crespi. Il ricavato di Invisible Girl è stato poi donato dall’artista under 30 per supportare la causa sociale a sostegno dei rifugiati afghani. L’opera è ispirata alla famosa fotografia di Steve McCurry “Ragazza afgana”, scattata nel 1984 e divenuta il simbolo dei conflitti afgani di quel periodo storico. OTB Foundation sta mettendo in piedi una rete a supporto delle persone provenienti dall’Afghanistan che arrivano in Italia; al contempo, si sta impegnando a non far mancare il suo aiuto diretto nel paese in Asia meridionale. Il vincitore dell’asta ha ricevuto l’opera NFT con la stampa firmata da Crespi.

Il regimo talebano si è macchiato di numerosi crimini e ha limitato enormemente i diritti umani alle persone del luogo. Le donne non potevano nemmeno uscire di casa, tranne se accompagnate da un uomo, il burqa era obbligatorio, il lavoro un’utopia e il trucco vietato in tutta la nazione. Non potevano neanche andare a scuole e, ancora peggio, era loro vietato ridere. Insomma, stiamo parlando di una situazione invivibile, in cui il contatto delle donne con gli uomini veniva filtrato in ogni modo. Le limitazioni proseguirono e nel 1997 venne addirittura vietato il rumore dei tacchi. Ad esse seguivano punizioni tremende tra cui esecuzioni pubbliche e amputazioni in caso di alcune trasgressioni.

Andrea Crespi, con il suo NFT, ha voluto contribuire a questa causa umanitaria, aprendo uno spiraglio nuovo nell’arte contemporanea, che sempre di più si sta occupando di progetti sociali a sostegno delle popolazioni oppresse dai moderni regimi. L’intero ricavato della vendita è andato alla fondazione OTB, che ha così potuto continuare il progetto che andrà avanti per tutto il 2022. L’opera artistica di Crespi si articola nell’utilizzo di diversi media, con i quali indaga numerosi temi come l’illusione ottica, la trasformazione sociale e la rivoluzione digitale dei nostri tempi. Per Andrea Crespi l’arte non è una scatola chiusa, definita, piuttosto un qualcosa che riesce a manifestarsi in modalità differenti. L’artista di Varese non ha attraversato fasi artistiche precedenti a questa, essendo figlio di quest’era e avendo dimostrato come l’arte digitale sia il suo habitat naturale: Invisible Girl è un regalo che Crespi ha donato a sostegno di qualcosa di più grande, una dimostrazione di come gli NFT non rappresentino solo una mera bolla speculativa e un’invenzione per favoreggiare movimenti illeciti, ma anche un mezzo per raggiungere fini importanti, tra cui quelli sociali e politici.

Andrea Crespi è nato il 3 agosto 1992 a Varese. Ha frequentato il corso di design del prodotto industriale allo IED di Milano, dove ha conseguito la laurea. La sua carriera si basa sulla comunicazione e sulle arti visive: dapprima art director di un’agenzia creativa di Lugano, realizza le sue prime opere come autodidatta, per poi condividerle tramite i suoi canali social, in particolar modo su Instagram. Inizia a farsi conoscere a livello internazionale, a sperimentare diversi media e ad analizzare tematiche della contemporaneità. Quando inizia la pandemia lascia il suo lavoro a tempo indeterminato per perseguire la carriera d’artista, aprendo uno studio personale e investendo sul suo nuovo progetto. Le sue opere hanno un importante impatto visivo, sono provocatorie e meravigliose allo stesso tempo. E’ stato contattato da importanti istituzioni culturali internazionali per realizzare progetti artistici relativi al mondo della moda e a tematiche di stampo sociale, tra cui il Leopold Museum di Vienna, l’archivio storico di Milano e Bulgari.