Non delude le aspettative la mostra del MAMbo, AGAINandAGAINandAGAINand, anzi le supera! Protagonisti gli artisti Ed Atkins, Luca Francesconi, Apostolos Georgiou, Ragnar Kjartansson, Susan Philipsz, Cally Spooner, Apichatpong Weerasethakul accompagnati nella curatela da un bravissimo e discreto Lorenzo Balbi coadiuvato nell’assistenza da Sabrina Samorì.
Avevate mai pensato al tema del Loop? Al fatto che probabilmente viviamo in un’epoca dove la ciclicità è padrona? Il concept della mostra già lo annunciava: “il superamento della rappresentazione lineare del tempo pervade il dibattito scientifico contemporaneo a tal punto da poter essere considerato dai fisici il centro di una rivoluzione del pensiero che ci sta portando a riconsiderare l’idea stessa di tempo attraverso nuove teorie come quella delle stringhe e della gravità quantistica a loop”. Se scritto così poteva sembrare un concetto ostico da cogliere, le opere in mostra ne chiariscono visivamente, favolisticamente, talvolta in modo assurdo e sconcertante il pensiero, rendendo chiaro, con una magistrale narrativa curatoriale, come il senso della ripetizione appartenga al nostro DNA. Tecnologia e video dialogano con proposte che guardano ai temi dell’ecologia, dell’agricolo e di un possibile consumismo alternativo, originando diversificati flussi di coscienza che indubbiamente aprono interrogativi. Infine, se indubbiamente è l’opera Bonjour del 2015, di Ragnar Kjartansson (Reykjavík, 1976) a catturare la completa attenzione del pubblico lasciandolo quasi attonito (praticamente in loop esso stesso), raccontando in questo modo la quotidianità convertita in una pièce teatrale attraverso quella che sembra una gigantesca casa delle bambole, è il video di Ed Atkins a chiudere per paradosso un cerchio le cui onde sembrano espandersi all’infinito.
Bonjour, 2015
Performata come parte di Seul celui qui connaît le désirpresso Palais de Tokyo, Parigi. Dal 21 novembre 2015 al 10 gennaio 2016, ogni giorno per dodici ore /Performed as part of Seul celui qui connaît le désirat Palais de Tokyo, Paris. 21 November 2015 to 10 January 2016, daily for 12 hours
photo Justine Emard
Courtesy l’artista / the artist, Luhring Augustine, New York e /and i8 Gallery, Reykjavik
Safe Conduct, opera del 2016 è un’installazione video dove l’avatar dell’artista è egli stesso protagonista. Qui, in una forma iper-tecnologizzata, lo vediamo durante i canonici controlli di sicurezza esprimere l’ansia che i viaggiatori provano durante tali processi. Come? Attraverso lo smembramento metaforico del suo stesso corpo continuamente costretto a cedere pezzi di sé in nome della sicurezza. Sulle note del Bolero di Maurice Ravel la mostra si chiude con l’inquietante sensazione di vivere e rivivere continuamente qualsiasi situazione. A pensarci bene, in fin dei conti tutta l’arte contemporanea è sempre un continuo e costante loop. Sarà forse questo il messaggio finale di AGAINandAGAINandAGAINand.
Safe Conduct, 2016 (still da video / video still)
Video a tre canali sonoro / 3 channel video with sound
Courtesy l’artista e / the artist andCabinet, Londra / London
Collezione /Collection Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
La mostra è accompagnata da una pubblicazione Edizioni MAMbo a cura di Caterina Molteni. È promossa da Istituzione Bologna Musei | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna. In co-progettazione con Laminarie. Main sponsor Gruppo Hera, sponsor Unipol Sponsor tecnico Freak Andò.
AGAINandAGAINandAGAINand – Museo d’Arte Moderna di Bologna | Sala delle Ciminiere | via Don Minzoni 14
Orari di apertura ART CITY Bologna 2020 – Art Week: giovedì 23 gennaio h 10.00 – 22.00 | venerdì 24 e domenica 26 gennaio h 10.00 – 20.00 | sabato 25 gennaio h 10.00 – 24.00
Orari di apertura ordinari: martedì, mercoledì, venerdì, sabato, domenica e festivi h 10.00 – 18.30 | giovedì h 10.00 – 22.00
Ingresso nei giorni di ART CITY Bologna 2020 (24/25/26 gennaio): gratuito Ingresso ordinario: intero € 6 | rido o € 4
Sito web: www.mambo-bologna.org