L’Art Lucerna Gallery presenta fino al 10 settembre la collezione inedita del giovane artista italiano Andrea Crespi. La mostra, a cura della critica d’arte e project manager culturale Alisia Viola, ha preso vita a Castiglione della Pescaia, un borgo collinare di origini etrusche a ridosso del mare.
E proprio l’oceano, l’acqua e le creature che vi abitano sono i protagonisti di un progetto espositivo volto a immergere il fruitore in un viaggio visivo nella bellezza marina attraverso la natura, la storia e la mitologia.
La ricerca di Andrea Crespi è caratterizzata da una costante sperimentazione di media differenti, da quelli tradizionali come l’acrilico e l’olio a quelli digitali. I suoi NFT sono stati mintati sui maggiori marketplace specializzati riscuotendo approvazioni speciali dai maggiori collezionisti del settore. Ciò gli ha permesso di posizionarsi tra le figure più influenti sul panorama internazionale della cryptoart.
L’artista phygital varesino, classe 1992, identifica l’arte come strumento di percezione e analisi della verità. L’illusione ottica è il tratto distintivo dei suoi lavori volti a indagare temi come la trasformazione sociale, la rivoluzione digitale e i mutamenti culturali contemporanei. Da qui l’interesse e il coinvolgimento in diverse iniziative di beneficenza, di solidarietà ed eventi a sfondo sociale, come accaduto a New York. In quell’occasione, il 5 settembre 2022, l’opera d’arte NFT “Propaganda” invase Times Square con la scritta emblematica “War is for the stupid”.
L’ammirazione e la gratitudine di Andrea Crespi nei confronti dell’ecosistema si concretizzano nella mostra personale “Abissi”, dedicata al mondo sottomarino e ai suoi abitanti. L’intento è quello di rovesciare completamente la concezione dell’essere umano riguardo all’universo sottomarino, trasmutando questo luogo carico di paura ed enigma in una prospettiva onirica di bellezza eterna.
Un racconto per immagini che accompagna il pubblico nell’esplorazione dell’affascinante ambiente sommerso dalle acque e nella riscoperta di miti e leggende talvolta dimenticate. Dallo squalo, sovrano degli oceani, a Nettuno, re del mare. Le opere incarnano una profonda contaminazione tra animali marini e creature mitologiche appartenenti all’emisfero oceanico, generando una fedele dialettica tra antico e contemporaneo.
La mostra si apre con la serie di dipinti che hanno come protagoniste le sirene. Figure afrodisiache che affascinano lo spettatore con la loro enigmatica bellezza. L’artista conferisce loro parola attraverso linguaggi del corpo comunicativi e pericolosamente seducenti.
Il dialogo tra passato e presente emerge anche in riferimenti a capolavori della storia dell’arte. Le Tre Grazie di Antonio Canova si trasformano in tre sirene senza tempo che invadono la tela con i loro caratteri zoomorfici. Allo stesso modo nasce il trittico raffigurante una rivisitazione ultracontemporanea dell’iconico squalo da dodici milioni di dollari di Damien Hirst.
L’iter prosegue con una sezione dedicata alla variegata fauna che abita il magico mondo marino, dai cavallucci alle meduse. Colori vibranti, trame dinamiche e forme fuori dall’ordinario. Il tutto crea un’illusione percettiva che stimola la concentrazione dell’apparato visivo del pubblico.
Viene così presentata una raccolta totalmente dedicata alle tonalità cromatiche del mare. Una moltitudine di sfumature di blu e azzurro avvolgono le tele attraverso linee fluide che non si incrociano mai.
“Le opere di Crespi s’intersecano tra Eros e Kalos ricreando una soggettiva percezione e analisi della realtà attraverso una costante ricerca della bellezza intesa come una perfetta unione tra equilibrio, armonia ed erotismo”. Così descrive “Abissi” Alisia Viola, che vanta la curatela di mostre in prestigiose istituzioni culturali e gallerie italiane.
Dunque, fino al 10 settembre le acque del Mar Tirreno occuperanno il borgo di Castiglione della Pescaia. La mostra di Andrea Crespi è la celebrazione di una bellezza, spesso trascurata. E quale medium è più adeguato, se non quello artistico, per dare nuovo valore a un ecosistema spesso vittima di illeciti, ma il cui benessere è condizione necessaria per l’esistenza e lo sviluppo del genere umano.
