Raffaella Carrà, pseudonimo di Raffaella Maria Roberta Pelloni, è stata un’artista eclettica e innovativa che, con la sua brillante carriera, ha lasciato un’impronta significativa nel mondo dell’intrattenimento e non solo. Dalla musica alla televisione, dalla danza alla moda, Raffaella ha sempre promosso messaggi di libertà, accettazione e uguaglianza, messaggi che l’hanno resa una figura di riferimento, in particolare nella comunità LGBTQ+. Non a caso nel mese del Pride, a due anni dalla sua scomparsa e a pochi giorni da quello che sarebbe dovuto essere il suo ottantesimo compleanno, si è inaugurata al Museo Civico di Bari in Puglia, terra tanto cara all’artista, la mostra Raffaella. Icona dell’arte, curata da Maria Paternostro e Silvia Minelli.
L’esposizione si propone di omaggiare la prima showgirl della televisione che, con il suo inconfondibile caschetto biondo, è presto diventata un simbolo della nostra epoca.

Il percorso espositivo si presenta ampio e ricco di artisti provenienti da tutto il mondo che, secondo la curatrice Paternostro, «si sono ispirati alla sua simpatia, empatia, bellezza e professionalità»: dalla francese Zelda Bomba, i cui lavori pop esplorano tematiche legate all’identità e all’espressione, alla greca Kelly Kantanoleon, membro della Camera delle Belle Arti in Grecia (E.E.T.E.), dal cileno Gabriel Ebensperger, autore del graphic memoir “Gay Gigante” con cui ha vinto il Colibrí Medal Award, alla persiana Daria Derakhshan che, con le sue illustrazioni dai colori sgargianti, si svela come un’anima libera e creativa.
Non mancano, naturalmente, grandi nomi della grafica italiana: Andrea Giacopuzzi dà vita a immagini ironiche utilizzando i volti delle icone della cultura pop e delle celebrità; Il Grande Flagello, che si autodefinisce “L’anello (debole) di congiunzione tra Blob e la Gialappa’s”, fonde con abilità satira e arte; il brindisino Simon The Graphic, anche noto come “quellodellecarrà”, grazie alla collaborazione con “MilanoVibra”, crea immagini accese e ricche di colori; Stefano Menicagli lavora attraverso la manipolazione digitale e l’uso dell’intelligenza artificiale; Andrea Mattiello estrae elementi dalla vita di tutti i giorni, trasformandoli in potenti simboli attraverso una grafica nitida e precisamente delineata; Elisabetta Raineri, invece, sperimenta con la pittura digitale e la modellazione 3D.
L’esposizione si impreziosisce grazie alle creazioni di numerosi street artist, tra cui spiccano le opere delle celebri LeDiesis, collettivo – di cui fanno parte le street artists italiane più famose al mondo – che sceglie l’anonimato, consentendo in questo modo all’immagine di comunicare in autonomia. LeDiesis intendono tributare un omaggio al mondo femminile, specialmente a quelle personalità che hanno ispirato e continuano a ispirare le giovani generazioni; questo è il motivo per cui vengono raffigurate con una “S” infuocata sul petto – come si può osservare nella “SuperRaffaella” esposta in mostra – a simboleggiare la potenza intrinseca in ogni donna.
Tra gli altri street artist troviamo Miss Quark – nota per i “paste up” che raffigurano scarpette rosse, simbolo della lotta contro la violenza – che, in occasione dell’esposizione, si è concentrata sul legame tra la carriera della Carrà e i numerosi brand pubblicitari di cui la showgirl è stata testimonial.
Inoltre, è possibile ammirare in mostra i lavori di Alex Laben, street artist che si è dedicato alla stencil art, e di Carla Bru, pioniera della street art italiana e creatrice dell’Art Telling, una nuova forma d’arte che si sviluppa attraverso l’utilizzo della tecnica del collage.
Una parte delle opere in mostra è stata realizzata da prestigiosi fumettisti, quali Vauro, con le sue vignette caratterizzate da una satira graffiante e da un tratto caricaturale, e Donald Soffritti, disegnatore per Disney dal 1997. Inoltre, sono esposte le opere di Audace Social Club e Giancarlo Covino, due illustratori molto attivi sui social.
Per concludere, l’omaggio di Steo Disney a Raffaella Carrà, con una serie delle sue celebri bambole ispirate all’artista.
La mostra Raffaella. Icona dell’arte, a cura di Maria Paternostro e Silvia Minelli, è aperta al pubblico dal 24 giugno al 3 settembre 2023 al Museo Civico di Bari.

