#288 Rivista Segno

Il numero 288 è il nuovo nato della Rivista Segno che dedica la copertina del bimestrale di ottobre e novembre 2022 a Michelangelo Pistoletto.

Una mostra antologica nella Galleria Cukrana di Lubiana in collaborazione con Zerynthia Associazione per l’Arte Contemporanea di Roma ripercorre il lungo periodo di attività del maestro dell’Arte Povera con particolare attenzione all’arte dello squallore, come definito dallo stesso Pistoletto. Alenka Gregorič racconta disegni, dipinti e sculture del periodo più oscuro dell’artista negli anni che vanno dal 1985 al 1989 e che ispirano il titolo della mostra Fourth Generation, inaugurata lo scorso 29 settembre. Non mancano le opere più note di Pistoletto Quadri specchianti, Oggetti in meno (1965-66) come primi segnali di una vicinanza con l’Arte Povera, fino alle opere divenute icone se si pensa alla Venere di stracci (1987). Sei pagine tra parole e immagini suggestive immergono il lettore nell’ultima personale di uno dei più grandi artisti del Novecento.

Si prosegue all’interno del numero con Salvo (al secolo Salvatore Mangione) che dal 28 ottobre al 28 gennaio 2023, espone negli spazi della Dep Art Gallery di Milano. L’articolo, firmato da Andrea Bardi, coglie fin dalle prime battute l’interrogativo che accompagnerà l’intera produzione artistica di Salvo: “Finché il ‘modello’ può essere visto in maniera nuova – si chiede l’artista appena prima, al punto 37 – perché si dovrebbe interrompere la ricerca?”. Dalla pittura come eterna urgenza Sicilie e città, a cura di Gianluca Renzi, si sviluppa intorno a due nuclei tematici: quello delle Sicilie, a partire dagli anni Settanta, nella relazione tra testo scritto e immagini, tra parole e pitture; e quello più tardo delle Città nelle composizioni urbane di rigore logico formale così poeticamente descritte: “Levigando le facciate dei caseggiati, sfrondando le chiome dai rami più lunghi, e addolcendo i profili delle colline, l’artista mette nel mirino il dato particolare e, sulla scia della lezione di Cézanne, lo riduce a solido elementare, a geometria ideale.

Spazio, tempo e relazione insieme ad un’operazione di estrema intelligenza fanno della monografica di Maurizio Mocchetti, curata da Lorenzo Bruni e ospitata dalla Galleria Enrico Astuni di Bologna, un percorso espositivo fedele alla poetica dell’artista, tanto nelle ragioni teoretiche quanto nella selezione delle opere. Scatola del tempo, il titolo scelto della mostra si ispira ad un’opera dell’artista che nell’originale invitava il visitatore a premere un bottone per registrare e contare i numeri di passanti che “donavano” dodici secondi all’artista, mentre oggi la mostra traduce quel noto bottone nell’invito a fare visita al white cube di via Barozzi studiato per essere attraversato dal visitatore azionando un contatore ipotetico.

Immancabile l’appuntamento con l’editoriale di Gabriele Perretta che con il suo giri di vite o “giri di walzer”, che dir si voglia, riportano al centro le possibilità dell’arte di farsi pharmakon rispetto alla ferocia dell’odio e della guerra nella contemporaneità frivola del consumo in cui rimane la domanda “Ma è possibile rappresentare la pace?”  

Nel nuovo numero 288 vi aspettano ancora tante anteprime, documentazioni, artisti in mostra, recensioni, immagini, libri e cataloghi di questi ultimi due mesi di attualità Internazionali d’Arte Contemporanea racchiuse in 86 pagine tutte da scoprire. Acquista la rivista online o abbonati per i prossimi 5 numeri per rimanere sempre aggiornato sul mondo dell’arte.

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