L’evento fieristico – sotto la direzione di Stefano Raimondi con la vicedirezione artistica di Elena Forin –, preservando l’eccellenza delle gallerie espositrici e dei progetti collaterali, si propone come un importante evento culturale, una grande occasione di confronto che mette insieme il mondo dell’arte.
Federico Bricolo, Presidente di Veronafiere S.p.A., spiega, inoltre, di come l’evento miri a ristabilire e rafforzare l’alleanza con il tessuto culturale cittadino. La città, infatti, supporta l’iniziativa, esibendosi come un “salotto di presentazione” per eventi e iniziative correlate. Verona è coinvolta su vari fronti per far crescere la manifestazione, tra cui l’ospitalità: agli ospiti più prestigiosi, ArtVerona offre la sua “Vip Experience”, una serie di eventi esclusivi che si estendono dai padiglioni della fiera a tutta la città, coinvolgendo istituzioni pubbliche e private, come collezioni, musei, gallerie e interi quartieri – per i circa diecimila collezionisti e professionisti Vip del settore invitati, ArtVerona mette anche a disposizione settecento camere –.
«La fiera ha alle spalle un anno intero di lavoro, proprio per creare questa sinergia» aggiunge il Direttore artistico Stefano Raimondi, «La città intera si mette al servizio della promozione culturale attraverso quello che chiamiamo “Italian System”: spesso, noi italiani siamo portati a sottovalutarci; in realtà, grazie all’impegno delle gallerie, a un tessuto competente di collezionisti, al lavoro delle Fondazioni e degli studi di settore, si cerca di coltivare il nostro patrimonio».
Il principale punto d’interesse sono, ovviamente, le gallerie, suddivise tra i padiglioni in tre sezioni espositive – a cui si aggiunge il mondo editoriale e gli spazi no profit –: la “Main Section”, con gallerie d’arte moderna e contemporanea che spaziano da artisti storici a nomi più contemporanei; “Curated by”, curata da Giacinto di Pietrantonio, si rivolge alla collaborazione tra giovani gallerie e curatori indipendenti, chiamati a realizzare il progetto espositivo; “Innova”, curata da Hannah Eckstein, invece, si focalizza su gallerie emergenti e sperimentali con proposte relative a progetti monografici o collettive con un massimo di tre artisti.
Si fa sempre più stretta la collaborazione tra ArtVerona e ANGAMC – Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea. «Non ci siamo mai sentiti dei clienti che affittano degli spazi, ma dei partner. Quello dell’arte è un mercato complesso che sta vivendo un momento difficile» afferma Giovanni Bonelli, vicepresidente di ANGAMC, «viviamo in un paese pieno di arte e cultura; le gallerie non sono soltanto un luogo commerciale, ma un luogo culturale: mi chiedo, cosa farebbero i giovani artisti che escono dalle Accademie se non avessero un sistema di gallerie private pronte a proporli al mercato? Cerchiamo di sensibilizzare le istituzioni».
All’insegna dell’apertura verso l’esterno e del supporto verso artisti e gallerie, ArtVerona mette a disposizione un vasto «ecosistema di premi», così definito da Elena Forin, «a sostegno non solo del sistema, ma volto anche a favorire, grazie alla partecipazione di valide giurie del settore, la crescita di un pubblico di qualità». Oltre al fondo di acquisizione “A Disposizione” promosso da Veronafiere nella prossima edizione, si riconfermano il premio “Tomorrows UniCredit residency and production award” promosso da UniCredit e Fondazione Cariverona, volto al sostegno della ricerca e della produzione artistica che affronta le necessità del presente; il “Premio ArteMuseo” che traccia una connessione fondamentale tra gallerie, artisti e istituzioni; il “Premio Massimiliano Galliani per il Disegno Under40”, promosso dall’Associazione culturale artMacs e dal comune di Montecchio Emilia, rivolto alle generazioni future e alla tecnica del disegno; per la pittura, invece, il “Premio Fondazione The Bank per la pittura contemporanea”; a questi si aggiungono il “Premio A Collection”, il “Premio Montani Tesei” – in memoria dell’artista –, il “Premio Casarini DueTorri Hotel”, il “Premio MZ Costruzioni”, il “Sustainable Art Prize”, il “Premio Icona sostenuto dalla Fondazione Coppola di Vicenza”, il “Marval Collection Award” e il premio “Display”.
In fiera, inoltre, saranno presenti diversi format: “Visiting Curators”, a cura di Maria Chiara Valacchi, ospita figure curatoriali, direttori di musei e fondazioni; “Standchat”, a cura di Saverio Verini, in collaborazione con il Dipartimento Culture e Civiltà dell’Università degli Studi di Verona, è un dialogo a tre voci, tra curatori, artisti e galleristi; “LAB”, a cura di Giulia Floris, si dedica alle residenze d’artista e ai progetti no profit.
Photo: Gianfranco Gorgoni
Veduta espositiva, (d)OCUMENTA 13, Kassel 2012. Foto: Claudio Abate
ArtVerona è una fiera in continua evoluzione, con un’identità precisa che, di anno in anno, si arricchisce con nuove iniziative di artisti, gallerie, fondazioni, archivi e studi d’artista.
Quest’anno, ad accogliere i visitatori – dopo gli artisti Paola Pivi (2021), Stefano Arienti (2022) e Peter Halley (2023) – lo straordinario “red carpet” di oltre quattrocento metri quadrati realizzato dallo svizzero Ugo Rondinone dal titolo the rainbow brick road, intervento site-specific e time-specific più iconico della fiera, concepito per un’esperienza di totale immersione. Il progetto è sostenuto dalla partnership tra Aquafil SpA, uno dei principali produttori di fibre sintetiche, e la società di produzione OBJECT CARPET GmbH (Denkendorf, Germania).
Non mancano i progetti di rilevanza internazionale, che confermano la stretta collaborazione con i Musei Civici di Verona. L’Habitat in fiera, realizzato in collaborazione con lo Studio Fabio Mauri, sarà dedicato a Fabio Mauri, artista del nostro tempo che presenterà per la prima volta l’intero ciclo degli Zerbini, realizzati tra il 1995 e il 2009: pensieri e parole sono disposti sul pavimento, pronti ad essere calpestati dal pubblico.
La Galleria d’Arte Moderna Achille Forti presenterà, in collaborazione con la Fondazione Merz di Torino, la mostra Mario Merz. Il numero è un animale vivente al Palazzo della Regione. Curata da Patrizia Nuzzo e Stefano Raimondi, la rassegna indaga il lavoro del celebre esponente dell’Arte Povera a partire dall’igloo, elemento chiave della sua pratica artistica, considerato «l’habitat nella sua forma primitiva, ancestrale» (P. Nuzzo) che, data la sua struttura, si lega all’idea di circolarità e di proliferazione delle forme della sequenza di Fibonacci.
La Fondazione Cariverona, invece, ospiterà tra le sale di Castel San Pietro TOMORROWS – A Land of Water, a cura di Jessica Bianchera e Marta Ferretti: una mostra che esplora le molteplici dimensioni e significati dell’acqua, aprendo una riflessione sulla crisi ambientale in atto.
La diciannovesima edizione ArtVerona accoglierà tutti gli appassionati d’arte dall’11 al 13 ottobre 2024, nei padiglioni 11 e 12 di Veronafiere.