La mostra The Milk of Dreams prende spunto dal libro di Leonora Camington, artista vicina al cerchio surrealista, dove si immagina un mondo in cui tutti possono trasformarsi e divenire altro.
Gli interrogativi che agitano e animano la mostra si sviluppano in tre temi che si intrecciano, in modo fluido, con il percorso della mostra: la rappresentazione dei corpi e le loro metamorfosi, la relazione tra individui e tecnologie, la connessione tra corpi e terra.
Una mostra trans-storica che mette in dialogo il contemporaneo e il passato, includendo contro storie e storie di esclusione.
La mostra alterna così opere e produzioni contemporanee a piccole mostra tematiche definite capsule del tempo dalla Alemani, che includono opere di artisti del 900 sui temi della mostra. L’allestimento di queste capsule, ma anche il resto della mostra, è stato realizzato in collaborazione con il duo di designers italiani Forma Fantasma.
La mostra inizia dal padiglione centrale con la prima capsula storica. “La culla della strega”. Il primo tema si sviluppa attraverso l’effervescenza creativa di artisti e artiste che stanno mettendo in crisi la figura dell’uomo al centro del mondo
Il secondo tema evidenzia come il rapporto complicato tra uomo e macchina sia diventato imprescindibile con l’arrivo del virus. La tecnologia ci rende più vicini virtualmente ma ci separa fisicamente.
L’ultimo tema sancisce invece la fine dell’antropocentrismo.
La mostra include 213 artisti e artiste, molte donne e individui non binari, da 58 nazioni. Oltre 180 di questi artisti non hanno mai partecipato alla Biennale di Venezia, 80 sono le nuove produzioni, 26 artisti italiani, per un totale di 1433 opere.
Per quanto riguarda i padiglioni internazionali a Venezia, la biennale arte, ci sono 5 nuove partecipazioni nazionali – Cameroon, Namibia, Nepal, il Sultanato dell’Oman e l’Uganda – e 3 ex repubbliche sovietiche, prima in un unico padiglione, si presentano ora con un loro proprio padiglione
Nei prossimi giorni la conferenza stampa di presentazione del padiglione Italia curato da Eugenio Viola.