La mostra Flaminia Lizzani e Begoña Zubero | Nel paesaggio presso la Galleria Erica Ravenna è un Grand Tour nell’interpretazione dell’habitat contemporaneo. Le opere fotografiche delle due artiste sono state installate con un’alternanza che produce un dialogo interessante tra le due diverse estetiche. Il confronto tra le poetiche che si misurano con la tematica del territorio e delle sue trasformazioni è agevolato dal progetto curatoriale di Ludovico Pratesi e dalla conformazione della Galleria. Lo spazio espositivo, infatti, con i suoi due ingressi, non impone allo spettatore un unico punto di vista e un tempo definito di inizio e fine fruizione, ma lascia l’osservatore libero di creare un percorso ricettivo del tutto personale. Flaminia Lizzani presenta una serie di fotografie scattate con il cellulare, accomunate da un sapore pittorico (spesso dovuto al tipo di stampa su carta ruvida) che rimanda alle atmosfere dei quadri di Turner e ai colori di quelli di Magritte, come nel caso dell’opera “Orvieto”. Il gruppo di immagini a colori del litorale laziale o di paesaggi agresti della zona e il gruppo fotografico in bianco e nero che mostra scorci di una Roma industriale (Termini, il Gazometro, la Tangenziale, etc.) evidenziano l’inclinazione dell’artista a una rappresentazione intimista della natura e della città.




Begoña Zubero, invece, con il suo viaggio esplorativo del 2018 in Iraq ha dato vita al progetto “NEEEV – Non è esotico, è vitale”, frutto di una residenza artistica patrocinata dalla Moving Artistic Foundation. Nel suo sguardo il rimando alla fotografia oggettiva è innegabile, ma l’artista introduce sfumature ironiche e al contempo poetiche in cui vengono messe in evidenza le contraddizioni dei luoghi immortalati; come nel caso di “Sulimaniyah, NEEEV” dove una casa abusiva di mattoni grezzi, costruita senza alcun piano regolatore, viene curata dal proprietario nella sua dimensione abitativa dipingendo con attenzione le finestre e il cancello d’ingresso. Nella fotografia “Mosul, NEEEV” la Zubero rivela ancora con efficacia il suo sguardo onirico facendoci entrare in una stanza diroccata alle cui pareti sono appesi due poster di paesaggi rigogliosi. L’idea è quella di replicare la visione dell’inquilino che sogna una condizione di pace immersa nella natura suggerendo un lontano parallelismo che rimanda agli affreschi romani del ninfeo sotterraneo della Villa di Livia. E ancora, la fotografia di una moschea, ferita dai bombardamenti, mostra come questo luogo di culto abbia mantenuto, nonostante la sua precarietà strutturale e funzionale, un’aura sacrale qui rappresentata simbolicamente da preziosi chandelier ancora appesi al soffitto. L’inquadratura pulita, centrale e armonica testimonia il profilo di un’artista matura dallo stile definito e riconoscibile. Le fotografie di entrambe le autrici sono accomunate dall’assenza di persone con l’intenzione di invitare lo spettatore ad essere l’attore principale della scena. Abitando lo spazio, il visitatore ha l’opportunità di immergersi negli scenari presentati dalle autrici e attuare una sospensione di giudizio trovando un locus amoenus dove finalmente rifugiarsi in un frangente atemporale.






Flaminia Lizzani e Begoña Zubero | Nel paesaggio
A cura di Ludovico Pratesi
5 marzo – 11 maggio 2025
Galleria Erica Ravenna
Via della Reginella 3, Via di Sant’Ambrogio 26- 00186 Roma
Orario: dal lunedì al venerdì 10.30-19.00; sabato 10.30-13.30
email: artecontemporanea@ericafiorentini.it
tel.: (+39) 06 3219968