Sonia Kacem, Watercolour Sketchbook (detail), Bruxelles (BE), 2020, courtesy the artist and Galerie Gregor Staiger, Zurich/Milan

Sonia Kacem. 3 pieghe, 4 archi e 1 rettangolo

Si intitola 3 pieghe, 4 archi e 1 rettangolo la quinta personale, la prima nel suo spazio milanese, che la galleria Gregor Staiger dedica a Sonia Kacem (Ginevra 1985), presentando un nuovo corpo di opere scultoree e dipinti frutto delle riflessioni maturate dall’artista dopo il suo soggiorno alla Fonderia Artistica Battaglia.

Il progetto espositivo instaura un dialogo sintonico tra le carte da parati realizzate appositamente per questa occasione e tre nuove sculture in bronzo, che possono essere lette come uno sviluppo naturale ed istintivo dei lavori in tessuto e ceramica di Kacem. Filo conduttore: il motivo della piega che caratterizza tanto le forme e le linee scultoree quanto gli elementi raffigurati sulla carta da parati. Il costante interesse dell’artista, sia per la storia della scultura che per le tecniche artigianali, ha trovato terreno fertile nella collaborazione con la famosa fonderia di metalli fondata a Milano nel 1913 da Ercole Battaglia, Giulio Pogliani e Ricardo Frigerio, che ha prodotto numerose opere di artisti del calibro di Alighiero Boetti, Giannino Castiglioni, Arnaldo Pomodoro, fino alle porte di bronzo del Duomo di Milano e al restauro delle statue di Rodin, e che oggi, grazie al suo programma Open Studio, è considerata una piattaforma importante per mantenere e coltivare la tradizione della fusione del bronzo.

Essa ha rivestito un ruolo cruciale, incentivando un cambio di prospettiva nella pratica di Kacem. Nel corso della sua carriera infatti, l’artista ha utilizzato il metallo quasi esclusivamente come base o scheletro per la costruzione piuttosto che come mezzo di definizione in sé. Per questa esposizione invece, agisce direttamente sulla materia così da farle assumere forma diversa. Piegandola appunto, evocando tra le grinze dell’esistenza la simultanea presenza e assenza del corpo.

In un inafferrabile gioco di versi liberi, si rincorrono i cinque motivi colorati sulle pareti: forme geometriche sciolte e forme naturali, prelevate dai quaderni di schizzi ad acquerello, iniziate da Kacem mentre era al Cairo per una residenza di sei mesi nel 2019 e sviluppatesi in una sorta di studio e ricerca sui colori, sui motivi, sulla calligrafia e gli ornamenti. Una sorta di compiacimento estetico che diffondendosi nelle arcate e nel mezzanino al piano superiore, bene si accorda con il carattere non convenzionale dell’interno della galleria, con il suo timbro domestico, accentuato da un letto che campeggia nello spazio superiore. 

Stabilita nel 2021 la sua sede italiana in via Gioacchino Rossi 3, nel quadrilatero del Silenzio di Milano, denso di architetture eccezionali, la galleria Gregor Staiger ha trovato dimora in un luogo caratterizzato da una storia speciale. Conosciuta anche come “La Casa degli Artisti”, questa suggestiva abitazione ha ospitato molti autori famosi oltre al leggendario gallerista Alexander Iolas, noto soprattutto per aver lavorato con i principali artisti del Surrealismo come Max Ernst, René Magritte o Victor Brauner.

Con questa mostra a Milano, Kacem traduce eloquentemente il suo lessico estetico in materiali e forme nuove, che aderiscono a una continua esplorazione della scultura e delle sue molteplici potenzialità espressive.

SONIA KACEM | 3 pieghe, 4 archi e 1 rettangolo

Galleria Gregor Staiger | Milano, Via Gioacchino Rossi 3

30 marzo – 21 maggio 2022

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