Romaeuropa Festival 2022

Un caldissimo ottobre ricco di eventi performativi, teatrali, musicali e non solo caratterizzeranno la programmazione Capitolina del Romaeuropa Festival 2022.

Ad ottobre torna il Romaeuropa Festival con un’intensa programmazione che prevede spettacoli di danza, musica, arte digitale e attività dedicate ai bambini.

Partiamo con la danza: il mese di ottobre del REF si apre con Maude Le Pladec, direttrice dal 2017 del Centre Chorégraphique National d’Orléans. La coreografa francese porta avanti il suo percorso artistico caratterizzato da un costante dialogo con l’universo musicale e approda per la prima volta al Festival l’1 e il 2 ottobre per confrontarsi con un monumento della musica occidentale: la Sinfonia incompiuta No.8 di Schubert. Ispirata dall’opera 27 esquisses perceptives (27 schizzi percettivi) di Rémy Zaugg, con la collaborazione del musicista Pete Harden, e di dieci danzatori e danzatrici in scena, Le Pladec si propone di ricomporre questo capolavoro e di orchestrare 27 sequenze di variazioni musicali e coreografiche come ideale completamento dell’opera.Il 5 e 6 ottobre al teatro Argentina, il coreografo spagnolo Marcos Morau con la compagnia La Veronal, dedica alla forza del teatro e della macchina scenica il suo Opening Night riferendosi sin dal titolo all’omonimo film di John Cassavetes. È la fotografia di un movimento che attraversa l’Europa facendone danzare le identità, Dancing Days, la sezione curata da Francesca Manica che raccoglie dal 26 al 30 ottobre alcune delle più sorprendenti creazioni della scena coreografica europea (anche grazie alla rete Aerowaves) disegnando network sul territorio nazionale e internazionale. Ne sono protagoniste e protagonisti la danzatrice e coreografa franco-malgascia Soa Ratsifandrihana, la francese Leïla Ka, il tedesco Philippe Kratz, l’olandese Andrea Hannes, il belga Cassiel Gaube e gli italiani Stefania Tansini e Pablo Girolami (in corealizzazione conTeatro Biblioteca Quarticciolo). Continua a rivolgersi ai coreografi e alle coreografe emergenti DNAppunti Coreografici, il progetto a sostegno delle coreografe e dei coreografi under35 promosso e sostenuto dall’omonima rete e di cui Romaeuropa presenta, all’interno della sua programmazione, la serata finale di premiazione e in prima nazionale il lavoro vincitore della scorsa edizione: Pas de deux di Jari Boldrini e Giulio Petrucci.

Bianco ssu bianco, Finzi Pasca.

Mentre l’11 ottobre inizia il programma teatrale con l’iconica Berliner Ensemble, fondata da Bertolt Brecht, arriva a Roma diretta da Barrie Kosky, tra i massimi registi teatrali e d’opera viventi, per presentare un nuovo allestimento de L’Opera da tre soldi, il celebre “spettacolo con musica” che debuttò nel 1928. Se il regista, drammaturgo e poeta tedesco scrisse questo suo capolavoro adattando la traduzione di Elisabeth Hauptmann della Beggar’s Opera (L’Opera del Mendicante) di John Gay per mettere in scena una feroce critica, parodica e umoristica, al mondo borghese e alla società capitalista, Kosky fa proprie le critiche sociali che attraversano il testo e mette al centro della sua messa in scena le celebri musiche firmate da Kurt Weill viatico per la dimensione più emotiva dell’opera. La compagnia teatrale messicana Lagartijas Tiradas al Sol è protagonista, invece, di due differenti spettacoli che indagano il concetto di democrazia a partire dal retroterra culturale e storico del proprio paese, Tiburón e quello di rappresentazione e auto-finzione nel più personale Lázaro, in scena rispettivamente il 6 e il 4 ottobre al Mattatoio. Soggettività e documenti sono al centro delle produzioni del regista Valentino Villa, che insieme all’attrice Monica Piseddu porta in scena dal 18 al 20 ottobre al Teatro Vascello, Au Bord della pluripremiata drammaturga francese Claudine Galea, per costruire una riflessione sulla violenza dell’immagine a partire dalle foto delle torture e degli abusi subiti dai prigionieri iracheni nel carcere di Abu Ghraib. L’attenzione del REF alle nuove proposte della scena nazionale si radica in Anni Luce, la sezione a cura di Maura Teofili che dal 19 al 23 ottobre scommette sul sostegno alla creatività under30 e alle creazioni della scena teatrale italiana: il 19 e il 20 ottobre inaugura la rassegna Ok Boomer di Nicolò Sordo. Presentato durante il REF21 nell’ambito di Situazione Drammatica il testo (Premio Pier Vittorio Tondelli 2021) approda sulla scena con la regia della compagnia Babilonia Teatri. Al cuore di Anni Luce il progetto Powered By REF: un’opportunità di sostegno, formazione e sviluppo dedicata a giovani artiste ed artisti che operano nel campo della ricerca teatrale e della performance. Tre i nomi selezionati da questa terza edizione che presenteranno il primo esito della loro ricerca nell’ambito del programma del festival: Greta Tommesani con CA.NI.CI.NI.CA, Elena Bastogi con senza titolo (mâcher ses mots), Matrice Teatro con Il dilemma dei cento girasoli fotovoltaici. Infine, dalla scorsa edizione di Powered By REF, la regista Giulia Odetto presenta il compimento del suo Il mio corpo è come un monte.

Si prosegue con una ricca proposta musicale che spazia dalla musica contemporanea alla musica pop ed elettronica, quella in programma al REF il mese di ottobre: in corealizzazione con Musica per Roma è presentato il 6 ottobre il concerto di Dream House Quartet – la crew costituita dalle pianiste Katia e Marielle Labéque, Bryce Dessner e David Chalmin che torna per un nuovo live in cui partendo dall’esecuzione di Les enfants terribles di Philip Glass intesse musiche di Meredith Monk, le prime esecuzioni italiane di brani della compositrice islandese Anna Thorvaldsdottir e di David Chalmin oltre alla prima assoluta di Nono Spirals, e alla prima italiana di “clouds” due nuove composizioni firmate dallo stesso Dessner. Si prosegue dall’8 al 10 ottobre con la sezione LineUp! a cura di Giulia Di Giovanni e Matteo Antonaci, che esplora, con uno sguardo volto alla parità di genere e all’inclusività, le nuove sonorità pop e urban nella musica italiana insieme alle identità e alle narrazioni da essa veicolate. Contaminati e reinventati i suoni dell’R’n’B, dell’elettronica e del Nu-Jazz sono al centro di questa seconda edizione che vede protagoniste la cantante e performer italo-marocchina LaHasna, classe 1993 insieme al producer Salam Carther, la cantautrice NAVA, nata a Teheran e stanziatasi da diversi anni a Milano dove, tra pop, elettronica ed estetica camp, ha dato vita ad uno stile personalissimo caratterizzato dalla contaminazione e dalla mancanza di limiti, la producer e songwriter LNDFK figlia di due diverse culture (madre italiana e padre arabo) che ha illuminato il panorama musicale italiano con il suo album d’esordio Kuni in cui mescola sonorità jazz, neo-soul e R’n’B in un amalgama originale e alieno; la cantautrice e producer di origini metà italiane e metà colombiane Joan Thiele con il suo stile sofisticato e internazionale nel quale interseca eleganti derive R’n’B, pop e arrangiamenti d’altri tempi in un equilibrio perfetto di tradizione e sperimentazione ed Elasi, la cantautrice, compositrice e producer alessandrina pronta a fare festa con il suo sound dai confini geografici e stilistici fluidi. Completa la sezione Eclissi Talk, uno speciale waiting for Coming Out Day realizzato in collaborazione con il Gay Center per portare in scena i racconti dell’omonimo podcast ideato da Pietro Turano e prodotto da Cross Production: storie di autodeterminazione e rivincita di persone lgbtq+ accompagnate da un dibattito in sala alla presenza delle/i protagoniste/i del podcast e da guests dal mondo della scena musicale e culturale italiana.Ancora musica contemporanea il 15 ottobre con il pianista Fabrizio Ottaviucci, che torna al festival per cimentarsi con la quarta parte delle Treatise di Cornelius Cardew, mentre il 30 ottobre dal Giappone torna il maestro Ryoji Ikeda che prosegue con music for percussion n.2 (presentato in corealizzazione con Fondazione Musica per Roma) il suo percorso di analisi e affondo sulle percussioni e sulla purezza del suono da loro prodotto.

Twenty-seven prospectives, Maud Le Pladec, ph. Konstantin Lipatov.

Alle bambine e ai bambini dai sei anni in su sono dedicati i weekend di REF Kids & Family, la sezione curata da Stefania Lo Giudice che invita il giovane pubblico ad esplorare i linguaggi della creazione contemporanea. L’1 e il 2 ottobre Consorzio Balsamico racconta in Questi pochi centrimetri di terra una storia di fuga e accoglienza, Dadodans si concentra sulla trasmissione delle emozioni attraverso la musica e il canto, Compagnia Quattrox4 torna con una nuova produzione di circo contemporaneo mentre Factory Compagnia Transadriatica rilegge la storia del pifferaio di Hamelin e l’origine del mistero che la circonda. Il 14 e il 16 ottobre l’olandese Zonzo Company insieme ai musicisti dell’avventuroso trio jazz De Beren Gierenaccompagna il giovanissimo pubblico alla scoperta del grande jazzista Thelonious Monk, mentre dal 19 al 23 ottobre torna al festival a grande richiesta la Compagnia Finzi Pasca con le atmosfere sognanti di Bianco su Bianco: una fusione di danza, teatro e acrobazie nella quale i due interpreti-attori-acrobati-clown dialogano con un sofisticato e suggestivo universo fatto di luci e di suoni (una tecnologia sviluppata dalla compagnia per la Cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di Sochi del 2014) attraverso il quale raccontare con ironia e delicatezza le difficoltà di una vita, il valore dell’amicizia e dell’amore che l’attraversa.

A ottobre, inoltre, proseguono gli appuntamenti con Digitalive, la sezione del Romaeuropa Festival dedicata alla ricognizione delle espressioni artistiche nell’ambito delle culture digitali, curata da Federica Patti. In calendario questo mese al Mattatoio,dal 6 ottobre al 6 novembre, Ar Sculptures, l’augmented reality sculpture di Auriea Harvey che nelle sue opere, già esposte in tutto il mondo, fonde la produzione digitale e quella artigianale attraverso la scultura, l’arte 3D e la VR.ROMAEUROPA FESTIVAL

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