Sonia Andresano_looper Roma_febbraio 2021 © Luis do Rosario

Reiterazioni gestuali e sospensioni temporali: Looper di Sonia Andresano e Sebastiano Bottaro

A Roma presso SPAZIOMENSA si è appena conclusa la bipersonale di Sonia Andresano e Sebastiano Bottaro: opere che dialogano tra loro nonostante le differenti tecniche espressive ed ricerche artistiche che le contraddistinguono.

Nella bipersonale Looper di Sonia Andresano e Sebastiano Bottaro, presso l’artist run space SPAZIOMENSA a Roma, lo spazio si dilata nella presenza installativa e nel gesto pittorico, entrambi operanti nel dominio di una dimensione temporale processuale, codificata in un ritmo reiterato, asincrono, sospeso in un perenne compiersi, percorribile in successione dislocata ed in relazione simbolica.

Come sistemi semiotici coesistenti, le poetiche dei due artisti si stagliano in luoghi d’azione prossimi, ma disgiunti, elaborando e segnando ognuno il proprio spazio come dispositivo complementare a favore e in dialogo con l’opera. Nell’opera ritenta, sarai più fortunata di Sonia Andresano, lo spazio del vecchio teatro, cadente, abbandonato e vuoto della struttura del CityLab971, diviene luogo eminente e funzione espressiva che accoglie i tentativi di un’atleta di rimanere in equilibrio eseguendo la verticale sulla superficie morbida, irregolare e instabile di un divano. Una irrequietezza continuamente rinnovata da ogni fallimento caratterizza l’incessante proposito dell’atleta, colta nell’azione da molteplici punti di vista e in una strutturazione temporale desultoria, sovrapposta, aleatoria, proiettata su muro e su sculture in gesso – realizzate dall’artista su calco di vecchi televisori ritrovati nella struttura.

In un sentiero intricato e tortuoso di cavi elettrici, nella riproposizione scultorea, nella molteplice e differita videoproiezione su parete e sulle sculture degli apparecchi televisivi, lo sguardo è posto in una immersione installativa, condotto in un rimando spaziale sovrapposto e inclusivo di un interno ed esterno delocalizzato, percepito nella luce e nei suoni che incidono e dirimono l’opera. Nell’opera Sonia Andresano ribalta lo spazio del teatro collocando il centro dell’azione nella platea e ponendo il fruitore in posizione proscenica, al contempo mantenendone l’estraneità e la lontananza rispetto alla scena. L’atleta, spettatrice e attrice di una sospensione senza fine che si ripropone e ripete incessantemente, compie un improbabile e transitorio bilanciamento di forze, un momento di accordo e stabilità che evidenzia già il mutamento, la ricaduta, rendendo certa e solida solo la riproposizione e ripetizione del tentativo.

Il gesto pittorico di Sebastiano Bottaro è sovrapposto ed espanso lungo sospensioni lineari che caratterizzano il fondo, intervallo e spettro frequenziale su cui si satura e magnetizza una inquieta cromia che irrompe fragorosa sulla tela come fenomeno pulsivo e progressivo. Il corpo propulsivo della pittura si confronta con una ritmicità composta, declinata dall’artista in secondo piano come struttura sottesa e cognizione riflessiva, per poi quasi eclissarla in un’aperta e irruenta realtà cromatico-gestuale che rompe la cadenzialità e l’ordine lineare per una incidenza dinamica, una interferenza ritmica pregnante, estesa nell’improvvisazione e nella carica tonale.

Nella mostra Looper, visitabile fino al 29 maggio e accompagnata dai testi critici di Giuseppe Armogida e Gaia Bobò, variazioni e ripetizioni, oltre schematicità normative e codificati timbri ritmici, interagiscono dialogicamente tra loro e con lo spazio espositivo, connesse e inscritte in un accadere vitale, segnando una processualità non sequenziale di ritorno performativo sul reale.

LOOPER
Sonia Andresano | Sebastiano Bottaro
SPAZIOMENSA Via Salaria, 971, Roma
8 maggio – 29 maggio 2021