Attraverso il dialogo visivo creato dai lavori di Corinne Mazzoli, Mara Oscar Cassiani e Kamilia Kard, la mostra apre una riflessione sulla questione di genere e su come l’arte possa farsi strumento di liberazione e rivendicazione.
Le tre artiste, nate nei primi anni Ottanta, indagano le forme contemporanee di rappresentazione del corpo e di costruzione dell’identità femminile, rovesciandone i significati consolidati e apparentemente fissi. Viene proposta un’immagine e un’idea di donna che riscrive un’identità imposta, la sovverte, combinando riferimenti alla spiritualità, all’archeologia, alla dimensione naturale e al femminino sacro con la cultura ultra contemporanea del digitale, caratterizzata da un’estetica queer-femminista in cui dominano colori fluo e vivaci. Tutti elementi visivi e discorsivi appartenenti al concept della mostra elaborato dalla curatrice indipendente Giada Pellicari e chiaramente riscontrabili nel testo da lei prodotto per la mostra.
Il progetto espositivo ha delle origini molto lunghe derivanti dal periodo pandemico e da un invito rivolto dalla curatrice alle artiste che, in seguito a una precedente collaborazione per un progetto online intitolato #artistsinquarantine, ha individuato un’affinità tra di loro delineando allo stesso tempo l’importanza di valorizzare la loro ricerca artistica contemporanea in questo momento storico. Non è un caso che nel contesto di “A Visual Threesome”, Careof, organizzazione non profit per l’arte contemporanea a Milano attiva dal 1987, si sia occupata di sostenere la produzione ex-novo della maggior parte dei lavori esposti grazie in particolare al ruolo di Marta Bianchi che ha seguito la co-curatela della mostra ed è responsabile progetti a Careof.
L’ambiente della mostra è diviso in tre nuclei espositivi, ognuno dei quali rappresenta una lettura del femminile. Il primo è dedicato alla video installazione di Corinne Mazzoli “L’uomo al limite” dove l’artista, travestita da San Cristoforo, realizza una performance in una zona del Cadore gravemente colpita da un nubifragio. Ripercorrendo le fasi del martirio del santo e studiandone le iconografie arcaiche il lavoro, dominato da un’estetica goth trash e dai suoni della musica metal, muove una critica alle strutture di pensiero dominanti, patriarcali e capitaliste, che hanno legittimato lo sfruttamento e la devastazione di interi ecosistemi.
Ritualità e performatività si ritrovano poi in “Nuovo Habitat” di Mara Oscar Cassiani. La scoperta archeologica di una donna guerriera costituisce per l’artista la premessa per avviare, insieme alle donne della cooperativa sociale “La Grande Casa”, un laboratorio basato sull’allenamento culminante poi in una performance: un rituale catartico che ha unito il giorno dell’inaugurazione i movimenti del training all’universo del clubbing. A completare il lavoro vi è poi un’installazione site-specific in cui i richiami all’immaginario della boxe, legato a concetti stereotipati di mascolinità e forza fisica, vengono declinati in una prospettiva femminista in cui spiccano i motti infiammati “sorellanza” e “matriarchia” su alcuni costumi e teli derivanti dalla performance.
Il corpo diviene strumento di lotta e riaffermazione di una forza negata che depotenzia le narrative maschiocentriche, così come mostra la guerriera realizzata da Kamilia Kard nella sua installazione- videogioco “Untitled”. Si tratta di un videogame accompagnato da un trailer che, riprendendo la cultura gaming e delle e-girl, diventa il mezzo per elaborare una profonda riflessione sulla violenza di genere. L’impotenza dell’eroina nonostante sia armata lascia il giocatore senza possibilità di uscita, dentro a un loop continuo in cui affiora un senso di frustrazione e una volontà di azione che, dal virtuale, si proietta nel reale.
A Visual Threesome
Corinne Mazzoli, Mara Oscar Cassiani, Kamilia Kard
A cura di Giada Pellicari con Marta Bianchi
c/o Careof – Fabbrica del Vapore, via G. Procaccini 4, 20154 Milano
venerdì 17 settembre – giovedì 25 novembre 2021
orari: da martedì a sabato, 14:30 – 18:30
in collaborazione con La Grande Casa
partner tecnico: Art Defender
media partner: NERO Editions
con il patrocinio di: Fondazione Cariplo
c/o Careof
T: (+39) 02.6666.9080
E: careof(at)careof.org
S: www.careof.org