Agostino Iacurci, Landscape n°2, installation view, 2021, Pastificio Cerere, Piazza dei Sanniti, Roma. Crediti: Carlo Romano

Pastificio Cerere: Landscape n°2 di Agostino Iacurci

In occasione del restauro, dal 18 ottobre al 30 dicembre 2021, dell’edificio della Fondazione Pastificio Cerere è stato commissionato a Iacurci un lavoro di finalità pubblica.

La Fondazione Pastificio Cerere si rifà il look e tal proposito l’artista Agostino Iacurci è stato invitato da Marcello Smarrelli, direttore artistico della Fondazione, a realizzare l’opera Landscape n.2 sulla facciata dell’edificio: un progetto che trasforma la facciata dell’ex semoleria di San Lorenzo su piazza dei Sanniti in un’opera d’arte in scala monumentale.

Il lavoro fa parte di un nuovo ciclo di interventi dell’artista caratterizzati dalla giustapposizione e ripetizione di elementi naturali ed architettonici. Nella sua pratica Iacurci, noto per gli interventi pittorici di grande formato negli spazi pubblici e per le sue “architetture parlanti”, raccoglie e rielabora materiali eterogenei, generando visioni in cui viene liberamente associata la storia propriamente detta e i ricordi personali, le fonti bibliografiche e i racconti vernacolari.
L’immagine realizzata si presenta come un pattern di circa 400 metri quadri, quasi una matrice architettonica composta da una serie di elementi geometrici e figurativi che rimandano alla storia dell’edificio stesso, ricorrono infatti le anfore per il trasporto del grano e di altre derrate alimentari, che nella visione di Iacurci assumono una dimensione gigantesca, diventando dei silos. A queste si alternano le spighe che, se da un lato alludono al paesaggio come suggerisce il titolo dell’opera, dall’altro riprendono la corona e il “bouquet” impugnato da Cerere – dea delle messi e della rinascita – nelle rappresentazioni iconografiche tradizionali.
Il paesaggio è quindi riletto su diversi livelli, inteso come paesaggio naturale, architettonico e culturale generando uno schema grafico riproducibile all’infinito.
Al termine dei lavori il telo in pvc verrà riutilizzato per confezionare delle borse, realizzate dal laboratorio di sartoria sociale Coloriage fondato nel 2019 e aperto a persone inoccupate, migranti e richiedenti asilo. Dalla frammentazione del telo verranno ricavate una serie di immagini astratte che daranno all’opera una seconda vita, passando dalla
dimensione pubblica a quella privata di oggetto intimo e personale.

Landscape n° 2 di Agostino Iacurci segue, dopo 11 anni, l’analogo intervento di Francesco Simeti, Whole Wheat, che nel 2010 aveva realizzato il telo di copertura per i lavori di restauro delle facciate del Pastificio Cerere su Via Tiburtina e via degli Ausoni. Anche in quell’occasione, vennero realizzate delle borse all’interno di un laboratorio di artigianato condotto in collaborazione con il Carcere Minorile di Casal del Marmo, a conferma dell’impegno della Fondazione Pastificio Cerere per progetti ad impatto sociale ed ambientale, capaci di dialogare con lo spazio pubblico, nell’ottica di una cura costante del territorio, dei suoi valori culturali e delle comunità di riferimento.

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