Francesca Fini, Wombs, video frame, 2012 courtesy the artist

My name is Francesca – A virtual exhibition in the time of COVID-19

È nella crisi che nasce l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato.  Albert Einstein

Ed è proprio dalla consapevolezza dello stato di crisi ed emergenza che stiamo vivendo che tre donne, tre video artiste italiane contemporanee, hanno deciso di unirsi e mettere in azione l’urgenza di questo difficile momento. L’intento comune di spostare l’attenzione dal luogo di cultura chiuso al luogo di cultura aperto alla proiezione e al senso di amplificazione. Una messa in questione dei fatti. L’urgenza di riscoprire e ridefinire un tempo, un luogo, se stessi e condividere, attraverso l’arte, soluzioni creative che possano stimolare rinnovate visioni, riflessioni e azioni. Nasce cosi  My name is Francesca, una virtual exhibition che rac-coglie nello spazio di una galleria virtuale i lavori di tre artiste contemporanee: Francesca Fini, Francesca Leoni e Francesca Lolli

Il progetto, il cui titolo gioca ironicamente proprio sul concetto di nomen omen, ovvero sul tentativo surrealistico di suggerire un legame fatale tra il nome e la damnatio artistica delle tre protagoniste, è a cura di Francesca Interlenghi, autrice, curatrice indipendente e docente di Storia del Costume e della Moda da sempre interessata alla contaminazione dei linguaggi espressivi. My name is Francesca ‘nella sua estemporanea e inedita versione on line’ inaugurerà lunedi 16 marzo 2020 e avrà la durata di un mese (16 marzo – 16 aprile 2020), un tempo per riflettere, rivedere e rivedersi attraverso il potere salvifico dell’arte.

My name is Francesca. Cosa, chi, dove, quando.

Il progetto artistico dedicato al lavoro delle tre performer e filmmaker italiane Francesca Fini, Francesca Leoni e Francesca Lolli. Nasce come articolata proposta di mostra fisica per spazi tradizionali, si sviluppa in rete, come risposta attiva alla crisi del contatto e del contagio che tutti stiamo vivendo sulla nostra pelle a causa dell’emergenza Coronavirus SARS-CoV-2. My name is Francesca, nell’inedita versione on line, si propone come progetto aperto, dinamico e partecipato, che si arricchirà giorno per giorno di interventi, suggestioni e interazioni, attraverso questa strana ed epocale quarantena nazionale.

Il progetto si sviluppa attraverso cinque stanze tematiche virtuali, popolate e animate da video-installazioni, testi, suoni, applicazioni in Realtà Aumentata e azioni performative in live streaming. Basta seguire la guida-colore, insieme alla curatrice della mostra Francesca Interlenghi, che vi accompagnerà lungo un ricchissimo percorso tematico. Disponibile anche sulla pagina Facebook dedicata, dove saranno aggiornate tutte le novità e le attività quotidiane del progetto.

Si tratta di tre artiste che hanno sviluppato negli anni dei linguaggi caratterizzati da una forte originalità individuale, da una ricerca personale febbrile e vorace, muovendosi però nel comune campo delle arti cosiddette time-based, ovvero essenzialmente performing e video arte. Perché proprio la performing art e la video arte? Si può trovare una connessione ideale tra una generazione, quella ampia che negli anni ’70 e ’80 ha chiamato le figlie Francesca, e la diffusione capillare, soprattutto tra le donne artiste, delle arti time-based? Possiamo distillare tutto questo in una saporita metafora generazionale del nostro Paese?

La mostra si concentra proprio sulla natura ibrida dei lavori delle tre artiste che saranno fruibili in una galleria virtuale suddivisa in cinque stanze tematiche (Femmineo – Identità – Archetipi – Grande Madre – Inediti) popolate e animate da video-installazioni, testi, suoni ed azioni performative in live streaming.  Per tutto il tempo della durata della mostra lo spettatore avrà libero accesso alla galleria e potrà immergersi in un percorso variegato e articolato che si presenterà come un dialogo serratissimo tra le diverse tematiche care alle artiste: il delicato equilibrio tra pubblico e privato, tra uomo e donna, tra eterno ed effimero (Francesca Leoni), il conflitto di genere e la questione politica dell’arte (Francesca Lolli), la tecnologia come arma femminile, la distorsione della bellezza e il cyborg (Francesca Fini).

Di_stanza in stanza, con heArt insieme My name is Francesca.