A distanza di un anno dall’evento Fili Rossi per la Pace, l’opera condivisa che ha visto la partecipazione di oltre duemila persone, raccogliendo immagini fotografiche da tutto il mondo con fili rossi simbolici per una richiesta di Pace, si ripropone con la preghiera del Mandala per la Pace.
La violenza dei popoli che negano le differenze in nome dell’universalità è un tema che l’arte contemporanea non può ignorare e non può desistere dalla denuncia dei profondi squilibri che incidono nell’intera umanità. Le percezioni di trovarsi a uno snodo drammatico per la storia sollecitano profonde preoccupazioni. L’iperbole della distruzione deve in qualche modo essere contrastata con la bellezza dell’arte la “condivisione”e l’amore per la natura come disertazione da ogni brutalità e ogni guerra. L’iniziativa che mi è stata proposta da “ Rete Spezzina Pace e Disarmo” mi ha subito coinvolto non solo per l’impegno sociale ma perché la voce pace nella nostra terra generatrice, la Lunigiana, è riconoscibile, nei boschi, nelle piante, nelle rocce, nelle acque del fiume Magra che come una divinità del cosmo lunare, scorre dall’antichità fino al mare e porta con sé l’incantesimo dell’armonia.
L’obiettivo è stato quello di creare un Mandala di sale come Opera d’arte Condivisa per testimoniare l’importanza della Pace, bisogno di serenità e risposta ad ogni violenza. L’OPERA CONDIVISA ideata da me nel 2007, è un’opera d’arte terapeutica. L’opera del Mandala di cui mi prendo cura, viene realizzata da moltissime persone che condividono l’azione e ogni partecipante è di fatto l’artista dell’opera. Tutti i partecipanti che condividono la “performance” sono a loro volta gli artisti del Mandala.
Uniti nel territorio “lunare Apuo-Ligure” ci siamo incontrati più volte per la colorazione del sale del Mandala della Pace con il Patrocinio del Comune di La Spezia , Castelnuovo Magra e Fosdinovo. Dalla Fondazione di Con-ta-ci nel 2007, ad oggi, i Mandala di sale sono stati moltissimi. Nell’ambito della gioiosa sensibilizzazione di Fili rossi per la pace nell’ottobre del 2023 ne fu realizzato uno a Castellana (Bari), ma come dimenticare il Mandala del 6 giugno 2013 a Venezia durante la Biennale d’Arte nel Padiglione Tibet: “100 artisti per 100 martiri”.
L’uso del sale simboleggia molti aspetti del valore esistenziale, rappresenta la ricostruzione sia fisica che emotiva e spirituale, un’espansione dove tutto cresce secondo un “ordine della materia inarrestabile”. Il sale è la sostanza minerale che fa sì che gli eventi siano vissuti con i sensi e con il sentimento, dando a ciascuno di noi il senso del personale: le mie lacrime, il mio sudore e sangue, il mio gusto, il mio valore. Il sale, dunque, è terapeutico perché è solubile e dissolve le emozioni nei nostri umori, che sono il fluido attraverso il quale esso affiora alla superficie e rende possibile l’esperienza.
J.Jung individuava nel sale il “principio alchemico” che definisce simbolicamente la natura del sentimento, Hillman riprende il principio in questi termini: “il sale è quel fondamento minerale, impersonale, oggettivo dell’esperienza personale che rende possibile l’esperienza. Niente sale, niente esperienza, soltanto uno scorrere e un dissiparsi di eventi privi di corpo psichico”. (Psicologia Alchemica (Adelphi)
Il Mandala di sale Con-ta-ci, è sognare un mondo insieme, partendo dallo stesso centro, costruendo un’immagine che è pura immaginazione, atto di libertà e possibilità di incontro con sé stessi e l’Altro. Il disegno realizzato liberamente come un’espansione dal centro alla periferia è un’immagine attiva che dalla incertezza accende in tutti la gioia, si accende di bellezza, e incoraggia il cuore ad accettare il cambiamento e la trasformazione che si conferma nella dissoluzione.
Al termine del disegno e del sale il Mandala verrà dissolto. La dissoluzione si trasforma in un dono del sale che viene regalato ai presenti come simbolo propiziatorio di salute, fortuna, amore e pace universale. Il sale del Mandala per la Pace distribuito in dono al di la del lato “poetico propiziatorio” descrive l’opportunità di custodire nel nostro cuore l’essenza profonda ed illuminante della trasformazione e la presa di coscienza che il cambiamento è possibile perché nell’opera d’arte condivisa tutto è stato facile da realizzare e questa esperienza lascia e conserverà una traccia indelebile nel nostro cuore.
Artisti del Mandala per la Pace:
Tiziana Tacconi
Marisa Bovolenta
Marina Ambrosio
Francesca Corsi
Giulia Moriconi
Valentina De Biasio
Irina Pinelli
Elena Chiaravalli
Rosalia Parenti
Tatiana Bianchi
Bettina Giannoni
Lucia Catani
Anna Maria Galleni
Anna Spanò
Ornella Ghirlanda
Renata Lollini
Giorgio Consonni
Rosaria Ronchi Casale
Ornella Ricobaldi
Luisella Ferrari
Mariella Ratti
Xue Li
Xin yue Zang
Stefania Raffellini
Italo Chiribiri
Aurora Bernardini
Loredana Nosei
Leonardo Mezzavia
Alberto Mezzavia
Valentina Bianchetti
Daniele Lepri
Alessandro Rivolta
Maria Giovanna Marrone
Stefania Raffellini
Fabio Ratto
Rosaria Andreotti
Floriana Lichene
Anna Santambrogio
Guido Dazzi
Stefania Cattaneo
Maria Elena Rizzi
Mario Carlo Motta
Anna Calzolari
Giuliana Sali
Giusy Ricco
Paola Valeggi
Catia Bencivenni
Giovanna Esposito
Rosaria Lombardi
Emiliana Orlandi
Maria Di Munno
Giovanni Esposito
Silvia Albonetti
Brunella Guglielmi
Fotografi: Irene Malfanti – Nicola Bellulovich