Sono nove artisti italiani, provenienti da terre campane che compongono la collettiva Macro (Simulacri del desiderio): Michele Attianese, Raffaele Boemio, Francesco Cocco, Ugo Cordasco, Enzo Cursaro, Diana D’Ambrosio, Giuseppe di Guida, Michela Liberti, Sara Pistilli.
La mostra Macro, traccia un nuovo percorso progettuale della galleria nella sua dimensione immaginifica e segnica e si propone di presentare, un punto di vista diverso dal contest comune della Campania partendo dalle radici culturali delle aree periferiche. Il format della mostra è incentrato sul dialogo, che ciascun autore costruisce tra un’opera “grande” e una “più piccola”.
Nell’impossibile normalità del quotidiano i nove artisti si confrontano con un progetto che deriva da un più ampio discorso di coesistenza tra macro e micro messo in programma dall’artista Elio Alfano nel novembre 2024 con una serie di eventi espositivi che ha visto la partecipazione di artisti tra cui Ernesto Terlizzi, Angelo Casciello e altri oltre lo stesso Alfano.
La mostra Macro rappresenta ulteriore grado di sviluppo di un percorso che comincia con la realizzazione dell’opera d’arte dalle grandi dimensioni e termina con la comparazione con un’opera dalle piccole dimensioni. Macro e micro si confrontano elaborando una nuova armonia nella Campania felix, dove la stratificazione storica tra opere e architetture, rinvenute nel tempo in una geografia del desiderio, difficile e complessa, rimanda agli artisti alcune linee guida, utili a concepire una nuova visione nell’opera d’arte contemporanea, tracciando la continuità con la storia di un territorio dai molti Simulacri come scrive Jean Baudrillard: “Il Simulacro non è mai ciò che nasconde la verità – è la verità che nasconde il fatto che non vi è alcuna verità. Il Simulacro è vero”.
In questo contest gli artisti esplorano il concetto di Macro in tutta la sua potenza in un confronto tra la fragilità dell’io artista e l’opera d’arte dalla grande dimensione. Le loro opere sono simboli di uno spostamento emotivo creato come una struttura impenetrabile che evidenzia il legame dissolvente tra il proprio luogo di appartenenza, tra umanità e natura, ed evoca un piacevole senso di smarrimento e isolamento con una rottura del territorio in questo tempo dove tutto appare e nulla si concretizza.
Qui, ora, gli artisti trovano spazio nella loro piena manifestazione riconciliatori tra l’io e il luogo felix, in un tempo non ben definito dove si apre un Macrocosmo fantastico.

Macro (Simulacri del desiderio)
Galleria Pagea arte contemporanea
via Concilio 99, Angri (Sa)
dal 16 aprile al 30 maggio 2025