Luca Coser, nella mostra personale in corso presso CRAG Gallery a Torino, propone in una raccolta omogenea, lirica e elegante i frutti dell’attitudine intima e privata di un moderno “flâneur”: l’osservatore errante della metropoli, l’“uomo nella folla” capace di guardare e immergersi nel paesaggio urbano secondo la definizione di Charles Baudelaire nella sua opera“Il pittore della vita moderna” (1863).
I quadri di Luca Coser, accompagnati da una selezione di disegni su carta, possono essere interpretati come la parte illustrata di un diario di viaggio urbano scritto e composto durante unvagare senza meta. L’artista, “flâneur” moderno, si lascia affascinare dai dettagli e dallesuggestioni raccolte durante un cammino senza direzione per poi riportare sulla tela un’esperienza complessiva intimista e personale.
La struttura compositiva delle opere, l’assemblaggio omogeneo di elementi figurativi edecorativi, la resa tecnica a leggere velature in acrilico si offrono come dei fermo immagine, deiframes ricchi di elementi autobiografici, frammenti di vita vissuta e particolari invisibili. Non mancano inoltre i riferimenti a citazioni culturali care all’artista in un insieme complessivo in cui il raccolto del vagare si nutre di memorie preesistenti.
Questo scorrere ininterrotto tra presente e passato, tra memoria personale e collettiva, è unintreccio evidente che Coser ferma in un solo punto del suo flusso per tradurlo in un’immagine solo apparentemente statica ma capace invece di espandersi al di là della cornice.



I frames di Coser amplificano la suggestione di uno stato d’animo in dinamismo tra passato e un presente fatto di visioni appena colte in una rappresentazione di cui percepiamo sagome appena distinguibili, luci abbaglianti e colori tenui, segni e velate sfumature, coniugati elegantemente inuno spazio pittorico capace di una narrazione che scorre allo stesso passo del “flaneur”: ritmica ecostante ma aperta a qualsiasi prospettiva.
Tutti gli input che l’occhio di Coser coglie nel suo vagabondare metropolitano vengono sapientemente decostruiti e riuniti insieme in una resa finale nella quale l’artista aggiunge unelemento incognito: barlumi di macchie bianche come spots di luce si inseriscono nelle opere per nascondere un dettaglio segreto nella volontà, forse, dell’artista di mostrarci qualcosa senzaavere la necessità, l’urgenza o la volontà di spiegarci fino in fondo cosa in particolare.
L’artista sceglie invece la strada del suggerimento e rende invisibile o meno appariscente un dettaglio o un frammento non per celare alla vista ma per permetterci di guardare ancora più in là, di spingerci oltre con l’immaginazione.
Luca Coser ci invita a tenere il passo continuo e attento del nomade girovago, osserva quello chelo colpisce, lo elabora e lo riprende stratificando le immagini e mescolando intimismo e realtà per fare delle sue opere una narrazione estetica e ragionata, corpo di una collezione armonica,elegante e suggestiva.
Luca Coser si concede la possibilità vivere un tempo personale e dilatato nel quale,dall’osservazione di un dettaglio apparentemente anonimo, prende vita un percorso interioreprofondo e meditativo.
Seguire l’esempio di Coser è un ottimo motivo per perdersi tra le strade della città e della memoria a passo lento e cadenzato, passeggiare al suo fianco in un errante vagabondare per poter diventare anche noi “botanici da marciapiede”.




Luca Coser (Trento 1965) è artista e docente all’Accademia di Belle Arti di Roma. Centro della sua poetica è un ossessivo scavo nelle vicende della sua biografia, lì dove questa trova forti relazioni con il cinema, la letteratura e la memoria collettiva. Nel corso degli anni il suo lavoro è stato esposto in numerosi spazi privati, e pubblici, tra questi ultimi ricordiamo: MART, Rovereto; Museo d’Arte Moderna e Contemporanea, San Marino;Palazzo dei Diamanti, Ferrara; Galleria Civica Arte Contemporanea,Trento; Fortezza di Bard,Aosta; CIAC, Gennazzano; Complesso del Vittoriano, Roma; Museion, Bolzano; MAG, Riva delGarda; Galleria Nazionale, Cosenza; Kunstverein, Aschersleber; Castello di Aci, Catania;Museo Arte Contemporanea, Sassari; Palazzo Sarcinelli, Conegliano; Museo Arte Moderna, Gazoldo degli Ippoliti; Palazzo Libera, Villa Lagarina Rovereto; Museo S. Agostino, Genova;Traklhaus, Salisburgo; Fabbrica del Vapore,Milano; Fortezza Nuova, Livorno. Attualmente ilsuo lavoro è rappresentato principalmente da Kips Gallery,New York; Effearte, Milano; D406 Modena.