Elegante, essenziale e giovane sono i caratteri che contraddistinguono il catalogo “LOSING CONTROL”di Giulio Bensasson (Roma, 1990 – vive e lavora a Roma) edito dalla nascente casa editrice DITO Publishing e realizzato in occasione della mostra, a cura di Francesca Ceccherini, esposta presso la Fondazione Pastificio Cerere dal 06 maggio al 30 luglio 2021.
Proposto all’interno di un semplice e lindo cofanetto di cartone semirigido, “LOSING CONTROL” si presenta suddiviso in tre parti: un sostanzioso e accattivante volume affiancato da due piccoli fascicoli spillati con punti metallici. Se il primo di questi ultimi ci fa rivivere l’azione eseguita dall’artista per dar luogo alle installazioni visibili nel mulino sotterraneo adiacente alla Fondazione romana; il secondo contiene fotografie-dettaglio dell’opera focus mostrata alla fine del percorso espositivo e per la precisione negli spazi del silos. Tuttavia, in entrambi fascicoli le immagini restituiscono il fine ultimo della ricerca avviata da Bensasson dal 2019: l’attenzione al tema della perdita del controllo esibita come ossessione contemporanea.
Il corposo volume del catalogo contiene, oltre alla ricca documentazione fotografica accolta nella seconda parte, una serie di testi scritti da autori appartenenti a vari ambiti della cultura. In primis Marcello Smarrelli, direttore artistico della Fondazione Pastificio Cerere, presenta nascita e obiettivo della location capitolina e le favorevoli vicende che hanno permesso la realizzazione della mostra ovvero la vincita del bando regionale Lazio Contemporaneo dedicato agli artisti under 35. Francesca Ceccherini, curatrice dell’esposizione, stende il testo critico del progetto site specific evidenziando i punti cardini dell’indagine dell’artista. Alfredo Pirri, artista internazionale e maestro di Bensasson, si sofferma, invece, su La Zella e sull’ambiguità esistente tra bello e brutto, tra pulito e sporco prendendo in prestito le parole del film Una vita violenta (1959) di Pier Paolo Pasolini. Interessante lo scritto di Marinella Paderni, storica dell’arte e docente di fenomenologia e storia dell’arte contemporanea, in cui dà un’inedita interpretazione della mostra attraverso i colori che la caratterizzano. Infine, Stefano Velotti, filosofo e docente di Estetica presso La Sapienza – Università di Roma, analizza le installazioni ideate da Bensasson chiamando in causa la figura retorica del “chiasma”.
Il catalogo, con testi bilingue italiano-inglese, risulta essere uno strumento imprescindibile per la lettura dell’esposizione grazie anche al suo editing spigliato contraddistinto da “grandi” e colorati caratteri che ne facilitano l’avvicinamento.
Titolo: “LOSING CONTROL” di Giulio Bensasson
Progetto di Fondazione Pastificio Cerere
A cura di Francesca Ceccherini
Anno: 2021
Editore: DITO Publishing
Contributi fotografici: Carlo Romano
Grafiche e design: Klim Kutsevskyy
Traduzioni: Matteo Bugiolacchi
Pagine: 136+28+16 – 8vo (cm 20,5×16,5)
Esemplari: 200